E se scrivessimo noi le storie? - Il testo narrativo con il WRW

E se scrivessimo noi le storie? - Il testo narrativo con il WRW

È sempre emozionante e potente leggere storie nelle nostre classi: per settimane ci mettiamo nei panni dei personaggi, ci interroghiamo sulle loro scelte e osserviamo con occhio attento le mosse di chi ha ideato e steso quelle incredibili avventure. Il coinvolgimento è tale che a un certo punto potrebbe scattare il desiderio, da parte delle nostre alunne e dei nostri alunni, di cimentarsi nella scrittura: non lasciamo cadere questa spinta nel vuoto! Grazie al WRW possiamo sostenere e guidare questo desiderio di espressione e narrazione. Ma non solo: il WRW ci offre anche degli strumenti e delle strategie per intervenire qualora questo desiderio non si fosse ancora acceso. 

Nell’antologia Il grande gioco delle storie abbiamo progettato un curricolo verticale di scrittura del testo narrativo, che parte dalla prima con alcune strategie base e viene poi implementato con ulteriori strategie nei volumi successivi. 

Punto imprescindibile di avvio è l’immersione, di cui abbiamo già parlato in questo articolo, cui segue la creazione di una checklist delle caratteristiche fondamentali di un buon racconto. Tra queste non possono mancare la presenza di un personaggio a tutto tondo, una situazione problematica che lui o lei deve affrontare, e una struttura solida della narrazione.
Ma quali mentor text possiamo proporre per l’immersione? Oltre alle indicazioni generali presenti nell’articolo sull’immersione, vi consigliamo di valutare racconti realistici, in modo da delimitare il campo narrativo e abituare l’osservazione del reale per cogliere spunti di scrittura. 

La checklist però non basta per garantire la buona riuscita del progetto: la pagina bianca può risultare sfidante, soprattutto se, come tipico nel WRW, non c’è una traccia a mettere dei paletti. Ecco quindi che l’insegnante, facilitatore del processo, fornisce alcune strategie di prescrittura e pianificazione, una a lezione. Questo è un momento molto delicato, in cui il/la docente deve mettersi in gioco e fare da modello, mostrando l’applicazione di tali strategie. Inoltre deve instaurare un dialogo (durante le consulenze individuali), soprattutto con chi sa di trovarsi in difficoltà o con chi deve ancora individuare la giusta storia. 

Una strategia utile nella prescrittura è “Storie come ciliegie”che permette di lavorare sulla generazione di idee.
Una volta individuata la storia che ci “chiama”, che ci chiede di essere raccontata, è utile soffermarsi sulla creazione di un personaggio interessante, a tutto tondo, grazie alla strategia “Dal personaggio al problema”. In questa fase di pianificazione, è fondamentale avere chiara la struttura che dovrà avere il racconto: in aiuto può venire per esempio la strategia “Che story(a)!”, già vista e ripetutamente sfruttata durante il laboratorio di lettura. 

Saranno quindi passate almeno tre lezioni da quando avete detto in classe “Scriviamo un testo narrativo!”: il quaderno delle ragazze e dei ragazzi sarà ricco di una sostanza che deve prendere forma. A questo punto, penna in mano e quaderno pieno di idee, cominceranno a stendere la prima bozza. La scrittura si protrarrà per almeno 4 o 5 lezioni, durante le quali l’insegnante fornirà strategie specifiche per la stesura e la revisione. Tra le tante possibili, non possiamo tralasciare la strategia “Alterna le sequenze” che permette di dare ritmo alla storia. 

Una delle ultime fasi del processo è l’editing, ossia la correzione degli errori formali: è importante fornire strategie ad hoc con strumenti efficaci e replicabili di automonitoraggio e autocorrezione

Non va dimenticato, inoltre, il ruolo del docente durante tutto il cammino: cercherà di avvicinarsi a quanti più banchi possibile per supportare la scrittura, rispondendo agli specifici bisogni emersi nelle diverse consulenze. 

Alla fine del percorso, dal punto di vista di chi ha scritto, arrivano i momenti di pubblicazione e autovalutazione: sfruttando la checklist, ogni ragazzo e ogni ragazza controlla se nel proprio testo sono presenti gli elementi caratteristici della tipologia. Questa analisi sfocia poi in un ulteriore testo scritto di autovalutazione, il process paper, che viene guidato da alcune domande stimolo:

  1. Da dove hai preso l’idea per questo testo?
  2. Che cosa hai fatto per pianificare (prescrittura) il tuo racconto?
  3. È stato facile o difficile scrivere la bozza? Che cosa ti ha messo in difficoltà? 
  4. Quali strategie hai utilizzato per scrivere e revisionare?
  5. Qual è la parte migliore del tuo pezzo e perché? Che cosa non ti convince?
  6. Qual è stata la parte più difficile nel processo di scrittura di questo pezzo e come mai?

Per noi docenti, invece, il processo “finisce” con la valutazione: è fondamentale valorizzare ogni singolo percorso, ogni piccolo o grande successo, per creare un clima accogliente e gioioso che favorisca e supporti la nascita di una comunità di scrittrici e scrittori. Inoltre, mentre valutiamo, sfruttiamo la stessa checklist usata poco prima dai nostri apprendisti scrittori e scrittrici: andiamo alla ricerca delle tracce dell’applicazione delle strategie che abbiamo introdotto e osserviamo il grado di padronanza dimostrato. In questo modo la valutazione diventa un momento condiviso e importante del processo stesso, che non si limita a un semplice indicatore numerico ma è proattiva, fornisce cioè indicazioni pratiche per la scrittura successiva. 

È bello anche pensare di poter prevedere un momento di celebrazione, di condivisione libera dei propri successi in quanto scrittori e scrittrici: può essere la creazione di un’antologia digitale inserita nella classe virtuale, la lettura in plenaria di qualche racconto o brano o, perché no, la condivisione con alcune figure di riferimento, quali altri docenti del consiglio di classe o le famiglie. Non sottovalutiamo infatti il potere di questo momento, annunciato a inizio percorso, per aumentare la motivazione e il coinvolgimento. 

Ecco, la comunità di scrittrici e scrittori ha preso il largo: chissà quante avventure vivrete assieme!

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