Leggere con la classe: la lettura ad alta voce

Leggere con la classe: la lettura ad alta voce

«Se vuoi innescare una discussione di qualità, leggi letteratura di qualità.» 

(Frank Serafini, Around the Reading Workshop in 180 days, Heinemann, 2006, p. 68) 

Durante le prime settimane di scuola, soprattutto per chi tra noi si muove all’interno della cornice didattica del Laboratorio di Lettura (Reading Workshop) arriva un momento molto importante, da progettare con cura: l’inizio della lettura ad alta voce di un romanzo

Leggere un romanzo ad alta voce è una questione delicata: la storia che porteremo in classe deve riuscire a catturare l’attenzione dei nostri alunni e delle nostre alunne, tenerli appesi alla nostra voce, essere al contempo accessibile ma anche sfidante al punto da suscitare vivaci discussioni. In questo modo si anima e sostiene una comunità di lettrici e lettori.

L’insegnante in tutto questo ha un ruolo centrale nella selezione del testo adatto ma anche nell’individuazione degli obiettivi che si prefigge, strettamente legati ai suoi alunni e alle sue alunne. Non è semplicemente “leggere per loro”, per passare un’ora spensierata insieme: la lettura ad alta voce è una vera e propria attività didattica che va progettata e gestita in modo preciso.

Il punto di partenza è la conoscenza della classe, delle competenze di lettura e delle esperienze pregresse; vi suggeriamo a tal proposito un utile strumento per raccogliere informazioni: Che lettore sono?

Segue poi un ragionamento sugli obiettivi da raggiungere che possono riguardare tanto il coinvolgimento quanto la comprensione, e infine il parlare/scrivere su ciò che si è letto. Per esempio: in prima media o in una classe non abituata alla lettura ad alta voce, dovremo lavorare sul progressivo incremento dei tempi di attenzione e ascolto, magari attraverso un libro a capitoli brevi, partendo da un minimo di 10-15 minuti. Ma attenzione: non intendiamo 10-15 minuti di lettura non-stop, bensì intervallata e interrotta dall’insegnante che riflette ad alta voce su ciò che sta leggendo per agevolarne la comprensione. Inoltre, questa sua verbalizzazione dei pensieri agisce come un modello di lettura esperta e di risposta al testo anche nelle letture autonome. 

Teniamo presente che, affinché nasca e si mantenga il coinvolgimento, le sessioni di lettura devono essere ravvicinate: l’ideale è dedicare spazio alla lettura ad alta voce più giorni nell’arco di due/tre settimane, in modo da esaurire l’attività in un tempo relativamente breve. Ciò sarà possibile se il libro che abbiamo selezionato è abbastanza breve e pertanto non superi (o lo faccia di poco…) le 200 pagine.

Sempre ai fini della comprensione, l’insegnante sceglierà alcune strategie da proporre in modo ricorsivo durante la lettura: prima l’insegnante stesso dovrà far vedere alla classe come mette in pratica queste strategie, fornendo di nuovo un modello esperto, poi chiederà una sperimentazione autonoma. La chiave per incidere nelle competenze di lettura è quella dell’interiorizzazione: non troppe strategie viste di sfuggita, ma poche e reiterate in modo che diventino un habitus mentale.  

Vi suggeriamo alcune strategie base da inserire nella cassetta degli attrezzi di apprendisti lettrici e lettori: per esempio, in una prima lettura Costruire uno storyboard; in una seconda Focus sul rapporto tra setting e personaggio, per andare poi più in profondità con Scatole cinesi: argomento, tema e messaggio.

A questo punto siamo pronti per la scelta del romanzo: Frank Serafini, esperto americano di Reading Workshop, nel testo Around the Reading Workshop in 180 days (Heinemann, pp. 69-71) è molto chiaro sui criteri da considerare per selezionare libri di qualità. Questi ultimi:

  • raccontano una grande storia e sono ben scritti;
  • forniscono opportunità di discussione o insegnamento di strategie;
  • sono appropriati all’età dei ragazzi e delle ragazze;
  • fanno riferimento o sono connessi alla loro vita;
  • hanno personaggi memorabili;
  • meritano di essere riletti;
  • si prestano a letture stratificate;
  • presentano una scrittura di qualità.

Prerequisito fondamentale risulta quindi il leggere molta letteratura per ragazze e ragazzi, affinando così il nostro gusto ed evitando di farci trascinare dalle mode del momento.

Alla luce della nostra esperienza, condividiamo alcune proposte di letture ad alta voce che abbiamo già sperimentato nelle nostre classi:

  • Classe prima: Andrew Clements, Drilla; Andrew Clements, Il club dei perdenti; Jerry Spinelli, Crash; Annet Huizing, Come ho scritto un libro per caso; i libri di Roald Dahl; Ian McEwan, L’inventore di sogni.
  • Classe seconda: Guido Quarzo e Anna Vivarelli, La danza delle rane; Fabio Geda e Marco Magnone, Berlin. I fuochi di Tegel; Francesco D’Adamo, Oh freedom!; Davide Morosinotto, Il rinomato catalogo Walker & Dawn; Stefania Gatti, Il mistero di Vera C; Gabriele Clima, Il sole fra le dita; Gaia Guasti, Insalata mista; Jason Reynolds, Ghost.
  • Classe Terza: Fabio Geda, Nel mare ci sono i coccodrilli; Giuseppe Catozzella, Non dirmi che hai paura; Gigliola Alvisi, Una rivoluzione di carta; Tommaso Percivale, Dalla montagna il tuono. Vajont Sessantatre; Lois Lowry, The Giver; Giuseppe Festa, Cento passi per volare.

Si tratta ovviamente di una lista parziale che è in continuo evolversi anche grazie all’apporto della comunità di docenti che sperimenta o si avvicina al laboratorio di lettura.

Leggi anche

Questo l'hai letto? #33 ‘Non la sfiorare’ di R. Morgese
L’angolo del libraio: consigli di lettura per il biennio #6 Ci vediamo in chat, di Cristina Obber
Al centro del Laboratorio di Lettura: usare gli “attrezzi del mestiere”
Writing and Reading Workshop: come introdurlo al biennio?
L’immersione: tuffarsi nei testi prima di scrivere
Leggere, vivere e scrivere poesie con il WRW