A Scuola di Scienza. Quest'anno tappe a Genova, Milano e Napoli

A Scuola di Scienza. Quest'anno tappe a Genova, Milano e Napoli

A SCUOLA DI SCIENZA
Neuroscienze, robotica, tecnologie digitali e sostenibilità
per una didattica sempre più inclusiva e futuri cittadini responsabili.

Tappe a Genova, Milano e Napoli per l’edizione 2017 del road show di convegni formativi gratuiti
sulla didattica della scienza  organizzati da Deascuola

Con la seconda edizione del ciclo di convegni formativi gratuiti “A Scuola di Scienza” Deascuola – in qualità di Ente Formatore Accreditato MIUR – riporta dietro i banchi i docenti di scienze interessati ad aggiornarsi sui metodi e le strategie per una didattica inclusiva e innovativa. L’iniziativa, patrocinata quest’anno dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, offre ai docenti l’opportunità di vivere un’inedita esperienza formativa all’interno delle più prestigiose sedi  di divulgazione e di ricerca scientifica in Italia: prenderà infatti il via a Genova il 22 febbraio presso l’IIT-Istituto Italiano di Tecnologia,  proseguirà a Milano il 15 marzo, presso il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci” e si concluderà a Napoli il 6  aprile presso la Città della Scienza. Oltre a IIT, numerosi sono i partner che Deascuola ha coinvolto: Microsoft, WWF, Fondazione Umberto Veronesi, Festival della Scienza, ANISN-Associazione Nazionale Insegnanti di Scienze Naturali.
I docenti possono iscriversi, fino a esaurimento posti, sul sito scienza2017.deascuola.it.

In uno scenario di recenti novità legislative e progressi scientifico-tecnologici esponenziali tra robotica, neuroscienze e tecnologie digitali dove gli insegnati sono chiamati a tradurre in prassi didattica tali progressi, la seconda tornata di convegni “A Scuola di Scienza” si presenta ancora più ricca di contenuti di stretta attualità e utilità ai fini dell’aggiornamento professionale. Per cominciare, sarà un’edizione particolarmente attenta al tema delle differenze di genere nell’apprendimento delle materie cosiddette STEM (Science, Technology, Engineering, Math), argomento riemerso anche nei risultati dell’ultima indagine internazionale sugli studenti quindicenni OCSE-PISA di cui verrà offerta una prima/inedita lettura analitica a cura di Stefania Pozio (Invalsi). Troviamo così in scaletta, per tutte le tappe del tour, interventi di scienziate aderenti al progetto “100esperte.it” (ideato dall’associazione di giornaliste GIULIA con l’Osservatorio di Pavia e realizzato in collaborazione con la Fondazione Bracco e la Rappresentanza in Italia della Commissione Europea) che spazieranno tra le ultime frontiere  dell’apprendimento multisensoriale (Monica Gori dell’IIT), le innovazioni nella cura delle malattie neurodegenerative (Maria Pia Abbracchio, farmacologa Presidente di Fondazione Filarete) e la sensibilizzazione sui cambiamenti climatici e i terremoti (Elisabetta Erba presidente della Società Geologica Italiana e docente Università degli Studi di Milano).
La robotica e gli aspetti meta cognitivi nella didattica delle scienze sono altri ambiti di approfondimento proposti: Giulio Sandini, direttore del dipartimento di Robotica, Cervello e Scienze Cognitive dell’IIT propone un’incursione nelle avveniristiche prospettive di auto apprendimento dei robot umanoidi, sino ad oggi creati e poi studiati per comprendere le capacità cognitive degli esseri umani; il neuroscienziato di fama mondiale Andrea Moro (ospite straordinario all’appuntamento presso la Città della Scienza di Napoli) espone gli ultimi studi sulla relazione tra linguaggio e cervello, mentre il neuroscienziato Antonio Malgaroli (Università Vita-Salute San Raffele) condurrà i  docenti in un viaggio affascinante nel cervello degli adolescenti per conoscere i legami tra memoria e apprendimento e le relative patologie e potenzialità.
Alla relazione tra aspetti cognitivi, meta cognitivi ed emotivi al servizio di una migliore progettazione didattica delle scienze sarà dedicata la testimonianza di Lucia Mason dell’Università degli Studi di Padova mentre Maria Xanthoudaki (direttore del Centro di Ricerca per l’Educazione Informale del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci”) illustrerà l’importanza della didattica non formale per la costruzione di futuri cittadini consapevoli e responsabili attraverso la comunicazione scientifica integrata (scuola, musei, festival, televisione, web).

Un altro aspetto strettamente collegato alle caratteristiche del mondo contemporaneo è la comunicazione dei fatti scientifici e la percezione della figura dell’insegnante in una società in cui non si controlla l’informazione: su questo tema l’esperta di comunicazione istituzionale della scienza Federica Manzoli, attraverso esempi di comunicazione della scienza a scuola (in particolare ambiente e salute), dimostrerà come la dimensione sociologica e l’attenzione alla percezione pubblica di tematiche complesse sia una componente importante nel bagaglio di conoscenze degli insegnanti.

A chiudere gli interventi teorici, con il contributo del Responsabile Scuole di Microsoft Marco Berardinelli sì darà spazio al tema delle nuove tecnologie che entrano sempre più nella didattica per sviluppare in classe attività interattive, anche adatte a favorire il recupero.

Numerosi sono i progetti  finanziati a livello Europeo per favorire la ricerca sulla didattica della scienza. A questo proposito Monica Gori, capofila del progetto IIT “weDRAW” – a cui partecipa Deascuola insieme ad altri partner nazionali e internazionali e vincitore del bando europeo HORIZON 2020 ICT – illustrerà in concreto il metodo all’avanguardia che utilizza le nuove tecnologie per l’apprendimento dell’aritmetica e della geometria attraverso la musica, la danza e la pittura.

Con la collaborazione dei partner dei convegni 2017, le attività pratiche pomeridiane realizzate insieme ai docenti, suddivisi per gradi scolastici, verteranno su: sostenibilità ed educazione ambientale nei nuovi programmi scolastici, didattica in ambiente digitale e  metodologie innovative per una didattica inclusiva al servizio degli studenti più fragili così come dei più motivati, dal metodo investigativo IBSE Inquiry Based Science Education, caldeggiato dalla Commissione Europea, alla classe capovolta o flipped classroom  per una partecipazione maggiormente attiva degli studenti, alla sperimentazioni hands on, cioè da realizzare in autonomia con materiali e oggetti familiari.

La partecipazione ai convegni prevede esonero ministeriale e attestato di partecipazione valido ai fini dell’aggiornamento. Inoltre, da quest’anno, è anche propedeutica al conseguimento di un’Unità Formativa, come indicato nel Piano Nazionale per la Formazione Docenti 2016-2017.

Per iscriversi: scienza2017.deascuola.it

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