Maturità 2019: qualche certezza in più sulla prossima prova d'italiano

Maturità 2019: qualche certezza in più sulla prossima prova d'italiano

La prima impressione, aprendo i pdf messi in linea dal MIUR per la simulazione della prima prova di italiano, è che le tracce siano più in linea con il Documento di lavoro della commissione Serianni, i testi scelti siano più stimolanti (anche se per converso più impegnativi), le consegne risultino formulate in maniera più chiara, articolata e puntuale rispetto a quanto pubblicato a dicembre 2018. In generale, sia i testi proposti sia le richieste orientano il lavoro degli studenti verso la comprensione del testo e l’apporto personale nell’interpretare, argomentare o riflettere criticamente sul proprio vissuto, anziché metterli di fronte a questioni meramente tecniche, retoriche o stilistiche.

Le tracce finalmente indicano in modo chiaro come gli studenti devono svolgere il loro elaborato, pur senza essere troppo rigidamente prescrittive. Nella tipologia A si dice: Puoi rispondere punto per punto oppure costruire un unico discorso che comprenda le risposte alle domande proposte (risolvendo così un dubbio che angustiava non poco sia gli insegnanti sia gli alunni); nella tipologia B non si chiede più un testo di analisi e commento (formulazione che a dicembre aveva lasciato perplessi) ma si propone un’articolazione della prova più esplicita, con nomi delle rubriche coerenti rispetto alle attività richieste. Anche le richieste relative al riassunto sono più precise: indicano infatti gli aspetti su cui concentrarsi nella selezione delle informazioni.

Un aspetto immediatamente percepibile è poi la presenza diffusa di quella Storia che in molti temevano venisse estromessa con l’eliminazione del tema storico (ex tipologia C): anziché confinare una disciplina così formativa in una sola tipologia, la scelta del Ministero pare quella di recuperarne la trasversalità facendola comparire nella tipologia A come sfondo per il testo letterario (così per certi versi era già nel testo di Comisso proposto a dicembre 2018) e nella tipologia B come tema centrale di uno dei testi proposti.
La tipologia C si conferma una rivisitazione del tradizionale tema, con un’attenzione maggiore alla struttura dell’elaborato e l’aiuto del testo d’appoggio, presente in tutte le tracce di tipologia C proposte finora, che aiuta i ragazzi a trovare idee e stimola la riflessione, ma non richiede un confronto diretto in termini argomentativi. Il riferimento prioritario al vissuto personale dello studente rende la prova accessibile anche a chi manca di riferimenti culturali particolarmente solidi, anche se la traccia “aperta” potrebbe mettere in difficoltà chi fatica a costruire l’architettura del testo. A questo riguardo, l’opzione della paragrafatura facilita i più fragili sul piano logico-sintattico, ma permette anche a chi si sa destreggiare con maggiore sicurezza di dare prova al meglio delle sue capacità.

Gli aspetti di novità sono insomma questa volta confortanti, anche se rimane il dubbio di fondo che per il MIUR rimanga da raggiungere ancora (e forse individuare) un traguardo importante: la prova d’esame sulla madrelingua dovrebbe mettere tutti gli studenti di tutti gli indirizzi di studio in condizione di svolgerla con le stesse possibilità di successo. La prima simulazione ottempera a questo requisito solo per la tipologia C: i testi letterari per la tipologia A sono di per sé accessibili quanto a comprensione letterale e autoevidenti (quindi non è necessario averli affrontati in classe) ma le domande sono piuttosto impegnative; i testi argomentativi della tipologia B sono tutti e tre ricchi di spunti interessanti ma sono talvolta complessi sul piano della comprensione in senso stretto e quindi insidiosi per gli studenti più fragili.

Grazie alla prova di oggi, sembrano quindi acquisiti questi elementi:

Tipologia A
– i due testi sono di epoche diverse e lontane, uno in prosa e uno in poesia;
– la loro comprensione risulta possibile anche senza averli trattati in corso d’anno;
– non ci sono domande di carattere stilistico o retorico fini a sé stesse, ma le domande sugli aspetti tecnici sono in numero contenuto e legate a comprensione e interpretazione;
– viene richiesto da un lato di lavorare sul testo letterario proposto (soprattutto per quanto riguarda comprensione e analisi del contenuto e delle soluzioni stilistiche adottate dall’autore) e dall’altro di approfondire il tema centrale attraverso il riferimento a un contesto storico-culturale (a questo proposito, la rubrica Interpretazione sarebbe da sostituire con una più appropriata: interpretare presuppone un’attività diversa da quella richiesta)

Tipologia B
– l’aspetto argomentativo si conferma preminente ma non va inteso in senso meccanico e limitato all’individuazione (ed eventuale confutazione) di tesi e argomentazioni;
– viene dato più spazio alle mosse argomentative, cioè alle modalità e agli strumenti con cui il discorso argomentativo viene costruito;
– la richiesta di Analisi / Commento diventa Comprensione e analisi / Produzione e quindi identifica più chiaramente il tipo di testo che lo studente deve produrre;
– come per la tipologia C, è prevista la possibilità di suddividere il testo in paragrafi;
– i testi proposti possono essere affrontati con approcci diversi a seconda degli strumenti culturali che lo studente ha acquisito grazie al suo percorso di studi e alle sue esperienze personali.

Tipologia C
– è presente un breve testo con funzione di stimolo;
– la traccia offre allo studente una pista di lavoro ma lo lascia libero di articolare in modo autonomo e personale la propria riflessione;
– è prevista la possibilità (ma non l’obbligo) di articolare il testo in paragrafi e di mettere dei titoletti e un titolo complessivo.

La seconda simulazione risulterà decisiva per confermare o meno quel po’ di certezza in più che ci sembra acquisita e per dare finalmente un quadro più definito di quello a cui ci si troverà di fronte il 19 giugno.

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