La necessità del cambiamento talora nasce da un’insoddisfazione e la vita spesso offre opportunità a partire da criticità o da momenti in apparenza sfavorevoli. Nel mio percorso di insegnante è accaduto esattamente questo.
Profilo FB. Vecchio post del 2016. Io insieme ad altri insegnanti, in protesta contro la divisione in due istituti della nostra scuola media di allora, poi trasformata in Istituto comprensivo. Una scelta necessaria tra la zona confort e l’incognita di una scuola letteralmente da costruire. Mi sono sempre chiesta cosa mi spinse ad effettuare quel “salto nel vuoto”. La risposta è negli sguardi seri e annoiati dei ragazzi in una scuola che sentivano lontana dalla loro vita e dai loro bisogni, in cui l’imparare, al di là delle intenzioni dei docenti, coincideva con una prestazione, il cui esito scatenava troppo spesso ansie e timori. Una sfida accolta e una nuova scuola che nasce dall’intreccio di sogni e idee, desideri e competenze di alcune insegnanti e di un preside visionario e lungimirante. Per noi è il “villaggio Mattarella”, uno spazio-tempo a cui si appartiene, alla costruzione del quale tutti concorrono attivamente, concepito come luogo di empowerment giovanile.
E’ qui che nasce l’idea del “Senato Mattarella”, su proposta di Gabriele, un alunno che, rivolgendosi direttamente a vicepreside e preside, espresse il desiderio di avere, come studente, una voce ufficialmente riconosciuta per collaborare fattivamente a quanto si andava giorno dopo giorno realizzando. Così un gruppetto di ragazzi si riunisce in una sorta di Club extracurricolare, discute, si confronta sull’organizzazione, scrive lo Statuto, individua il calendario della “campagna elettorale”, delle votazioni, prepara la scheda elettorale, passa nelle classi illustrando scopi, finalità, condividendo entusiasmo e appartenenza. Dopo regolari elezioni, il 23 maggio 2018 si insedia il primo SENATO MATTARELLA.
Da allora le elezioni si ripetono ogni anno ma ad ottobre, in concomitanza con le elezioni degli organi collegiali. Due senatori per classe, eletti dopo una campagna elettorale con tanto di discorso programmatico tenuto di fronte ai compagni in momenti strutturati e in contemporanea in tutte le classi. Alla fine del triennio, ogni classe, così, arriva ad avere sei senatori. Coltivare la libertà nella partecipazione e nell’uguaglianza delle opportunità è l’idea base. Vivere in una comunità di cui ci si sente parte responsabile e chiamata ad agire in prima persona, in dialogo continuo tra Scuola e Ragazzi con la mediazione di un gruppo di pari. Un’educazione al vivere democratico in cui la formazione culturale e relazionale siano inscindibili. ”I senatori guidano la classe in una strada senza essere per questo più importanti degli altri. Portano la classe a riflettere su cosa è giusto e su cosa no.” dice Valentina di terza media. I senatori, riuniti a cadenza settimanale, coordinati da due docenti, sono chiamati ad occuparsi dell’organizzazione delle feste della scuola, degli open day, dell’apertura della biblioteca, della catalogazione dei libri, dell’organizzazione di rassegne cinematografiche… in tutti i passaggi concreti e necessari, sempre in uno spirito di condivisione con tutti i ragazzi della scuola.
Ciò che rende, però, questa esperienza davvero preziosa è il contributo offerto dai senatori alla cura degli spazi, della bellezza e dell’organizzazione della scuola. Quando qualcosa non va il Senato viene convocato e in esso si discute, ci si confronta e si ricercano soluzioni che partano dai ragazzi stessi, chiamati ad una sorta di problem solving in un rinnovato richiamo dei valori alla base della scuola; soluzioni che essi stessi negoziano con i compagni.
Insomma una vera palestra per gli studenti chiamati nei fatti a sviluppare capacità di problem solving, teamwork, intelligenza emotiva, time management : le soft skills di cui tanto si parla e che con questa esperienza i ragazzi vivono, dando un senso al loro agire per la propria comunità.
Consegna della Costituzione ai ragazzi ed elezioni del Senato ragazzi Mattarella 2018
Elezioni senato Mattarella 23/24
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