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Lo sviluppo sostenibile è un modello di crescita della società e del sistema economico attento a mantenere il benessere sociale, a salvaguardare l’ambiente e a gestire le risorse naturali attuali in modo da non compromettere i bisogni delle future generazioni.
Le pratiche non sostenibili, come la gestione inadeguata dei rifiuti e la lavorazione intensiva dei terreni agricoli, possono generare emergenze ambientali gravi. Ad esempio, l’inquinamento atmosferico e il degrado del suolo possono compromettere la salute degli ecosistemi e ridurre la fertilità agricola.
Oggi, una delle emergenze ambientali più urgenti è il cambiamento climatico, causato dalle emissioni di gas serra, in particolare il diossido di carbonio (CO2) e il metano (CH₄), che cumulativamente vengono descritti con il termine “CO₂ equivalenti”. L’accumulo di questi gas nell’atmosfera provoca numerosi fenomeni negativi: perdita del ghiaccio continentale, innalzamento del livello del mare, acidificazione degli oceani, fenomeni meteorologici estremi, alterazioni degli ecosistemi.
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Per contrastare il cambiamento climatico si stanno attuando a livello internazionale numerosi interventi di mitigazione e adattamento.
La mitigazione agisce sulle cause che generano il cambiamento climatico, mentre l’adattamento tende a ridurre gli effetti negativi e a valorizzare quelli positivi. Entrambe le strategie richiedono politiche globali coordinate che mirano a ridurre le emissioni di gas serra e a limitare i danni derivati dagli impatti climatici.
Gli interventi di mitigazione
Per contenere la temperatura atmosferica e il riscaldamento globale si cerca di ridurre le emissioni di CO2 equivalenti e di incrementare l’assorbimento del carbonio impiegando tecnologie innovative. La principale fonte di CO2, è la combustione di fonti fossili per la produzione di energia. Le azioni di mitigazione includono il passaggio a forme di mobilità sostenibile, l’utilizzo di fonti di energia rinnovabili e lo sviluppo di tecnologie a maggiore efficienza energetica. Il processo di decarbonizzazione riguarda la progressiva eliminazione dei combustibili fossili e la transizione verso un sistema energetico più sostenibile.
Ecco alcuni esempi di mitigazione.
- Riscaldamento degli edifici con caldaie più efficienti, che a parità di calore fornito consumano meno combustibile.
- Uso di veicoli a maggiore efficienza energetica che consumano meno carburante e sono meno inquinanti.
- Uso di macchinari e dispositivi che utilizzano quantità minori di energia elettrica.
- Attività di tutela ambientale esercitate da imprese che producono emissioni non evitabili e che in questo modo ottengono crediti di carbonio, certificati negoziabili su specifici mercati internazionali.
- Applicazione di tecnologie innovative che catturano e immagazzinano il diossido di carbonio nei luoghi in cui viene prodotto. Il processo è chiamato cattura e stoccaggio del carbonio.
- Comportamento dei consumatori orientato verso prodotti caratterizzati da basse impronte idriche e di carbonio.
La tecnologia “cattura e stoccaggio“
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In alcune parti del mondo, come per esempio in Amazzonia o in Africa, si assiste alla deforestazione di grandi parti del territorio per ricavare legname, terreni da coltivare o dove allevare. Questa pratica comporta la riduzione dell’assorbimento di CO2 da parte delle piante e di conseguenza fa aumentare la quantità di gas presente nell’atmosfera. Un intervento importante di mitigazione è pertanto la riforestazione, che consiste nella conservazione della biodiversità e nel ripristino delle foreste.
Le città, come grandi fonti di emissioni di gas serra a causa del riscaldamento e dei trasporti, possono ridurre il loro impatto adottando energie rinnovabili per il riscaldamento e promuovendo la mobilità sostenibile, con il miglioramento dei trasporti pubblici e la diminuzione della dipendenza dalle auto private.
Altri interventi di mitigazione possono riguardare l’agricoltura e il territorio. L’agricoltura immette nell’atmosfera l’ossido di azoto, un gas serra che proviene dai fertilizzanti chimici. La gestione sostenibile del suolo tende a usare metodi naturali per la fertilizzazione e mitiga il fenomeno.
Gli interventi di adattamento
L’adattamento al cambiamento climatico è fondamentale per affrontarne gli effetti negativi. Adattamento significa pianificare interventi che contrastano il riscaldamento globale e aumentano la resilienza delle comunità e degli ecosistemi.
Per resilienza climatica si intende la capacità di individui, comunità e sistemi naturali e artificiali di anticipare, resistere, assorbire e riprendersi dagli impatti climatici. Ciò implica la capacità di adattarsi in modo efficace e flessibile agli effetti avversi della crisi climatica.
Ecco alcuni esempi di interventi di adattamento:
- Gestione delle acque: le alterazioni del ciclo idrologico provocate dal cambiamento climatico provocano l’aumento di eventi estremi come piogge torrenziali, inondazioni, cicloni, siccità e incendi, ondate di calore. Interventi di adattamento alle piogge torrenziali consistono nella realizzazione di opere per la difesa dei territori a rischio alluvioni: costruzione di argini, dighe, bacini artificiali e casse di espansione fluviali per il contenimento delle piene fluviali, consolidamento di versanti instabili e sistemi di drenaggio per evitare le frane collegate alle alluvioni. Per esempio a Tokyo sono stati costruiti grandi serbatoi sotterranei per gestire meglio le precipitazioni intense e prevenire le inondazioni.
- Adattamento urbano: le città possono applicare un uso efficiente del suolo con l’aumento delle aree verdi e la “densificazione” intelligente, cioè il riutilizzo delle aree già urbanizzate e la rigenerazione di aree degradate e complessi urbani abbandonati. Altri interventi di adattamento urbano sono la costruzione di tetti verdi coperti di vegetazione, infrastrutture per la gestione delle acque piovane e il miglioramento della resilienza degli spazi pubblici contro le alluvioni e le isole di calore. A Los Angeles, per esempio, le strade sono dipinte di bianco per riflettere le radiazioni solari, ridurre la temperatura e rendere la superficie più fresca evitando la creazione di isole di calore. La tecnologia interviene nell’adattamento al cambiamento climatico con la costruzione di edifici e infrastrutture resistenti a piogge intense, tornado e altri eventi estremi.
In agricoltura è possibile ricreare ecosistemi agricoli in grado di autoregolarsi, così da essere più resistenti alle perturbazioni climatiche. Nelle regioni caratterizzate da scarsità di acqua l’irrigazione automatica e la pacciamatura mantengono la produttività agricola.
La mitigazione e l’adattamento sono strategie complementari, dove la prima riguarda il livello globale e dipende in gran parte dalle politiche internazionali, mentre la seconda si riferisce in modo specifico al livello locale. La mitigazione è complessa e difficile da mettere in atto perché richiede la partecipazione e la collaborazione di numerosi soggetti politici, mentre l’adattamento è maggiormente pianificabile perché riguarda aree relativamente ristrette, dove è più semplice organizzare la resilienza agli effetti avversi del cambiamento climatico.
Proposte per attività didattiche legate al cambiamento climatico
1. Ricerca sulla mitigazione urbana: tra gli interventi di mitigazione del riscaldamento globale che riguardano le città vi sono il verde urbano e la mobilità sostenibile. Fai una ricerca per individuare altri tipi di interventi possibili e riporta le informazioni in uno schema grafico.
2. Progetti di riforestazione: gli alberi assorbono il carbonio e mitigano così il riscaldamento globale. Chiedi a un chatbot a tua scelta quali sono i maggiori progetti di riforestazione del mondo e svolgi una ricerca su uno di questi utilizzando la AI. Controlla la correttezza delle informazioni consultando fonti attendibili. Prepara una relazione per illustrare il progetto e corredala con fotografie.
3. Analisi storica del clima: disegna il grafico della variazione di temperatura e di variazione di concentrazione di CO2 equivalente nell’era del Fanerozoico.
4. Stoccaggio del carbonio: chiedi a un chatbot a tua scelta chi sono i maggiori responsabili di stoccaggio di CO2, fai una ricerca e controlla l’attendibilità delle informazioni. A questo punto costruisci un grafico che rappresenta lo stoccaggio di CO2 equivalente.
Qual è l’unità di misura di stoccaggio della CO 2?
5. Emissioni globali: identifica i settori più inquinanti e analizza le cause delle loro elevate emissioni di gas serra.
6. Ci avevi mai pensato: quanto inquina internet?
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