Processo a Napoleone: la Storia prende vita con l’Intelligenza Artificiale

Processo a Napoleone: la Storia prende vita con l’Intelligenza Artificiale

In molti contesti della scuola secondaria, la Storia rischia di essere percepita come una sequenza di date e avvenimenti. Eppure l’apprendimento diventa davvero significativo quando gli studenti “fanno” la Storia: analizzano fonti, assumono un ruolo, prendono posizione. Da qui la scelta di mettere in scena un “processo a Napoleone”: una simulazione che obbliga a confrontarsi con la complessità del personaggio (innovatore o tiranno?) e con la pluralità delle interpretazioni.

Personalizzare non significa semplificare, ma costruire accessi diversi allo stesso nucleo concettuale: è ciò che ho provato a fare con un processo a Napoleone pensato per SS2G ma facilmente adattabile alla SS1G. Ho impostato la lezione con la metodologia EAS: attivazione delle preconoscenze, esperienza in aula e ristrutturazione finale. Nella fase di progettazione ho utilizzato l’IA in modo conforme alle linee guida del M.I.M.: NotebookLM, un’applicazione sperimentale di Google basata su modelli di linguaggio, è stata usata dal docente come strumento per organizzare e sintetizzare contenuti a partire da un corpus di fonti selezionate (video, documenti e articoli). Il sistema consente di caricare materiali, creare riassunti o script audio e video, generare domande guida, restando all’interno di un ambiente gestito dall’insegnante.
Ho prodotto tre tipi di risorse: una sintesi audio per chi aveva bisogno di una panoramica rapida, un podcast argomentativo per accusa e difesa e un approfondimento per la giuria. L’obiettivo era comune: far emergere la tensione tra innovazione e autoritarismo nelle scelte napoleoniche, ma personalizzando il materiale a seconda dei ruoli e delle attitudini.

Il processo: apprendere facendo

La classe è stata organizzata in accusa, difesa, giuria e testimoni verosimili. Ogni gruppo ha lavorato in cooperative learning raccogliendo prove, citazioni e documenti su codice civile, riforme amministrative, campagne militari, Haiti, Russia, Waterloo, in aggiunta al materiale fornito dal docente.
Il dibattimento, con tempi per deposizioni, controesami e arringhe, ha richiesto di collegare fonti e interpretazioni. Qui il role-playing ha inciso: l’impatto emotivo della simulazione ha reso i concetti più ancorati, favorendo apprendimento significativo e learning by doing. Mettere in scena un conflitto interpretativo ha attivato la costruzione di significato, come sostiene Bruner, secondo cui si impara davvero quando si riorganizzano le informazioni per dare loro senso dentro un contesto.
Allo stesso modo, il lavoro di gruppo ha funzionato come “impalcatura cognitiva” nel senso di Vygotskij: il supporto della classe e dei materiali ha reso accessibili compiti che da soli sarebbero risultati troppo complessi, ma che in cooperazione rientravano nella zona di sviluppo prossimale.
Infine, la pluralità di canali – ricerca e scrittura, esposizione orale, microprodotti multimediali – ha valorizzato stili e intelligenze multiple, come suggerisce Gardner: chi è più portato per la parola, chi per l’immagine, chi per l’analisi, ciascuno ha potuto contribuire secondo la propria forma di competenza, consolidando la comprensione comune.

La valutazione che fa crescere

Per dare coerenza formativa all’attività abbiamo utilizzato una rubrica di valutazione con cinque indicatori: comprensione storica, argomentazione e uso delle fonti, collaborazione, comunicazione e interpretazione del ruolo, riflessione critica. Accanto a questa, ogni studente ha compilato una scheda di autovalutazione con punteggio da 1 a 5 e domande guida come: “Che cosa ho compreso meglio?”, “Quale prova ha sostenuto la mia tesi?”, “Che cosa posso migliorare nel lavoro di gruppo?”. Le puoi scaricare entrambe qui.
La scelta di non assegnare voti immediati, ma di restituire feedback mirati, ha favorito riflessione, consapevolezza e cura del linguaggio storico. Il risultato è stato un coinvolgimento alto e una qualità crescente delle argomentazioni, con arringhe e giudizi della giuria ben motivati.

Ad arricchire il livello di competenze sviluppate, la scelta di girare un video, che poi un gruppo di ragazzi ha montato con musiche ed effetti.

Struttura operativa (replicabile in 90–120 minuti)

  1. Brief iniziale (10’)
    • Domanda guida: Napoleone modernizza l’Europa o la piega al suo potere?
    • Scelta autonoma dei ruoli: accusa, difesa, giuria, testimoni (storici o verosimili).
  2. Preparazione guidata (30-40’)
    • Ascolto mirato dei podcast/lettura schede (varianti per gruppo).
    • Raccolta di fonti, citazioni, dati (con indicazione delle provenienze).
  3. Processo simulato (30-40’)
    • Testimonianze, controesami, arringhe con tempi definiti.
    • La giuria prende appunti su criteri condivisi e ascolta il podcast riassuntivo preparato con l’IA.
  4. Ristrutturazione (15-20’)
    • Deliberazione della giuria con motivazione.
    • Autovalutazione individuale
    • Materiali minimi: scaletta dei tempi; schede ruoli; fonti curate dal docente; podcast/schede differenziate; rubriche di valutazione e autovalutazione.

Una proposta replicabile

Come accennato, l’attività può essere svolta in entrambi i gradi della secondaria, adattando le fonti e magari in versione semplificata per il primo grado.

SS1G MINI-PROCESSO (60’)

Focus: imparare a distinguere fatti, opinioni e interpretazioni.
Personaggi suggeriti: Galileo (processo alle idee), Garibaldi (eroe o avventuriero?), una figura del romanzo storico affrontato in classe.
Materiali: una scheda di lavoro unica preparata dal docente con NotebookLM, che raccoglie brevi testi di fonte storica e spiegazioni di contesto, organizzati su tre livelli di lettura (base, standard e plus). Ogni livello propone la stessa tematica con grado diverso di complessità linguistica e quantità di informazioni, così da consentire a tutti gli studenti di partecipare al dibattito con strumenti adeguati.
Esito atteso: arringhe con citazioni puntuali; decisione motivata della giuria.

Valutazione: scheda di autovalutazione 1-5 + restituzione orale del docente.

SS2G – PROCESSO INTEGRALE (90-120’) SU NAPOLEONE

Focus: comprendere la tensione tra modernizzazione e autoritarismo.
Materiali: dossier fonti preparato dal docente (codice civile, organizzazione amministrativa, campagne militari; Haiti, Russia, Waterloo), podcast differenziati creati dal docente, griglie.
Esito atteso: arringhe con citazioni puntuali; decisione motivata della giuria; riflessione scritta individuale su come l’attività ha cambiato la propria comprensione storica.
Valutazione: rubrica del docente (5 indicatori) + autovalutazione 1-5 con domande guida.

In tutti i casi, l’Intelligenza Artificiale rimane uno strumento di progettazione, non di sostituzione: una mediazione didattica che amplia accesso e inclusione, rispettando le indicazioni ministeriali e restituendo alla Storia la sua dimensione viva di ricerca, confronto e responsabilità argomentativa.

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