L’angolo del libraio: consigli di lettura per il biennio #14
Viaggio oltre l’ignoto, a cura di Baccalario, Magnone e Morosinotto

Viaggio oltre l’ignoto, a cura di Baccalario, Magnone e Morosinotto

L’angolo del libraio: la rubrica di suggerimenti di lettura per il biennio.
Ogni mese un consiglio di lettura per studenti e studentesse del primo biennio della scuola secondaria di secondo grado, con proposte di attività didattiche e spunti di riflessione da portare in classe: un modo per incuriosire ragazze e ragazzi e suscitare in loro il piacere di leggere attraverso le appassionanti recensioni di un vero libraio. 


Negli ultimi anni il dibattito sullo sviluppo e sull’uso delle intelligenze artificiali ha assunto un peso sempre più rilevante, diffondendosi rapidamente in ogni ambito della società. Ci si interroga su come queste nuove tecnologie stiano trasformando il nostro modo di vivere, comunicare, pensare. Tra le tante domande che emergono, ce n’è una che merita particolare attenzione in questa sede, perché arriva prima ancora dell’ingresso delle intelligenze generative nella scena culturale: come nascono le storie?
Viaggio oltre l’ignoto, edito da Il castoro nel 2024, è un libro che ci invita a riflettere proprio su questo, mettendo a confronto la creatività umana con quella digitale. L’idea alla base dei tre curatori del volume, gli scrittori Pierdomenico Baccalario, Marco Magnone e Davide Morosinotto, è tanto semplice quanto affascinante: due racconti, uno scritto da Valentina Federici, un’autrice in carne e ossa, l’altro generato mediante l’Intelligenza Artificiale, nascono dallo stesso incipit, con gli stessi personaggi e la stessa traccia narrativa.

Due storie diverse, due stili diversi, due modi diversi di raccontare. L’obiettivo? Esplorare le differenze, e forse le somiglianze, tra la mente umana e quella artificiale, per capire se e in che modo una macchina possa davvero imitare la creatività. È un po’ come assistere a un esperimento in diretta: da un lato troviamo emozioni, intuizioni, scelte stilistiche che solo un essere umano può compiere, dall’altro l’imitazione algoritmica del racconto, il tentativo della macchina di costruire senso, ritmo, coinvolgimento. Il confronto diventa quasi un gioco: quale dei due testi ci parla di più? Quale ci sembra più autentico? I temi affrontati sono attualissimi: il rapporto tra tecnologia e umanità, il significato di creatività, i limiti dell’automazione, ma anche il valore dell’identità, dell’errore, dell’imperfezione.
In un momento storico in cui l’Intelligenza Artificiale sembra pronta a riscrivere le regole in molti campi dall’arte alla scienza, dalla scuola al lavoro, questo libro ci spinge a interrogarci su cosa renda l’essere umano insostituibile. È davvero possibile che un algoritmo generi emozioni autentiche? Che cosa riconosciamo, in una storia, come “vero”?
Viaggio oltre l’ignoto ci accompagna così dentro una riflessione più ampia e profonda: non solo sul futuro delle macchine, ma su ciò che siamo, su ciò che ci distingue e ci definisce. Un libro che parla di tecnologia, sì, ma che al cuore ha l’umanità.

“Dobbiamo usarle con consapevolezza e saggezza, ma anche, crediamo, con trasparenza e senso etico. Cioè: non si bara su cosa facciamo noi e cosa la macchina.”

Viaggio oltre l’ignoto, a cura di P. Baccalario, M. Magnone e D. Morosinotto

Attività

SCRITTURA COLLABORATIVA E RIFLESSIONE IN CLASSE
Ora che avete letto un esempio di collaborazione tra essere umano e macchina a fini narrativi, provate anche voi a sperimentare la scrittura creativa come atto condiviso con un’Intelligenza Artificiale.
Dopo aver formato dei gruppi di 3-5 persone, ciascun team riceverà un incipit comune e una missione narrativa da sviluppare. Si tratterà di scrivere un racconto breve in cui l’IA gioca un ruolo operativo centrale (potremmo avere, ad esempio, una storia ambientata nel futuro in cui un’Intelligenza Artificiale viene investita di un potere imprevisto). Durante la scrittura, i gruppi potranno interagire liberamente con un assistente virtuale da consultare per ottenere suggerimenti, generare paragrafi, proporre svolte narrative o affinare lo stile. La sfida non consiste nel delegare la scrittura alla macchina, ma nel saperla integrare all’interno di un processo creativo guidato dalla sensibilità e dal giudizio umano. Ogni gruppo terrà traccia delle interazioni con l’IA, prendendo nota dei momenti in cui ha accolto, rifiutato o modificato i suoi contributi, e ne darà motivazione.
A conclusione dell’attività, ciascun gruppo presenterà il proprio racconto (o un estratto significativo), insieme a un breve commento sull’esperienza: in quali passaggi l’Intelligenza Artificiale si è rivelata utile? Dove ha, invece, limitato la creatività? Che tipo di relazione si è instaurata con l’interfaccia? È stata percepita come semplice strumento, come suggeritore creativo, come co-autore o co-autrice?
La condivisione finale si trasforma così in uno spazio di confronto più ampio, in cui si riflette collettivamente sul senso della creatività in epoca digitale, sui confini tra ispirazione e automatismo, sulle possibilità e sui limiti delle interfacce intelligenti.

L’angolo del libraio, dal cartaceo al digitale: una rubrica nata nell’antologia Immaginaria e che prosegue, ogni mese, sul nostro blog. A presto per un nuovo consiglio di lettura!

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