A proposito di letture estive…

L’angolo del libraio: la nuova rubrica di suggerimenti di lettura per il biennio.
Ogni mese un consiglio di lettura per studenti e studentesse del primo biennio della scuola secondaria di secondo grado, con proposte di attività didattiche e spunti di riflessione da portare in classe: un modo per incuriosire ragazze e ragazzi e suscitare in loro il piacere di leggere attraverso le appassionanti recensioni di un vero libraio. 

In questo articolo troverete cinque consigli per tutti i gusti da proporre alla vostra classe per le letture estive. Buona lettura e… buona estate!


La mano sinistra del buio, di Ursula Le Guin (Fantascienza classica)
Arrivato sullo sconosciuto pianeta Inverno, chiamato così perché ricoperto da uno strato permanente di ghiacci, l’umano Genly Ai si trova ad avere a che fare con una società dominata da un sistema che ricorda quello feudale. I suoi abitanti inoltre possiedono una peculiarità piuttosto bizzarra: per la quasi totalità della loro esistenza sono infatti creature ermafrodite, con caratteristiche sessuali indefinite, acquisendo degli organi genitali distintivi solo nei giorni del Kemmer, fase del loro ciclo biologico in cui si possono riprodurre. Il compito del protagonista è quello di convincere questa popolazione aliena a unirsi alla lega dell’impero stellare.

Per arrivare a questo occorrerà mischiarsi alla politica di queste nazioni e sperimentarne gli intrighi, con tutte le differenze culturali, psicologiche e biologiche del caso a complicare ulteriormente il confronto tra specie. Riuscirà l’umano a vincere i suoi dubbi e a superare i suoi pregiudizi?

Il capolavoro di fantascienza della grande Ursula Le Guin. Un romanzo del 1969 (qui proposto nell’edizione Mondadori del 2021) in cui viene ribadita più forte che mai la necessità di un confronto con ciò che ci sembra più alieno, affinché si possano conoscere i limiti del nostro mondo anche a partire dalle sue possibilità inespresse o celate in luoghi e tempi che solo l’immaginazione può renderci meno lontani.

“La verità è una questione dell’immaginazione.”

La mano sinistra del buio, di Ursula Le Guin

Attività
SCRITTURA CREATIVA
La base di ogni universo fantascientifico è la presenza di elementi che scardinano o amplificano la nostra idea di conoscenza. A partire da questo presupposto, provate a ideare e scrivere un racconto in cui qualcosa che diamo per scontato e su cui fondiamo la nostra quotidianità venga messo alla prova da un essere o da un evento assolutamente estraneo e fino a quel punto inimmaginabile. 

RIFLESSIONE
Il romanzo di Le Guin ci pone dei quesiti fondamentali attorno a ciò che intendiamo per identità. Che cosa ci rende quello che siamo? Se da una parte è necessario potersi riconoscere in determinate caratteristiche, può anche accadere cha alcune di queste ci condizionino in modo da isolarci da tutto ciò che sta fuori. Che cosa ne pensate? Discutetene insieme a un amico/un’amica o a un familiare e riportate le vostre riflessioni su un foglio, vi confronterete con la vostra classe al rientro dalle vacanze estive.


Bye Bye Benny!, di Francesco Filippi (Musica, attualità, distopia, fascismo)
In un’ipotetica città italiana del 2024, la storia ha preso una direzione differente da quella che tutti conosciamo: al potere infatti c’è ancora il fascismo. Questo comporta una situazione totalmente diversa rispetto a quella cui siamo abituati. Il web è pesantemente sorvegliato e non è consentito accedere a siti che non siano quelli garantiti dal regime; vige l’autarchia e ogni cosa, compresi gli smartphone, sono di produzione italiana; inoltre la televisione trasmette esclusivamente e a ogni ora programmi che celebrano la patria e le sue virtù.

In questo scenario incontriamo Italo e Giacomo, due compagni di scuola accomunati da una passione: la musica rap. Se la famiglia di Italo è perfettamente integrata nel sistema, quella di Giacomo ha un rapporto decisamente conflittuale con il governo. Nonostante questo, il comune amore per il rap porta i due ragazzi a eludere la sorveglianza del web e a scoprire l’esistenza di un festival musicale in Francia. Per partecipare farebbero carte false: riusciranno a superare le maglie strettissime di uno stato poliziesco e a coronare il loro sogno e forse quello di un’intera nazione?

Francesco Filippi con questo romanzo (Feltrinelli, 2024) ci cala in un classico modello distopico-ucronico in cui la premessa è molto semplice: che cosa sarebbe accaduto se il fascismo non fosse mai crollato? Una storia di lotta per i diritti e di conquista della libertà attraverso un mezzo potente come può esserlo la musica.

“Mai si son visti rappare e cantare i picchiatori fascisti.”

Bye Bye Benny!, di Francesco Filippi

Attività
SCRITTURA CREATIVA
Nel romanzo vediamo come la musica, e in particolare il Rap, sia una forma espressiva che richiede di essere libera. Provate ora a comporre un testo rap che parli proprio della libertà, di quello che per voi significa questa parola, magari partendo proprio da un esempio come quello del libro in cui il potere fa di tutto per ostacolare ogni libera presa di posizione.

RIFLESSIONE
Che cosa accadrebbe se un evento decisivo della storia non fosse andato nella maniera che tutti conosciamo? Il romanzo di Filippi ce ne offre un esempio, ma le possibilità sono infinite: prendete un qualunque evento storico, più o meno importante per la storia umana (e non solo) e provate a immaginarne un esito diverso, che modifichi in maniera sensibile tutto quello che viene dopo e, dunque, la vostra stessa esistenza. Prendete appunti su ciò che avete immaginato, vi confronterete in classe a settembre.


La notte in cui ho ucciso Kurt Cobain, di Azzurra D’Agostino (Romanzo, romance, musica, poesia)
Nell’inverno del 1994 il Grunge imperversa tra i giovani come un’epidemia, con i suoi portavoce per eccellenza, i Nirvana, a spadroneggiare nelle classifiche di dischi venduti e a riempire le sale di tutto il mondo. E il loro leader, Kurt Cobain, è l’idolo più ricercato, con quella bellezza fragile e pura che sembra emanare tanto nelle sue parole quanto nella sua figura. Tra quelli che in Kurt non vedono solo l’immagine che gli è stata cucita addosso dall’industria mediatica c’è Frances: capelli corti blu, arrabbiata e fedele alla fiamma che sente dentro. Con lei troviamo Zippo, mite e dolce nella sua timidezza, e Liam, che al contrario è un’esplosione di energia. Assieme formano i Pierced, una band che oltre alle camicie a scacchi e i jeans strappati vuole portare un messaggio più grande e profondo.

Un messaggio che affratella i tre amici a tutti coloro che sentono di dover dire qualcosa al mondo nella forma che più di tutte considerano efficace: una musica fatta di grida, distorsione e note martellanti. Quando vengono a sapere che il loro mito Kurt Cobain farà presto arrivo in Italia, si mettono in moto per raggiungerlo, per poter vedere da vicino quella luce tempestosa che sembra avvolgerlo. Ma non solo: vogliono consegnargli una lettera dal contenuto misterioso che potrebbe cambiare per sempre le loro sorti.

Con una lingua poetica e scattante, Azzurra D’Agostino ci precipita in un romanzo in cui amore, amicizia e musica si fondano in un amalgama di autentico stupore (Il Castoro, 2024).

“Perché la luce è solo un’apparenza, se non hai paura dei buchi neri.”

La notte in cui ho ucciso Kurt Cobain, di Azzurra D’Agostino

Attività
SCRITTURA CREATIVA
1. Il romanzo di D’Agostino mescola efficacemente prosa e poesia. Prendendo spunto dal libro, partite da un’immagine, da una fotografia cui magari siete affezionati e provate a tradurla in scrittura: prima in una versione in prosa e poi in forma poetica (o viceversa). Servitevi anche dei meccanismi stilistici che avrete trovato nel libro, come ad esempio rime e assonanze.

2. Sognate o avete mai sognato di fare carriera nel mondo della musica? Immaginate come potrebbe essere la prima volta in cui salite su un palco, la tensione di stare davanti al pubblico, l’emozione di avere l’opportunità di far ascoltare il vostro lavoro e riportate le vostre sensazioni in una pagina di diario. Oppure, se ne avete già fatto esperienza, descrivete com’è stato, che cosa avete provato, dove vorreste esibirvi.


La notte dei biplani, di Davide Morosinotto (Romanzo ad ambientazione storica-fantastica, Prima guerra mondiale, Inghilterra)
Siamo in Cornovaglia, è il 1916 e la Prima guerra mondiale sta infuriando. Mary, Arthur e John sono tre giovani amici, cresciuti sotto l’ala protettrice dell’illuminato Sir Richard che ha visto in loro un talento non comune. La loro è un’amicizia che vince le differenze che potrebbero separarli: Mary infatti è una povera cameriera, Arthur è un giovane nobile nipote nientemeno di Sir Richard mentre John è un umile minatore. Eppure, nonostante la rigidità della società inglese, i tre sviluppano un legame profondo e seguono assieme gli sviluppi del conflitto. Se John è un fermo sostenitore della pace e desidera solo che le ostilità cessino il prima possibile, Mary e Arthur sognano di fare la loro parte e, soprattutto, desiderano diventare piloti.

Non tanto il combattimento aereo quanto l’idea di volare infiamma i loro cuori e, quando lo sviluppo di una nuova tecnologia consente ai piloti di comandare i velivoli da remoto con un sistema a impulsi neurali, i due si decidono a tentare la sorte. Con la sparizione improvvisa di Sir Richard i tre amici vengono travolti dagli eventi: tra battaglie aeree, colpi di scena e separazioni sofferte, la loro amicizia sarà messa alla prova tanto quanto il futuro dell’Europa.
Un brillante romanzo che pone sullo sfondo il primo conflitto mondiale contaminando la storia vera con elementi di invenzione fantastica, in una miscela perfetta di pathos e meraviglia che vi terrà incollati fino all’ultima pagina (Il Castoro, 2024).

“Trovarsi lassù, in aria, il proprio corpo diventato un aereo. Cosa poteva esserci di più bello?”

La notte dei biplani, di Davide Morosinotto

Attività
SCRITTURA CREATIVA
Nelle guerre la tecnologia ricopre un ruolo fondamentale e spesso chi può permettersi armi più avanzate e sofisticate ha facilmente la meglio sulla parte avversaria. In questo romanzo avete trovato i BOT: provate a immaginare un altro possibile dispositivo, sviluppato a scopo difensivo, che avrebbe potuto cambiare la vicenda e salvare delle vite innocenti, poi descrivetelo in un testo di 20 righe.

RIFLESSIONE
Il romanzo ci fa riflettere sulle possibili conseguenze di una tecnologia che bombarda con troppi stimoli il cervello umano. Credete che questo possa avere una qualche attinenza con le nostre vite o che faccia parte solo della finzione? Trovate che sia opportuno ragionare sulla capacità delle nostre menti di tollerare, o meno, un eccessivo flusso di informazioni? Discutetene con un amico/un’amica o un familiare e prendete nota della vostre riflessioni, vi confronterete con la classe al rientro dalle vacanze estive.


La gara di ritorno, di Gregorio Scorsetti (Sudamerica, calcio, colpo di stato Pinochet)
C’è stato un altro 11 settembre, meno ricordato dalla cronaca, che ha per sempre segnato la storia di un Paese e del mondo intero. Nel 1973 il Cile è in pieno fermento: con la primavera arrivano anche le elezioni parlamentari e la volontà popolare conferma il governo socialista di Salvador Allende, scatenando una crisi politica, economica e sociale che frantuma il Paese e che culminerà in quel fatidico giorno di settembre con un colpo di stato militare da parte delle truppe del generale di Pinochet, sostenuto, tra gli altri, dal governo Statunitense.

Il Paese è in rotta, nessuno viene risparmiato dalla pesante repressione: persino l’Estadio Nacional, monumento del calcio cileno, non ha scampo e viene trasformato in un campo di concentramento per dissidenti politici. Qui finiscono anche alcuni componenti della Roja, la leggendaria Nazionale di calcio cilena. Tutto questo a pochi giorni da un impegno decisivo: il match contro l’Unione Sovietica, che decreterà la qualificazione ai prossimi mondiali di calcio. Interviene allora Francisco Valdes, capitano della selezione e amico personale di Allende. Nonostante i golpisti lo abbiano del mirino la sua richiesta è semplice: la liberazione di due suoi compagni, in caso contrario la partita decisiva verrà boicottata.

La storia di un evento politico e sportivo unico, il cui significato è ancora oggi da tenere presente con tutto il suo carico di resistenza e lotta per la giustizia (66th And 2nd, 2023).

“Mi metti con le spalle al muro, e io alzo la palla e colpisco in rovesciata. Non mi avrete mai.”

La gara di ritorno, di Gregorio Scorsetti

Attività
SCRITTURA CREATIVA
1. Quante cose possono dipendere da un incontro sportivo? In questo romanzo sono le vite delle persone a essere messe in gioco. Ma pensate ora alla vostra esperienza: c’è mai stata una partita che vi abbia tenuti/e sulle spine fino all’ultimo secondo? Descrivete il match che più di tutti vi ha emozionato, partendo magari dalla vigilia, con la tensione che sale fino al culmine del fischio finale. Oppure provate a immaginarvi protagonisti e protagoniste di un giorno decisivo del vostro sport preferito: come ci si sente in cima al mondo? Raccontatelo in una pagina di diario personale oppure in lettera destinata a una persona che vi sostiene nelle vostre passioni.

2. La storia del regime militare cileno e della sua dura repressione sulla popolazione è tra le pagine più buie della storia recente. Il libro di Scorsetti descrive nel dettaglio i metodi utilizzati dalla dittatura per sedare ogni dissidenza: immaginatevi ora di essere degli studenti e delle studentesse nell’Italia degli anni ’70, di essere venuti a sapere delle barbarie compiute in Cile e di scrivere una lettera rivolta alle forze coinvolte per chiedere che vengano cessate le violenze e che venga rispettata la libertà dei cittadini.

L’angolo del libraio, dal cartaceo al digitale: una rubrica nata nell’antologia Immaginaria e che prosegue, ogni mese, sul nostro blog. Ci rivediamo a settembre!

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