Il Debate come metodologia per l’apprendimento attivo

Il Debate come metodologia per l’apprendimento attivo

Il Debate è una metodologia molto efficace per l’adozione di pratiche attive di insegnamento e apprendimento e per la promozione di numerose competenze trasversali negli studenti. Può essere utilizzato già dalla scuola primaria con opportuni accorgimenti e modulazioni in relazione alla giovane età dei bambini. 

Il Debate formativo ha l’obiettivo di coinvolgere tutti gli studenti della classe facendoli operare in base a determinati ruoli da svolgere a rotazione nel tempo. Quindi, oltre ai Debater pro e contro, avremo ulteriori componenti delle due squadre che contribuiscono a delineare la strategia argomentativa e a selezionare le fonti più autorevoli e opportune. Sarà  necessario prevedere anche uno o più responsabili della documentazione, un presentatore e/o cronometrista del Debate e la giuria che potrà essere composta dagli studenti stessi. Sarà inoltre possibile associare uno o più coach alle squadre. Quali che siano i ruoli, la cosa importante è che tutti gli studenti siano coinvolti attivamente al fine di attivare dinamiche di interdipendenza positiva. Grazie all’ampia varietà di compiti, infatti, tutti gli studenti percepiscono l’utilità del proprio contributo nel concorrere ad un obiettivo comune. 

Nel promuovere forme di pensiero critico e di ascolto attivo, come pure nell’abitudine ad assumere prospettive diverse dalla propria, la metodologia del Debate risulta essere particolarmente indicata anche per allenare le competenze di cittadinanza, così come previsto dalla legge n. 92/2019 che ha introdotto, nel primo e secondo ciclo di istruzione, l’insegnamento trasversale dell’educazione civica.

Il Debate come strategia didattica inclusiva

Spesso si sente commentare (dai non addetti ai lavori) che il Debate aumenta la competizione e favorisce la partecipazione soltanto dei più bravi. Niente di più falso. Esistono, infatti, diverse “filosofie” di Debate, in particolare noi usiamo distinguere tra “Debate formativo” e “Debate agonistico”. Solo il secondo tipo, quello delle gare e dei tornei, ha un focus spinto sulla competizione, mentre l’altro ha uno scopo completamente opposto, ossia quello di garantire la piena partecipazione di tutti sviluppando le potenzialità degli studenti, sfidandoli e valorizzando il loro talenti.
Il Debate, così come emerge dalla ricerca sul campo condotta in Italia a partire dal 2014, ha dato prova di essere una metodologia molto inclusiva. Potremmo definire la didattica inclusiva come una didattica in grado di garantire una serie di condizioni favorevoli all’apprendimento di tutti gli studenti, considerando ciascuno nella propria unicità e diversità. Il fatto che nelle nostre classi ci siano moltissimi studenti con Bisogni educativi speciali (BES) deve spingerci nell’ottica di offrire una molteplicità e una differenziazione delle opportunità di apprendimento in quanto un curricolo uguale per tutti, standardizzato, è condannato a essere un curricolo “disabile” (CAST, 2011).
Con il Debate gli studenti si misurano, in un’atmosfera di gioco e sfida, con molte opportunità, in un clima che richiama sempre il lavoro di squadra (nei format di Debate più in uso, infatti, si parla di “squadra di debater”). Il nostro suggerimento è quello di introdurre il Debate come strategia attiva per sollecitare gli studenti ad apprendere in modo diverso, più responsabile e più divertente, cercando per ciascuno il modo migliore per renderlo protagonista. I risultati inclusivi non tarderanno a manifestarsi. Provare per credere!

Il Debate per lo sviluppo delle Competenze Chiave: focus sulla competenza multilinguistica

Le potenzialità del debate, cui si è già fatto riferimento nei paragrafi precedenti, sono tutte funzionali e strumentali a favorire lo sviluppo delle Competenze Chiave, definite dal Quadro della Commissione Europea del 2018, che ha effettuato una revisione e integrazione rispetto al Quadro del 2006, nello specifico:

  • competenza alfabetica funzionale;
  • competenza multilinguistica;
  • competenza matematica e competenza di base in scienze e tecnologie;
  • competenza digitale;
  • competenza personale, sociale e capacità di imparare ad imparare;
  • competenza sociale e civica in materia di cittadinanza;
  • competenza imprenditoriale;
  • competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturali.

Il debate inoltre, favorisce lo sviluppo delle competenze globali e interculturali degli studenti, come illustrate nel Quadro delle competenze globali di OCSE PISA 2018, competenze fondamentali per la scuola del 21 secolo.

Particolare attenzione è rivolta alla competenza multilinguistica, che il Quadro del 2018 ha ampliato rispetto a quello del 2006, includendo non solo le lingue straniere, ma anche le lingue di origine, la lingua di scolarizzazione, la lingua franca, ecc. nella prospettiva del plurilinguismo, come auspicato dalla Raccomandazione del Consiglio per un approccio globale all’apprendimento e insegnamento delle lingue del 2019.

Il debate in lingua straniera potrà contribuire a sviluppare le competenze linguistiche degli studenti, fornendo una preziosa opportunità per un uso significativo della lingua in contesti autentici. Dibattere in lingua straniera su temi curricolari, oppure su temi trasversali o di attualità legati per esempio ai Goal dell’Agenda 2030, potrà rappresentare un’ottima occasione per implementare la metodologia CLIL (Content and Language Integrated Learning) in modo alternativo e efficace, auspicabilmente favorendo la collaborazione tra docente di lingua straniera e docente di disciplina non linguistica (DNL) nel “team CLIL” di cui alla normativa del Ministero dell’Istruzione.


Su questi temi abbiamo organizzato un webinar :
27 settembre ore 17:30 – Debate didattico per un apprendimento attivo (L. Cinganotto, M. Gabbanelli, E. Mosa, A. Rucci, S. Panzavolta). Il webinar è gratuito ed è possibile iscriversi qui: https://bit.ly/DebateDidattico 

Per imparare a rendere il debate una metodologia per l’apprendimento attivo, realmente inclusiva e che lavora sulle competenze di cittadinanza, ti proponiamo un nuovo corso online:

DEBATE DIDATTICO E INCLUSIVO PER LA CITTADINANZA ATTIVA
Formatori: L. Cinganotto, M.Gabanelli, G. Monaldi, E.Mosa, S. Panzavolta, L.Perri, A. Rucci, 
Scopri di più: https://bit.ly/corso_Debate 

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