La disciplina di Scienze Motorie, nella scuola secondaria di II grado, e l’Educazione Fisica, in quella di I grado, offrono, per la natura stessa dell’insegnamento, moltissimi, se non infiniti, contenuti da trasmettere ai discenti.
A questo livello si collocano le due facce della stessa medaglia: ampie possibilità di scelta dei contenuti, ma difficoltà di organizzarli secondo logiche propedeutiche e finalizzate al raggiungimento di competenze.
Le modalità organizzative basate sulla programmazione (ormai abbandonate da oltre dieci anni) non aiutano nello scopo perché incentrate sulla semplice scansione cronologica di argomenti dove gli “imprevisti” della didattica portavano alla semplice riduzione dei contenuti…il famoso “tolgo un argomento”.
L’idea di progettazione, invece, porta con sé un modo di ragionare e un modo di organizzare i contenuti della disciplina secondo logiche più duttili, perché si focalizza solo sul raggiungimento di un obiettivo. Come un sentiero di montagna che non si sviluppa rettilineo verso la meta, ma prevede tornanti, tratti ripidi e alcuni in piano con piccole e grandi deviazioni per superare gli ostacoli della natura, cosi la progettazione mantiene fissa la meta cercando di raggiungerla con piccole conquiste (progressione di difficoltà) non sempre rettilinee e che sfruttano la trasversalità degli apprendimenti (si devia da un contenuto per apprenderne un altro). Con questa logica, per esempio, imparare a gestire lo sforzo potrà essere insegnato agevolmente con i contenuti tipici della corsa di resistenza, ma diverrà patrimonio acquisito anche durante gli “argomenti” legati al circuit training di forza.
Quindi, dato che le nostre discipline, come tutte le altre, portano alla conquista di competenze ad ampio spettro e non a singoli (e a volte esclusivi) risultati in un solo sport; progettare per competenze diviene fondamentale per una didattica moderna e europea!
Per esempio, programmare un test di corsa porta a misurare i metri percorsi mentre progettare lo stesso test comporta verificare se l’alunno ha imparato a modulare lo sforzo! Due elementi che nello sport vanno insieme, ma a scuola è necessario che uno prevalga!
Sicuramente, cominciare a predisporre il proprio lavoro (i contenuti organizzati durante l’anno scolastico e su più anni) secondo la logica delle competenze non è facile né tantomeno semplice diviene la valutazione. Modalità organizzative tipiche del mondo sportivo non possono più essere trasportate tali e quali nella scuola, anche se i contenuti ne rimangono l’essenza.
Cambiare logica è la sfida!
Tra febbraio e marzo, nel corso di due webinar dedicati, verranno presentati due esempi di progettazione, uno per ciascun grado di scuola, che cercano di dare ordine ai contenuti che un docente può offrire nel percorso scolastico (triennale e quinquennale).
Proposte che seguono la logica della progettazione verticale, abbandonando i vecchi e infruttuosi schemi della programmazione.
Per la secondaria di II grado, sarà presentata (11 febbraio 2020) una proposta sui giochi di squadra, favorendo gli apprendimenti comuni e trasversali dei diversi sport (tattica e spostamenti), alla ricerca di un miglioramento graduale e modulato su diverse esperienze.
Il 31 marzo 2020, sarà esposta una proposta di percorso verticale del sempre attuale salto della corda, che porti i ragazzi più piccoli a un confronto con il mondo e a un passaggio dal lavoro individuale a quello creativo e collaborativo con i compagni, seguendo, ovviamente, i tempi della loro crescita.
Proposte già sperimentate “sul campo” e che, in quanto organizzate secondo le logiche della moderna progettazione, sono modulabili, scambiabili, perfettibili e ripetibili nel tempo; dove le scelte non dipendono dal passare dei giorni per “completare il programma”, ma si adattano al reale ritmo di apprendimento degli alunni.
Non una semplice lista di cosa da proporre, ma un percorso cognitivo-motorio per far arricchire gli studenti di competenze.
Per approfondire queste tematiche abbiamo preparato due appuntamenti dedicati agli insegnanti di Scienze motorie sull’importante tema della progettazione verticale, con proposte di progettazione specifica per i docenti della scuola secondaria di I e II grado.