Parità di genere

Parità di genere, Differenza, Intersezionalità… parole importanti, che negli ultimi mesi sono diventate imprescindibili. Deascuola propone una parola “paritaria” al mese: partendo dal linguaggio, l’analisi si allarga alla storia, alla sociologia, alla filosofia e si completa con diversi approfondimenti. Uno strumento in più per aiutare ragazze e ragazzi a sviluppare il senso dell’inclusione e dell’unicità e a riconoscere la scuola come luogo di crescita della persona.


PARITÀ DI GENERE

La parola “parità” riferita al genere indica l’uguaglianza di donne e uomini sotto il profilo giuridico, politico e socio-economico, cioè nei diritti tutelati dalla legge, nelle opportunità di partecipazione alla res publica e nelle condizioni di vita.

In quanto principio fondamentale degli ordinamenti democratici e liberali, la parità è sancita dalle carte costituzionali di molti paesi del mondo, inclusa la Costituzione italiana, dove nell’articolo 3 si afferma che tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge «senza distinzione di sesso».

Questa affermazione implica il rifiuto dell’idea, lungamente radicata nella cultura e nel diritto, secondo cui le differenze tra uomo e donna possano legittimare diseguaglianze di trattamento o giustificare disparità sociali.

Dall’esclusione ai diritti

Le prime battaglie per la parità risalgono al Settecento, quando durante la Rivoluzione francese si proclamò solennemente l’uguaglianza tra gli uomini, precludendo però alle donne l’accesso alla cittadinanza.

Fu proprio in risposta a questa esclusione che l’attivista Olympe de Gouges scrisse la Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina, ricalcata provocatoriamente sulla Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino del 1789, per affermare l’uguaglianza dei diritti civili e politici tra donne e uomini.

In seguito, tra l’Ottocento e le due guerre mondiali, quello che è stato chiamato il “primo femminismo” ha dato vita al movimento suffragista, per rivendicare il diritto di voto e la parità di diritti civili. In molti paesi, inclusa l’Italia, le donne hanno ottenuto questo riconoscimento nella prima metà del Novecento.

Un impegno fondamentale

Dalla Seconda guerra mondiale in poi, l’uguaglianza di genere è stata inserita, oltre che negli ordinamenti nazionali, anche nelle dichiarazioni sui diritti umani delle Nazioni Unite, del Consiglio d’Europa, dell’Unione Europea e di altri organismi sovranazionali.

Come recita l’Obiettivo 5 dell’Agenda 2030 dell’Onu per lo sviluppo sostenibile, «la parità di genere non è solo un diritto umano fondamentale, ma la condizione necessaria per un mondo prospero, sostenibile e in pace».

L’impegno per la parità di genere si traduce nel mettere in atto politiche per promuovere l’uguaglianza in tutti gli ambiti della vita associata: nella partecipazione politica, nell’istruzione, nell’occupazione, nei livelli di retribuzione, nella salute, nonché nella rappresentazione culturale dei ruoli di donne e uomini attraverso il contrasto degli stereotipi.

Parità di diritto e parità di fatto

Sebbene sia affermata da tempo come principio, la parità è ancora lontana da essere una realtà di fatto. Ovvero, la sua introduzione nel diritto ha rappresentato solo il primo passo verso un obiettivo che oggi appare ancora lontano.

La pandemia ha inoltre rallentato in tutto il mondo i progressi verso l’uguaglianza, perché ha colpito più gravemente le donne, determinando obblighi di cura aggiuntivi per bambini e familiari non autosufficienti, e provocando maggiori perdite sul piano dell’occupazione.

Senza un autentico cambio di marcia, ha avvertito il World Economic Forum nel report sul Global gender gap del 2021, per colmare il divario di genere ci vorranno altri 135 anni.


Per approfondire:
• Per una breve ricostruzione storica della diseguaglianza tra donne e uomini e delle battaglie per la parità si veda la voce “Donna” dell’Enciclopedia dei ragazzi Treccani https://www.treccani.it/enciclopedia/donna_%28Enciclopedia-dei-ragazzi%29/
• Per un approfondimento sulla situazione della parità di genere in Italia si veda lo speciale di Rai Scuola https://www.raiscuola.rai.it/educazionecivica/articoli/2021/05/Parita-di-genere-9629bd8d-0fde-443a-98a4-3ce87b2689a9.html
• Per approfondire i contenuti dell’Obiettivo 5 dell’Agenda 2030 si veda l’articolo https://blog.geografia.deascuola.it/articoli/agenda-2030-goal-n-5-parita-di-genere
• Per parlarne insieme, si può ascoltare il Ted Talk sull’importanza dell’uguaglianza di genere della scrittrice Chimamanda Ngozi Adichie, autrice del saggio Dovremmo essere tutti femministi (Einaudi, 2014) https://www.ted.com/talks/chimamanda_ngozi_adichie_we_should_all_be_feminists/transcript?language=it
• Per ragionare sul tema attraverso le parole di una giovane donna, si consiglia il discorso dell’attrice e attivista per la parità di genere Emma Watson alle Nazioni Unite https://www.youtube.com/watch?v=XjZXjqQyba8

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