Parità di genere, Differenza, Intersezionalità… parole importanti, che negli ultimi mesi sono diventate imprescindibili. Deascuola propone una parola “paritaria” al mese: partendo dal linguaggio, l’analisi si allarga alla storia, alla sociologia, alla filosofia e si completa con diversi approfondimenti. Uno strumento in più per aiutare ragazze e ragazzi a sviluppare il senso dell’inclusione e dell’unicità e a riconoscere la scuola come luogo di crescita della persona.
DIFFERENZA SESSUALE
L’espressione “differenza sessuale” entra a far parte del lessico del femminismo al tempo della “seconda ondata”, durante la mobilitazione delle donne avvenuta negli anni Sessanta e Settanta del Novecento.
“Differenza” è l’opposto di “uguaglianza”, ed è un termine che intende porre l’accento sui tratti dell’esistenza fisica, sociale e culturale delle donne che non sono riducibili all’esperienza degli uomini.
Oltre l’uguaglianza
Tra Ottocento e Novecento, la prima stagione del movimento femminista era stata caratterizzata dalla domanda di pari diritti e di non discriminazione tra i due sessi. Le battaglie per la conquista del voto, dei diritti civili e delle tutele sociali indicavano la volontà delle donne di svolgere gli stessi ruoli e di ricevere lo stesso trattamento fino ad allora riservato ai soli uomini.
La “seconda ondata” del femminismo segna invece una rottura con il discorso politico dell’uguaglianza. La nuova spinta nasce dal disagio di donne emancipate, cresciute nel Secondo dopoguerra e ormai formalmente titolari di pari diritti, che tuttavia continuano a fare esperienza di discriminazioni e diseguaglianze di fatto, sia nella sfera pubblica della politica e del lavoro, sia nella vita privata delle relazioni familiari.
Rivoluzionare i modelli sociali
In questo contesto, a essere messo in discussione è allora un modello di liberazione che, costringendo le donne ad adottare valori, obiettivi e stili di vita modellati su un corpo e un’esperienza maschile, finisce per perpetuare l’oppressione.
«Identificare la donna all’uomo significa annullare l’ultima via di liberazione», scrive la femminista italiana Carla Lonzi nel Manifesto di Rivolta Femminile del 1970. «L’oppressione della donna non si risolve nell’uguaglianza, ma prosegue nell’uguaglianza».
La politica della differenza sessuale segnala, al contrario, la volontà di riconoscere, valorizzare e rivendicare la specificità legata all’essere donne, non solo in termini biologici, ma psicologici, morali e culturali. Alla negazione si sostituisce l’affermazione.
Un’influenza duratura
Alimentando una tensione mai risolta – ma sempre produttiva – con il lessico della parità, la prospettiva della differenza sessuale ha esercitato un’influenza duratura in molti ambiti, dagli studi umanistici alle scienze sociali, fino alle scienze della vita.
Nel campo del diritto, per esempio, il pensiero femminista che valorizza in positivo la non-identità tra donne e uomini ha indotto a riconoscere la specificità dell’esperienza femminile, contestando la finta neutralità di norme che, prevedendo un trattamento identico per soggetti differenti, si traducono in forme di discriminazione.
Da qui, per esempio, le leggi sulla salute riproduttiva e la tutela della maternità, quelle sulla violenza maschile contro le donne, o le azioni di riequilibrio della rappresentanza in politica.
In tempi più recenti, è cresciuta anche l’attenzione alle differenze tra i sessi nell’ambito delle scienze mediche. La “medicina di genere”, in particolare, si occupa di studiare il diverso modo in cui donne e uomini sono colpiti da patologie, e di come modellare in modo più adeguato strumenti di prevenzione, diagnosi e terapia.
Per approfondire
• Per conoscere meglio l’origine e i significati dell’uso femminista della nozione di differenza, si veda la voce “Differenza sessuale” contenuta nel Glossario. Lessico della differenza, a cura di Aida Ribero (Centro Studi e Documentazione Pensiero Femminile) http://www.comune.torino.it/politichedigenere/bm~doc/lessico-differenza.pdf
• Per conoscere le idee di una delle principali esponenti italiane del pensiero della differenza sessuale, si può guardare la videolezione della filosofa Adriana Cavarero https://www.raicultura.it/filosofia/articoli/2019/01/Adriana-Cavarero-il-racconto-dellidentit224-758a4d6d-8efd-400a-8a73-fbb7a468f516.html
• Per una breve storia del femminismo, tra uguaglianza e differenza, si veda la scheda Treccani Le donne nel Novecento. Emancipazione e differenza di genere https://www.treccani.it/export/sites/default/scuola/lezioni/storia/DONNE_900_lezione.pdf
• Per scoprire di più sulla medicina di genere, si consulti la pagina dell’Istituto Superiore di Sanità https://www.epicentro.iss.it/medicina-di-genere/cosa-e