In un mondo che cambia, l’orientamento che crea il futuro

In un mondo che cambia, l’orientamento che crea il futuro

Chi sono? Chi voglio essere? Qual è il mio progetto di vita? Cosa desidero diventare? Che futuri immagino per me e come posso realizzarli? Queste sono le domande che qualsiasi ragazzo e ragazza, a un certo punto del percorso scolastico, si pone. E trovare la risposta non è semplice.

Per questo motivo, è importante che studenti e studentesse acquisiscano gli strumenti per navigare in un panorama sociale, lavorativo e umano in forte mutamento. Anche a questo scopo Indire e ASviS stanno lavorando a una guida per aiutare orientatori e orientatrici e il corpo docente a indirizzare in modo consapevole ragazzi e ragazze nelle loro scelte future, sulla strada della sostenibilità. 

Come sta cambiando il mondo 

In questi ultimi anni stanno mutando le priorità di sviluppo – da un’economia basata sullo sfruttamento intensivo della natura a una (più sostenibile) orientata alla conciliazione tra crescita e rispetto dell’ambiente –, gli strumenti per conoscere il mondo (internet, smartphone fino ad arrivare all’intelligenza artificiale) e le richieste del mercato del lavoro, che guardano sempre più a digitalizzazione, AI e rinnovabili. Studenti e studentesse hanno perciò bisogno di un orientamento che possa permettere loro di comprendere cosa desiderano e come realizzarlo in un mondo diventato sempre più complesso. 

Per mappare le sfide dei prossimi anni e individuare possibili soluzioni è nata l’Agenda 2030, un piano d’azione sottoscritto il 25 settembre 2015 da 193 Paesi delle Nazioni unite (tra cui l’Italia) per garantire un presente e un futuro migliori al nostro Pianeta e alle persone che lo abitano. Proprio in questi giorni gli Stati si sono riuniti a Baku per la 29esima Conferenza delle Nazioni unite sui cambiamenti climatici, meglio conosciuta come Cop, un’occasione per discutere, approfondire e provare a portare a compimento alcuni degli Obiettivi presenti nell’Agenda. 

Ma l’Agenda non parla soltanto di ambiente e cambiamento climatico, anzi. Questo programma di azione definisce 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (dalla fine della povertà a un’istruzione di qualità e inclusiva, dalla parità di genere alla promozione del lavoro dignitoso fino ad arrivare alla salute e benessere per tutte e tutti) da raggiungere entro la fine di questo decennio, identificando target ben precisi. Obiettivi analizzati anche dal Rapporto dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), che ogni anno monitora il percorso italiano, europeo e globale sulla strada della sostenibilità.  

Uno sguardo sul futuro

L’Agenda 2030, come ha detto Enrico Giovannini, direttore scientifico dell’ASviS, è un “sistema di navigazione satellitare”, una nuova narrazione che racconta il presente ma soprattutto il futuro che verrà. Un futuro che riguarda i ragazzi e le ragazze di oggi, e di cui devono essere consapevoli ancora prima di uscire dal percorso di istruzione.

Cosa succederebbe infatti se uno studente scegliesse di lavorare nel settore delle auto a motore endotermico, quando il futuro della mobilità sta andando verso l’elettrico? Cosa succederebbe se decidesse di lavorare per un’azienda fossile quando il futuro è delle rinnovabili? Cosa accadrebbe se si formasse sull’uso esclusivo di internet quando il mondo di domani includerà l’intelligenza artificiale e del metaverso? Probabilmente, nel breve periodo, troverà un’occupazione, ma sul lungo periodo alcuni lavori potrebbero diventare obsoleti mentre altri, anche se non scompariranno, subiranno profonde trasformazioni. 

Includendo l’Agenda 2030 nel percorso di orientamento, invece, ragazzi e ragazze riusciranno a intercettare le traiettorie di vita e lavorative (e non solo) dei prossimi anni e acquisire le competenze necessarie per orientarsi ed essere felici in un mondo che andrà sempre più nella direzione della sostenibilità.

Approfondiremo il tema nel webinar in programma il 26 novembre alle 17:00: L’orientamento che crea il futuro.

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