La ricerca sociale come strumento educativo

La ricerca sociale come strumento educativo

L’articolo che segue è la tappa conclusiva di un percorso che racconta l’evoluzione del progetto di ricerca Il corpo e la percezione della corporeità, avviato nel Liceo delle Scienze Umane Erasmo da Rotterdam di Sesto San Giovanni, in collaborazione con la professoressa Angela Biscaldi dell’Università degli studi di Milano

Gli articoli che raccontano le fasi precedenti del progetto sono Identità, ricerca e crescita formativa al Liceo delle Scienze umaneCostruire equilibri. Organizzare un laboratorio co-curricolare di metodologia della ricercaIl corpo come luogo di narrazione autobiograficaIl corpo come luogo di narrazione autobiografica: gli strumenti di ricerca; Voci: significati e rappresentazioni della ricerca nella biografia formativa di studentesse e studenti


La ricerca sociale non è solo un’attività accademica, ma può diventare uno strumento educativo potente, capace di sviluppare competenze critiche, metodologiche e relazionali. Un esempio concreto di come sia possibile integrare un percorso di ricerca all’interno di una scuola secondaria di secondo grado è rappresentato dall’esperienza realizzata grazie alla collaborazione tra una ricercatrice universitaria e docenti, studentesse e studenti di un Liceo delle Scienze Umane.

Presso il Liceo Statale Erasmo da Rotterdam di Sesto San Giovanni (Milano), e stato avviato un percorso di ricerca con due classi quarte, in collaborazione con la professoressa Angela Biscaldi, docente di Antropologia Culturale presso il Dipartimento di Scienze Sociali e Politiche dell’Università Statale di Milano. Questa esperienza ha consentito alle studentesse e agli studenti di confrontarsi con tutte le fasi di un lavoro empirico di ricerca sociale, trasformandosi in un’importante occasione di orientamento e crescita.

Tuttavia, l’importanza di questo percorso non si è esaurita con la sua conclusione in aula. La riflessione maturata dai docenti coinvolti ha portato alla pubblicazione di un fascicolo che raccoglie il lavoro svolto. Ma perché si è scelto di pubblicare questa esperienza? Quale valore aggiunto può offrire alla comunità scolastica?

La decisione di rendere pubblico il progetto nasce dalla consapevolezza che la ricerca sociale può diventare uno strumento educativo fondamentale in un percorso liceale che prevede questa specifica pratica come parte integrante del suo profilo di uscita. Documentare l’esperienza ha il duplice obiettivo di fornire uno strumento utile a chi voglia riprodurre un’iniziativa simile e di invitare altre scuole a riflettere sulla possibilità di integrare attività di ricerca nel proprio curriculum.

Il fascicolo (scaricabile da questo link), dunque, non è solo una testimonianza, ma un vero e proprio invito a sperimentare nonché uno strumento didattico ricco di indicazioni pratiche perché l’esperienza possa dirsi ripetibile. Esso mostra come la collaborazione tra scuola e università arricchisca la didattica e contribuisca alla formazione di studenti e studentesse più consapevoli. Si propone, inoltre, come punto di partenza per creare una rete di istituti interessati a sviluppare progetti di ricerca con modalità simili, favorendo il dialogo e lo scambio di buone pratiche tra docenti e ricercatori.

L’importanza della condivisione delle buone pratiche tra scuole emerge come un elemento chiave per migliorare la qualità dell’insegnamento e della formazione. La pubblicazione dell’esperienza rappresenta un utile strumento di lavoro per chi volesse ripetere il percorso, fornendo indicazioni, metodologiche e organizzative. Attraverso la documentazione dettagliata delle fasi di ricerca, dei risultati ottenuti e delle difficoltà affrontate, il fascicolo diventa una guida concreta per i docenti che desiderano integrare la ricerca sociale nella propria didattica.

L’auspicio è che questa pubblicazione possa ispirare altre scuole a intraprendere percorsi di ricerca, sperimentare metodologie innovative e aprirsi a collaborazioni esterne, rendendo la scuola un luogo sempre più vivo e stimolante per la costruzione del sapere.


Il fascicolo Il corpo come luogo di narrazione autobiografica è disponibile anche tra i materiali digitali di tutti i volumi del corso Intrecci – Nuova edizione, destinato al secondo biennio e quinto anno del Liceo delle Scienze umane LSU e LES. 

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