Questo l'hai letto? #27
‘Vai all’inferno, Dante!’ di L. Garlando #Dantedì

‘Vai all’inferno, Dante!’ di L. Garlando #Dantedì

Questo l’hai letto? La rubrica di consigli di lettura di DEASCUOLA.
Ogni mese un suggerimento di lettura per studentesse e studenti della scuola secondaria di primo grado, corredato di materiali per le attività in classe: un utile strumento per la didattica dell’italiano e per sviluppare nelle ragazze e nei ragazzi il piacere di leggere.


Perché leggere questo libro 

Chi l’ha detto che l’autore più illustre della tradizione letteraria italiana non possa incontrare le passioni dei ragazzi di oggi? E se Dante Alighieri, che molti studenti considerano noioso e difficile, si rivelasse un maestro entusiasta e scatenato? 

In Vai all’inferno, Dante! di Luigi Garlando il Sommo Poeta non è soltanto la guida del protagonista, un ragazzo di terza media di nome Vasco, ma diviene l’amico con cui giocare a Fortnite e tifare Fiorentina allo stadio. Un compagno di avventure dalla rima facile, implacabile quando si tratta di sparare a raffica terzine che non hanno nulla da invidiare ai feroci dissing dei rapper del XXI secolo. E se poi i suoi consigli su come conquistare la ragazza del cuore vanno a segno, allora il risultato è un romanzo divertente, scorrevole e in grado di strizzare l’occhio anche ai ragazzi e alle ragazze che non amano particolarmente la letteratura.

Vasco è uno studente di terza media viziato e insolente, abituato a comportarsi in modo sfrontato, senza alcun rispetto per il prossimo: come un pinocchio dei giorni nostri, necessita di scoprire la sua umanità, incanalando l’indole ribelle verso una prospettiva di crescita autentica, attraverso un viaggio che lo porta a faccia a faccia con il suo inferno personale. Un percorso intrapreso insieme a un maestro d’eccezione, colui che ha già affrontato gli abissi del proprio cuore trasfigurando quest’esperienza in poesia: solo così, per Vasco, sarà possibile approdare a una piena maturità e al riconoscimento del proprio valore nonché di quello altrui.

«Peggio dell’auto tu governi il cuore. Vasco, mi sa che qui urge una lezione. Domani noi ragionerem d’amore».

L. Garlando, Vai all’inferno, Dante!, BUR Rizzoli, 2021, pp. 504

La vicenda

Vasco Guidobaldi vive a Firenze in una magnifica villa cinquecentesca, la Gagliarda, residenza dei suoi antenati e sede dell’impresa di famiglia che gli permette una vita lussuosa e decisamente sopra le righe: siccome sente che tutto gli è dovuto, non si fa problemi a comportarsi da bullo, maltrattando compagni e familiari e spadroneggiando a scuola, dove è temuto dagli insegnanti e dallo stesso preside, che si lascia corrompere in cambio di biglietti per le partite. Così ogni sua malefatta viene minimizzata.
A dirla tutta, il superbo ragazzino ha anche il suo bagaglio di sofferenze: sua mamma è morta e la sorella Tessa ha lasciato Firenze per andare a soccorrere i migranti in mare; perciò lui è rimasto solo con il padre e sopporta la presenza, nella sontuosa dimora, di due odiosi cugini. Come se non bastasse deve scongiurare il pericolo di una nuova bocciatura, perché ha già perso un anno di scuola. Ripetere la terza media una seconda volta sarebbe una disfatta totale, solo che studiare non fa proprio per lui e di perdere tempo sui libri non ne ha alcuna intenzione!
Altro che compiti e interrogazioni, l’unica attività che lo appassiona è Fortnite. In questo videogioco Vasco è insuperabile; sogna di diventare un gamer professionista e sul canale YouTube che usa per le dirette dei suoi trionfi ha già migliaia di follower.
Un giorno, proprio durante una di queste dirette, si imbatte online in un avversario che si fa chiamare Dante e indossa il classico copricapo dell’autore della Commedia. Come sempre sicuro di riuscire a conquistare l’ennesima “Vittoria Reale”, accetta la sfida, ma viene inaspettatamente battuto, per di più davanti a moltissimi spettatori: un’onta colossale per uno abituato ad averla sempre vinta.
Chi sarà mai il misterioso giocatore? Un compagno di scuola? Un pro-gamer? E perché si esprime in terzine? Vasco si pone tante domande, ma soprattutto pretende a ogni costo la rivincita. 

Ma se la vera rivincita consistesse… nel diventare una persona migliore? Il rampollo dei Guidobaldi ancora non lo sa, ma la più grande avventura della sua giovane vita sta per cominciare.

Attività
1) Dantedì
Questa è un’attività da svolgere individualmente. Il 25 marzo è la Giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri, istituita nel 2020 con il nome #Dantedì. Si ritiene infatti che il viaggio narrato nella Commedia sia iniziato in quel giorno nel 1300. Perché non celebrare degnamente questa ricorrenza, omaggiando il Sommo Poeta con un lavoro multimediale che ripercorra i passaggi più importanti del poema? 
Con l’aiuto dell’insegnante, che sceglie alcune delle terzine più celebri e le affida a ciascun alunno, si chiede di produrre un filmato, composto da tanti brevi video, che ogni ragazzo e ogni ragazza realizzeranno individualmente: si tratta di riprendersi mentre si legge e si interpreta in modo espressivo la parte assegnata. 
Qualche suggerimento per rendere il lavoro ancora più evocativo? Indossare, durante la lettura, una veste rossa, che richiami l’abbigliamento di Alighieri, oppure una corona d’alloro, e preparare una scenografia da mostrare alle proprie spalle (può consistere in un semplice cartellone con un disegno del cosmo dantesco).
Lo scopo è quello di cimentarsi con la lettura espressiva della Commedia e di lavorare sull’interpretazione personale delle terzine. Il risultato atteso è un filmato, montato dall’insegnante o da un compagno appassionato di tecnologie, che comprenda tutti i video, da riguardare in classe oppure in occasione di manifestazioni scolastiche legate al Dantedì.

2) “Argenti vive”… e non solo lui!
Questa è un’attività da svolgere a gruppi. Come avete intuito dalla lettura del libro, la poesia e il rap presentano molti punti di contatto; inoltre alcuni artisti contemporanei si sono ispirati proprio alla Commedia di Dante per le loro canzoni.
Ascoltate in classe il brano rap Argenti vive di Caparezza, prestando attenzione ai riferimenti letterari, all’uso della metrica e alle figure retoriche. Dopodiché, divisi in piccoli gruppi, componete un brano rap su un personaggio a vostra scelta tra quelli presentati da Dante nel suo poema. Può trattarsi di Beatrice, di Virgilio, di uno dei dannati o di altre anime dell’oltretomba che avete incontrato durante le lezioni di letteratura. Lavorerete sul testo dal punto di vista del contenuto e della forma, ma anche sul beat, cioè sul ritmo, avvalendovi di app o software musicali gratuiti presenti sul web. Il prodotto atteso sarà una canzone che interpreterete per i vostri compagni e le vostre compagne di classe.

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