Questo l’hai letto? La rubrica di consigli di lettura di DEASCUOLA.
Ogni mese un suggerimento di lettura per studentesse e studenti della scuola secondaria di primo grado, corredato di materiali per le attività in classe: un utile strumento per la didattica dell’italiano e per sviluppare nelle ragazze e nei ragazzi il piacere di leggere.
Per questa estate vi diamo più proposte di lettura perché se riempi uno zaino di libri, avrai una testa piena di sogni!
Proposta n° 1: Elle McNicoll, Una specie di scintilla, Uovonero, p. 192
Addie è una ragazzina intelligente, curiosa e con molti interessi. Inoltre, è autistica. La sua neurodiversità le crea qualche problema a scuola, dove non solo viene presa di mira dai compagni e messa da parte dalla migliore amica dell’infanzia, ma c’è anche una terribile insegnante, Miss Murphy, che non perde occasione per mortificarla.
Per fortuna stringe una nuova amicizia con Audrey; può contare su mamma, papà e sulla sorella maggiore Keedie, che più di tutti può capire ciò che prova, perché è autistica come lei.
Un giorno, grazie a una lezione di storia, scopre che secoli prima, nel villaggio scozzese in cui vive, molte donne furono torturate e condannate a morte con l’accusa di essere streghe. In realtà, erano soltanto persone sole, spesso incomprese ed emarginate dalla comunità: impossibile per Addie non empatizzare con loro! La sua missione è chiara: costruire un memoriale per le donne uccise un tempo solo perché “diverse”.
Nonostante l’ostilità dei suoi concittadini – sempre pronti a giudicare chi, a loro avviso, devia dalla “norma” –, Addie si batte per il suo obiettivo, consapevole che ricordare costituisca una necessità affinché certe discriminazioni non si ripetano più.
Proposta n° 2: Takoua Ben Mohamed, Il mio migliore amico è fascista, Rizzoli, p. 252 (graphic novel)
La graphic novel Il mio migliore amico è fascista è ispirata alle vicende vissute dalla sua giovane autrice, la scrittrice e illustratrice Takoua Ben Mohamed. Narra di sé con uno stile ironico e una grafica accattivante: la storia, da lei stessa definita “tragicomica”, di una ragazza arrivata nella periferia di Roma dalla Tunisia, che si imbatte nella diffidenza e deve rendere conto del suo stile di vita a chi la guarda ogni giorno con occhi sospettosi.
Tanto per cominciare il velo che indossa non va a genio ai vicini di casa e ai passeggeri dell’autobus, convinti che nasconda bombe pronte a esplodere da un momento all’altro; persino i suoi insegnanti, solo leggendo il suo nome, si convincono che provenga da una famiglia di semi-analfabeti.
È proprio a scuola che le cose precipitano, quando la professoressa decide di metterla nel banco insieme a Marco, un bulletto che si dichiara fascista, indossa magliette con la svastica e pensa che tutti gli stranieri siano dei malviventi, peggio ancora se musulmani.
Lo scontro tra i due è inevitabile, tra occhiatacce, bisticci e, soprattutto, un confine disegnato tra loro sul banco con un righello. Sarà davvero un limite invalicabile? Oppure crescere significa anche spingerci oltre le frontiere che ci si è imposti?
Il lettore lo scopre divertendosi, ma allo stesso tempo riflettendo su temi quali l’incontro e l’accoglienza: a volte si hanno convinzioni “granitiche” perché, semplicemente, non si conosce il prossimo e lo si teme. È solo relazionandosi e scoprendo l’altro che si possono abbattere pregiudizi totalmente immotivati.
Proposta n° 3: Enrico Galiano, La società segreta dei salvaparole, Salani editore, p. 400
Che ne sarebbe del mondo se, all’improvviso, alcune parole andassero perdute? Immaginate uno scenario in cui termini come finestra, arcobaleno e amicizia venissero cancellati dalla memoria collettiva e dal web. Nella storia narrata, in contemporanea con questa sparizione gli adulti diventano tristi e apatici, in balia di una misteriosa nuvola grigia, che soffoca le loro emozioni e il buonumore: non alzano più lo sguardo e sembrano indifferenti a ogni cosa. E il peggio è che nessuno sembra farci caso!
Forse, però, c’è una speranza: Samu, narratore in prima persona di questa vicenda appassionante e ricca di azione, è un “ricordaparole”, immune dall’oblio in cui il linguaggio sta precipitando. La scuola non è il suo forte, dato che si distrae facilmente e si caccia spesso nei pasticci.
Non ha ancora trovato un insegnante che creda in lui, in grado di farlo sentire “giusto” e valorizzare le sue potenzialità. La sua rara dote di “ricordaparole”, tuttavia, diviene cruciale per salvare quelle espressioni che fanno la differenza nel modo di manifestare i propri sentimenti e vedere la realtà.
La “chiamata all’avventura” arriva da Nonnasquì, una vecchia insegnante dai modi bizzarri: insieme a lei, a due compagni di classe e a un amico immaginario, il protagonista fonda una società con lo scopo di far rivivere le parole dimenticate e combattere la nuvola grigia.
Il romanzo, senza mai perdere il suo tono scanzonato, celebra l’importanza del linguaggio e il potere delle parole, perché la ricchezza del nostro vocabolario e la comunicazione sono strumenti fondamentali per la comprensione e la crescita: «senza farfalla, arcobaleno e stella, anche se sono solo parole, il mondo è all’improvviso meno bello».
Attività
1) Anatomia del personaggio
Questa è un’attività da svolgere individualmente. Lavora su uno o più personaggi dei romanzi che hai letto. Disegna su un foglio la sagoma, abbastanza grande, di una figura umana; il volto dovrà essere completo di occhi, bocca, naso. Disegnala in modo che anche le mani risultino ben visibili. Al centro del tronco disegna un cuore. Ora lavora in questo modo: accanto alla testa scrivi che cosa pensa, accanto agli occhi come vede il mondo; accanto al cuore quali sono i suoi desideri, i suoi sogni; accanto alla mano sinistra ciò che lo fa soffrire; accanto alla mano destra chi/che cosa l’hai aiutato nel suo percorso.
2) One page: tutto il libro in una pagina
Questa è un’attività da svolgere individualmente. Si tratta di realizzare una infografica attraverso cui rappresentare la vicenda narrata, riassumendola in una sola pagina, attraverso disegni, immagini e parole.
Le regole: 1) su un foglio A4 disegna un bordo all’interno del quale scrivere le parole chiave, i nomi dei personaggi e dei luoghi; 2) in alto a sinistra metti un disegno, un’immagine, un collage, una fotografia di un oggetto simbolico, con una citazione o una frase che ne spieghi l’importanza; 3) in alto a destra metti un’immagine, un simbolo, una sigla che evidenzi i personaggi (si può anche descrivere brevemente il loro cambiamento nella storia); 4) in basso a destra metti citazioni con commenti per far capire lo stile dello scrittore; 5) in basso a sinistra metti i collegamenti con altre storie o con episodi della tua vita; 6) al centro e negli spazi liberi: autore e titolo, frasi che colpiscono, disegni che richiamano momenti importanti, il tema/i temi del romanzo, ciò che ha colpito e si ritiene importante.
3) L’intervista (im)possibile
Questa è un’attività da svolgere individualmente. Scegli la lettura che ti è piaciuta di più tra quelle proposte e immagina di intervistare l’autore dell’opera. Lo scopo è quello di produrre un’intervista in cui rivolgi domande inerenti la vita professionale, le tecniche di scrittura e naturalmente il libro che hai letto. Prima di redigere il testo, cerca informazioni sull’autore, sulle sue opere e sul suo pensiero, per poi preparare la scaletta dell’intervista. L’ultimo passo, per i più coraggiosi, consiste nel cercare di strappare per davvero un incontro con lo scrittore. Come contattarlo? Puoi provare a vedere se ha delle pagine social, oppure inviare una mail alla casa editrice. Se è disponibile a rispondere alle tue domande, dal vivo oppure online, potrai condividere con i tuoi compagni, al rientro a scuola, un’esperienza autentica. Perché nulla è impossibile!