Questo l'hai letto? #31
‘Prof per caso’ di Lia Celi

‘Prof per caso’ di Lia Celi

Questo l’hai letto? La rubrica di consigli di lettura di DEASCUOLA.
Ogni mese un suggerimento di lettura per studentesse e studenti della scuola secondaria di primo grado, corredato di materiali per le attività in classe: un utile strumento per la didattica dell’italiano e per sviluppare nelle ragazze e nei ragazzi il piacere di leggere.


Perché leggere questo libro 

Che cosa succederebbe se un’alunna ingestibile si trasformasse all’improvviso in un’insegnante di mezza età e, contemporaneamente, un professore dai modi austeri si ritrovasse nei panni di un adolescente? Il tòpos dello scambio di identità – molto frequente nella letteratura e nel cinema – permette all’autrice di dar vita a una vicenda divertente, nella quale le diverse situazioni vengono affrontate da prospettive inedite: per comprendere profondamente le cose, infatti, occorre cambiare il proprio punto di vista e, perché no, provare a mettersi nei panni degli altri.
Un libro che si presta a essere letto non soltanto dagli studenti, ma anche dagli insegnanti e da tutti coloro che gravitano intorno al “mondo scuola” (dirigenti e collaboratori scolastici compresi): la realtà scolastica viene infatti tratteggiata in modo ironico e dissacrante, soprattutto quando si allude all’intricatissima burocrazia. I docenti passano la metà del loro tempo a chiedere autorizzazioni, inserire dati e riempire moduli, dimenticandosi il motivo per cui hanno deciso di dedicarsi all’insegnamento.

Per giunta, tutto l’istituto è in balìa del Super Algoritmo Centrale dell’Istruzione Nazionale, un “cervellone” da cui dipendono le sorti di alunni e personale, uno strumento che si rivela in grado di scombinare le esistenze dei protagonisti.

Ti è mai capitato di essere sbalzato in un ruolo inadatto a te e scoprire che alla fine ti ha insegnato a vivere meglio il tuo?

L. Celi, Prof per caso, Il Battello a Vapore, 2023, pp. 192

La vicenda

La scuola media T.O.PO si chiama così perché è intitolata a Tito Olivio Po, un martire della Resistenza, ma i due puntini dell’insegna sono caduti da anni e nessuno si è mai preoccupato di riparare il danno; perciò i suoi studenti l’hanno ribattezzata TOPO. Tra loro vi è Frida, viziatissima figlia di un rapper e una influencer, che frequenta controvoglia la III D: non va d’accordo con i suoi compagni e detesta con tutto il cuore il prof. di storia, Umberto Flacovio, severo e perennemente incupito.
La TOPO sarà anche un malandato edificio di periferia, ma è dotata di un sofisticato algoritmo sperimentale per la digitalizzazione, che decide tutto quel che riguarda l’istituto: forma le classi, assegna le cattedre, controlla i registri elettronici e sceglie le merendine per i distributori automatici. Una macchina potentissima, dunque, ma altrettanto pericolosa: per causa sua si innescherà uno scambio di identità tra Frida e Umberto. La prima, trasformata in una supplente ingrigita e fuori moda, si ritrova a gestire una classe turbolenta, mentre il secondo ha l’opportunità di rivivere una seconda adolescenza.
Sarà un’occasione per scoprire nuovi lati di se stessi e guardare gli altri da un’angolazione differente? Benvenuti alla scuola media T.O.PO dove tutto è possibile e l’algoritmo è implacabile!

Attività
1) La protagonista prima e dopo…
Questa è un’attività di comprensione del testo da svolgere individualmente. 
Si tratta di seguire e analizzare il cambiamento della protagonista rispetto alla sua opinione circa la scuola, il proprio docente e i compagni di classe. Si divide in verticale un foglio a metà: su una colonna si scrive PRIMA; sull’altra colonna si scrive DOPO. Si individuano i passaggi più importanti del romanzo, quelli in cui la protagonista modifica qualcosa del suo modo di pensare e si compila lo schema, indicando com’era prima di quel fatto/episodio (un incontro, un dialogo, una riflessione…) e come cambia dopo. Alla fine, si trasforma il contenuto della tabella in un breve testo espositivo in cui si parla dell’evoluzione della protagonista. 

2) Come sto in classe (in sette frasi).
Questa è un’attività di riflessione da svolgere individualmente, con fase di condivisione con tutta la classe. 
Ogni alunno, in forma anonima, completa le frasi che l’insegnante, a mano a mano, scrive sulla lavagna:
1) La mia classe è…
2) Ad alcuni miei compagni dico…
3) Io in classe mi sento…
4) Dai miei compagni ho bisogno…
5) Ai miei compagni chiedo…
6) Vorrei che nella mia classe…
7) Per questo sono disposto a…

Si lasciano pochi minuti per il completamento individuale di ogni frase; dopodiché i fogli vengono ritirati e il contenuto viene condiviso. Le frasi diventano un’occasione per discutere di come ci si sente all’interno della classe e nei rapporti con gli altri.

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