Questo l'hai letto? #32
‘Syberia’ di G. Sgardoli

‘Syberia’ di G. Sgardoli

Questo l’hai letto? La rubrica di consigli di lettura di DEASCUOLA.
Ogni mese un suggerimento di lettura per studentesse e studenti della scuola secondaria di primo grado, corredato di materiali per le attività in classe: un utile strumento per la didattica dell’italiano e per sviluppare nelle ragazze e nei ragazzi il piacere di leggere.


Perché leggere questo libro
Il romanzo Syberia di Guido Sgardoli non narra semplicemente un’avventura, una lotta per la sopravvivenza: prende per mano il lettore, accompagnandolo nella taiga siberiana, foresta di conifere maestosa e violenta al tempo stesso, dove è possibile perdersi in una bellezza sconfinata, ma anche morire di fame, oppure uccisi da animali feroci e nemici senza scrupoli. Leggerlo significa immergersi in questa realtà, nella quale riecheggiano le allusioni allo scrittore Dostoevskij, alla storia e alla cultura russa. Sono presenti colpi di scena e infine il percorso del protagonista assume le sembianze di un viaggio iniziatico, verso la consapevolezza di sé e del proprio passato.
Infatti, nell’ultima parte del libro, ispirata allo sciamanesimo siberiano, il protagonista approda a una dimensione metafisica e onirica, che gli permette di portare alla luce i suoi ricordi più nascosti, al fine di comprendere e superare i propri errori. Perché la sopravvivenza è anche, e soprattutto, quella interiore.

«Così si rimise in marcia, un minuscolo giovane uomo sperduto nella grandiosità della natura.» 

G. Sgardoli, Syberia, Edizioni San Paolo, 2023, pp. 224

La vicenda
All’alba del 30 giugno 1908 il cielo della Siberia è attraversato da un lampo accecante, seguito da una fortissima onda d’urto: si tratta di un fenomeno misterioso e improvviso, tale da mettere in subbuglio il campo di lavori forzati in cui Janis Potocki sta scontando la sua pena.
Il giovane, un dissidente polacco che aveva manifestato contro lo zar, approfitta del caos e della distrazione delle guardie per evadere, portando con sé una vecchia scatola di sigari contenente pochi rubli e i ricordi dei suoi genitori, morti il giorno del suo arresto.
La prigione è però immersa nella taiga, che si estende per milioni di chilometri quadrati: la sua natura incontaminata e ostile mette a dura prova il protagonista, che per sopravvivere e aspirare alla libertà, deve nutrirsi di insetti, fronteggiare la solitudine e il clima inospitale, ma anche uomini spietati, come un altro detenuto in fuga e un cacciatore di taglie.
Janis, contando solo sulle proprie forze, supera numerose avversità, fino all’incontro con uno sciamano, che lo costringe a fare i conti con il passato, affrontare i fantasmi che aveva tentato di scacciare e scoprire la verità su se stesso, attraverso un’esperienza mistica che lo cambierà per sempre.

Attività
1) Sopravvivere nella taiga
Questa è un’attività da svolgere in gruppo. Gli studenti devono immaginare di trovarsi nella taiga siberiana e di dover riuscire a sopravvivere per una settimana senza contatti con il mondo esterno.
Ogni studente, individualmente, compila un elenco di dieci oggetti che vorrebbe portare con sé. Successivamente, a coppie, gli alunni confrontano i propri elenchi, selezionando insieme dieci oggetti comuni, in ordine di importanza. Quindi si formano dei gruppi di 4-5 alunni, che individuano insieme i dieci oggetti indispensabili. Nella fase finale è l’intera classe, attraverso una discussione costruttiva, a stabilire la scelta dei dieci oggetti necessari alla sopravvivenza del gruppo.

2) La mia Syberia
Questa è un’attività da svolgere individualmente. Il libro appartiene al genere dell’avventura, ma non solo. Con dei post it di colori diversi, gli alunni rintracciano almeno un passaggio che contenga:
– un riferimento storico o letterario;
– una scena descrittiva;
– una scena di conflitto;
– un colpo di scena;
– una scena dove prevalgano i toni introspettivi e misteriosi.
Dopodiché, attraverso una discussione guidata dall’insegnante, riflettono su quali parti del libro abbiano preferito e per quali motivi.

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