Questo l'hai letto? #34
‘Hikikomori’ di A. Rizzi, F. Silei

‘Hikikomori’ di A. Rizzi, F. Silei

Questo l’hai letto? La rubrica di consigli di lettura di DEASCUOLA.
Ogni mese un suggerimento di lettura per studentesse e studenti della scuola secondaria di primo grado, corredato di materiali per le attività in classe: un utile strumento per la didattica dell’italiano e per sviluppare nelle ragazze e nei ragazzi il piacere di leggere.


Perché leggere questo libro 
Il termine giapponese hikikomori descrive i giovani che si ritirano dal mondo e vivono isolati nella loro stanza, spesso all’interno di un universo virtuale. Il loro mondo si riduce alla propria camera da letto, alle interazioni notturne e alle relazioni online, mentre i genitori, spesso impotenti, faticano a comprendere il motivo di tale isolamento.
Luca è uno di loro. Grazie a internet, intreccia un’intensa relazione con Yukiko, fatta di confidenze e scambio di sentimenti profondi. La vicenda viene narrata dalle loro voci: nella prima parte è Luca a raccontare la sua storia, mentre nella seconda parte – si legge all’incontrario come un manga – è Yukiko a parlare attraverso le pagine del suo diario, che costituiscono un omaggio alla cultura giapponese e sono arricchite dalle illustrazioni di Elisabetta Stoinich.

Un aspetto interessante del libro, a questo proposito, è l’attenzione per il mondo dei manga, degli anime e in particolare per le opere di Miyazaki, che impreziosiscono la narrazione e la rendono vicina ai lettori appassionati di queste tematiche. 
Ma Hikikomori, che ha vinto il 67° Premio Bancarellino, è soprattutto una storia di formazione che sottolinea l’importanza del dialogo, del confronto e dell’amore come strumenti per rimetterci in viaggio e rinascere. 

«Il fiore di ciliegio rappresenta la bellezza e la rinascita, ma anche la caducità della vita perché sfiorisce in fretta. Ci ricorda di godere di ogni attimo, perché è irripetibile».

A. Rizzi, F. Silei, Hikikomori, Einaudi Ragazzi, 2023, pp. 352

La vicenda

Luca è un ragazzo di diciassette anni che ha smesso di uscire di casa e frequentare la scuola. Il mondo esterno non gli interessa più, non desidera andare in alcun posto, ma preferisce rimanere nella sua stanza, davanti al computer, uno strumento che gli permette di rimanere in contatto con chiunque senza bisogno di incontrare di persona nessuno.

Parla pochissimo con i genitori, due professionisti in apprensione per il cambiamento repentino del figlio, fino a poco tempo prima così bravo a scuola e negli sport. Temono che il ritiro del ragazzo sia dovuto a una foto scattata a tradimento dai compagni tempo prima, un ignobile atto di bullismo. Eppure lui nega, dice che sta benissimo e si confida solo con Yukiko, una ragazza giapponese conosciuta in chat, l’unica persona dalla quale si senta compreso e accolto.

A un certo punto, però, Yukiko scompare nel nulla e Luca, per andare a cercarla, esce coraggiosamente dalla propria condizione di hikikomori (o hikiko-chan come lo chiamava affettuosamente la ragazza): insieme allo strampalato gestore della sua fumetteria preferita e a un’amica giapponese della madre, parte per il Giappone.

Quando finalmente riesce a mettersi sulle tracce dell’amica, scopre che è partita con i genitori pochi giorni prima, in modo del tutto improvviso. Ha lasciato però il suo diario, che svela a Luca una verità straziante, ma allo stesso tempo non priva di speranza, perché nulla può cancellare il valore di un incontro vero, profondo: l’amore è in grado di stanare anche chi si nasconde, facendolo volare dall’altra parte del mondo. Per tornare a vivere.

Attività
1) Hikikomori 
Questa è un’attività da svolgere a gruppi. È una esercitazione finalizzata a comprendere il fenomeno degli hikikomori, a riflettere sull’importanza del supporto sociale, a promuovere l’empatia e il pensiero critico nei confronti delle persone che vivono situazioni di esclusione sociale.
Dopo aver letto un articolo introduttivo sul tema, si avvia una discussione guidata, volta a indagare le possibili cause dell’isolamento, le conseguenze per l’individuo, per la famiglia ed eventuali strategie per prevenire o aiutare una persona che vive questa condizione.
Dopodiché la classe si divide in quattro gruppi, ciascuno con un compito specifico: il gruppo 1 approfondisce il fenomeno degli hikikomori nel mondo al fine di preparare una presentazione; il gruppo 2 elabora un cartellone con frasi chiave e possibili soluzioni per promuovere il benessere degli adolescenti; il gruppo 3 scrive un breve saggio o diario immaginando di essere un hikikomori, con particolare attenzione alla descrizione delle emozioni, dei pensieri e che cosa potrebbe aiutare a uscire da quella condizione; il gruppo 4 crea una breve scena teatrale che rappresenti la storia di un/una ragazzo/a hikikomori mostrando come l’isolamento inizia e come, grazie all’aiuto di una figura di supporto, si può trovare una via d’uscita. Ogni gruppo presenta il proprio lavoro al resto della classe.

2) Manga e anime
Questa è un’attività da svolgere insieme a tutta la classe. È una esercitazione finalizzata ad approfondire la conoscenza del genere narrativo dei manga e degli anime, sviluppando competenze di analisi del testo narrativo e visivo e promuovendo il confronto culturale tra forme di narrazione giapponesi e occidentali.
Dopo una presentazione introduttiva, nella quale l’insegnante legge degli estratti da manga (adatti all’età degli studenti), mostra immagini o brevi clip famosi di anime (come quelli di Hayao Miyazaki, spesso citato nel romanzo), si avvia una discussione guidata, basata sulle seguenti domande: che differenze si possono notare tra i manga e i fumetti occidentali dal punto di vista dello stile di narrazione, dei temi e dei personaggi? I conflitti dei protagonisti, le azioni e le emozioni vengono espressi in modo diverso attraverso le immagini e i dialoghi? Quali sono gli anime o manga più conosciuti e perché sono così popolari?

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