Questo l'hai letto? #37
‘Respiro’ di A. Ferrara

‘Respiro’ di A. Ferrara

Questo l’hai letto? La rubrica di consigli di lettura di DEASCUOLA.
Ogni mese un suggerimento di lettura per studentesse e studenti della scuola secondaria di primo grado, corredato di materiali per le attività in classe: un utile strumento per la didattica dell’italiano e per sviluppare nelle ragazze e nei ragazzi il piacere di leggere.


Perché leggere questo libro
Respiro di Antonio Ferrara è un romanzo di rara intensità poetica, capace di incantare fin dalla copertina, splendidamente illustrata da Marco Somà. La storia, permeata da una grazia e un’ironia così delicate da sembrare una carezza per il lettore, narra di un ragazzo, di un nonno e del più dolce tra i sentimenti: l’amore.
Questo sentimento, infatti, occupa un posto centrale tra queste pagine: viene provato da Tullio per Silvia, e fiorisce tra il nonno e Agata, che tornano a volersi bene dopo essersi persi per molti anni.
Il libro, inoltre, invoglia a leggere o a riscoprire la poesia, anche attraverso citazioni di autori immortali. La poesia – come afferma Calvino, ricordato nel testo – «è la capacità di far entrare il mare in un bicchiere», e non costituisce un passatempo, bensì una necessità di vitale importanza.

Un altro punto di forza del romanzo è la sua essenzialità: i capitoli sono brevissimi, da leggere tutti d’un fiato, e vi sono pochi, indimenticabili personaggi, come Tullio, Silvia, il nonno con i suoi proverbi, Agata e i genitori del protagonista. Questi ultimi, pur restando sullo sfondo, sanno essere presenti nella vita del figlio in modo equilibrato, senza interferire.
Questo libro, dunque, insegna l’importanza di riconoscere e condividere le emozioni, e Tullio impara a farlo respiro dopo respiro, comprendendo che le poesie sono musica e significato, suono e senso. Per scriverle e donarle a chi si ama è fondamentale non solo studiare la tecnica, ma anche avere il coraggio di guardarsi dentro. 

«Facciamo venticinquemila respiri al giorno… ognuno lungo come un endecasillabo. Sono uguali, la vita e la poesia, uguali.»

A. Ferrara, Respiro, Einaudi ragazzi, 2022, pp. 128

La vicenda
Tullio è un ragazzino come tanti: frequenta la scuola media, ama andare in bicicletta e trascorrere del tempo al campetto, dove gioca a pallone con gli amici. C’è, però, qualcosa che lo rende speciale: la passione per la poesia.
I versi dei grandi autori di ogni tempo lo affascinano, oltre a confortarlo durante i frequenti attacchi d’asma, che gli mozzano il respiro… uno come lui, con il fiato corto e perennemente in affanno, sarà capace di rincorrere l’endecasillabo perfetto, tale da far rimanere a bocca aperta Silvia, la compagna di cui è innamorato?
Scrivere componimenti dedicati a una ragazza che non lo degna di uno sguardo gli sembra difficilissimo: proprio non ci riesce. Nei momenti di scoramento, tuttavia, può contare sul nonno, che conosce un proverbio per ogni evenienza e, attraverso le sue storie, lo aiuta a capire il mondo. Peccato che, dopo essere rimasto vedovo, il nonno non sia più lo stesso, sopraffatto dalla malinconia e dalla smemoratezza: a volte si allontana misteriosamente da casa, altre invece si comporta in modo sconclusionato, e Tullio deve avere pazienza con lui. I due, a ogni modo, hanno un rapporto speciale, non privo di complicità: per esempio, quando l’anziano signore confida al nipote di aver avuto, nel corso della sua vita, ben ventuno fidanzate… una per ogni lettera dell’alfabeto. Tra loro vi era stata anche Agata, una professoressa ormai in pensione, che un giorno casualmente conosce Tullio, per il quale diviene una sorta di mèntore: è lei a insegnare al nipote della sua “vecchia fiamma” ciò che sa sulla metrica, sulle figure retoriche e sulla bellezza di certe rime. E sarà Tullio a far sì che l’anziana signora e il nonno possano riabbracciarsi, offrendo al loro amore una seconda occasione.
Con Silvia invece le cose non vanno affatto bene, soprattutto quando la ragazza ride dei goffi tentativi di approccio da parte del suo corteggiatore; forse però non tutto è perduto e una poesia scritta per esprimerle i propri sentimenti potrà fare breccia nel suo cuore. Chissà.

Attività
1) Cambio di prospettiva
Questa è un’attività da svolgere individualmente. Divisa la classe a piccoli gruppi, alunne e alunni riscrivono il riassunto del romanzo adottando il punto di vista di uno dei seguenti personaggi: il nonno, Agata, Silvia.
La riscrittura viene anticipata da una fase nella quale l’insegnante prende in esame alcuni brani selezionati del romanzo che evidenzino le azioni e i pensieri dei personaggi considerati; avvia inoltre una discussione su come l’adozione di un narratore interno possa influenzare la percezione degli eventi.
Nella fase finale, studentesse e studenti presentano i loro racconti alla classe.
L’attività mira a sviluppare le competenze di riscrittura ed esplorare diversi punti di vista narrativi.

2) Monologhi di classe
Questa è un’attività da svolgere in coppia, nella prima fase, e successivamente da soli. Il prodotto atteso è un monologo, basato su un’intervista condotta con una compagna o un compagno. Ognuno scrive quattro domande, che non ha mai rivolto a nessuno, finalizzate a conoscere meglio una persona: devono essere significative e interessanti. Dopodiché l’insegnante divide la classe in coppie e invita a intervistarsi reciprocamente utilizzando le domande scritte. Chi intervista deve ascoltare attentamente e prendere appunti dettagliati sulle risposte dell’interlocutore. Sulla base degli appunti, ognuno crea un monologo in cui immagina il contesto e inventa il personaggio protagonista. Il monologo deve riflettere le risposte dell’intervista, ma può includere elementi inventati per creare una narrazione coinvolgente. Dopo una fase in cui l’insegnante fornisce a ciascun studente e studentessa dei feedback per migliorare l’interpretazione e la scrittura, i monologhi vengono interpretati davanti alla classe.
Lo scopo dell’attività è quello di permettere a ognuno di sviluppare le competenze di ascolto e relazione, di migliorare la capacità di scrittura e di interpretazione espressiva e di stimolare la creatività. Attraverso l’intervista e l’ideazione dei monologhi, alunne e alunni avranno l’opportunità di comprendere meglio le loro compagne e i loro compagni ed esplorare nuove modalità di espressione personale.

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