Questo l'hai letto? #39
‘Tu non sai di me’ di L. Mattia

‘Tu non sai di me’ di L. Mattia

Questo l’hai letto? La rubrica di consigli di lettura di Deascuola.
Ogni mese un suggerimento di lettura per studentesse e studenti della scuola secondaria di primo grado, corredato di materiali per le attività in classe: un utile strumento per la didattica dell’italiano e per sviluppare nelle ragazze e nei ragazzi il piacere di leggere.


Perché leggere questo libro

Sara, Benedetto, Mirta, Gabriele, Maria, Sergio, Simona, Lorenzo e Rosa, protagonisti dei vari capitoli di Tu non sai di me di Luisa Mattia, sono giovani in contrasto con il mondo adulto, che tenta di definirli, li annichilisce e non permette loro di essere liberi: in questi racconti ci sono genitori che considerano i figli come beni di loro proprietà, professori incapaci di empatia e, soprattutto, una società che non fa sentire i ragazzi integrati ma, appunto, dis-integrati. E, per qualche motivo, “difettosi”.
In questo susseguirsi, frammentario quanto contraddittorio, di sentimenti e comportamenti contrastanti, emerge per ogni protagonista un legame singolare con un oggetto, come un coltello, un abito, un quadro, dei fiori, delle scarpe, un martello, delle forbici, una coperta, uno specchio.

L’oggetto diventa simbolo di un disagio e della rivolta che ne consegue, anche a costo di scandalizzare gli adulti, il tutto narrato con un ritmo serrato e incalzante, che non perde un colpo.
Un libro, come si intuisce dalla dedica, per chi sa navigare controvento.

«… mi sono guardato allo specchio. E di nuovo – e ancora – non mi sono riconosciuto.»

L. Mattia, Tu non sai di me, Lapis edizioni, 2021, pp. 96

La vicenda
Tu non sai di me è un libro corale, in cui si avvicendano le storie – narrate in prima persona come pagine di diario – di adolescenti arrabbiati, confusi, ribelli e desiderosi di rivelare al mondo le proprie voci più autentiche.
Sara si sente come un guscio vuoto: inutile parlare con un padre che non la ascolta e le toglie gli strumenti per disegnare. Se le impedisce di coltivare la sua unica passione, non le resta che impugnare un coltello e incidere sui muri i contorni della sua città ideale.
Benedetto sradica i fiori perfetti dell’aiuola di sua madre, liberandoli dalle sue cure ossessive, perché la donna è ipercontrollante con le piante così come con lui, bisognoso di strapparsi di dosso l’immagine di ragazzo “regolare” che la sua famiglia ha disegnato per lui.
Mirta ha i riccioli come quelli di sua madre, ma è stufa del continuo paragone e dei commenti di chi si ostina a dire che «sembrano sorelle». Il suo riscatto si presenta sotto forma di un ritratto.
Gabriele finge di essere contento per la nascita della sorellina, ma gli pesa dover rinunciare alla sua spensieratezza per badare a lei. Sarebbe meglio se non ci fosse?
Maria ricorda di quando da piccola ballava a piedi nudi. La sua felicità, tuttavia, viene fraintesa dai genitori: una volta cresciuta, la iscrivono a un corso di danza e le regalano un paio di scarpe, che la costringono a stare con i piedi per terra e non la fanno respirare.
Sergio è perdutamente innamorato della sua ragazza e farebbe qualsiasi cosa per lei. Qualsiasi cosa chieda, anche se si tratta di commettere un gesto terribile.
Simona si accanisce su una nuova compagna di classe, chiamandola “monnezza” e tagliuzzandole la gonna, ma non sa che le prepotenze spesso si ritorcono contro chi le mette in atto.
Lorenzo è impotente di fronte alla malattia della madre, da troppo tempo lontana da casa. Il suo odore però è rimasto e ne è impregnata la coperta, che lo avvolge, aiutandolo a rimanere aggrappato a un barlume di speranza.
A Rosa tutti ricordano quanto fosse bella, da piccola. Ora non più, evidentemente, come se avesse già perso tutte le possibilità. La nonna le dona uno specchio, e quella che vi vede riflessa è un’adolescente incompiuta, tormentata, eppure fedele al suo nome e a sé stessa, perché non c’è rosa senza spine.

Attività
1) La voce della ribellione: una canzone per ogni storia
Questa è un’attività da svolgere a piccoli gruppi. Si chiede agli alunni di trovare una canzone da abbinare a ogni personaggio del libro, al fine di approfondirne la comprensione, stimolare la riflessione su tematiche quali l’adolescenza, la ribellione e il conflitto con il mondo adulto, ma anche sviluppare la capacità di analisi e interpretazione di testi musicali.
Ogni gruppo, composto al massimo da tre alunni, rilegge attentamente il capitolo assegnato, concentrandosi sulle caratteristiche del protagonista, con particolare attenzione alle sue emozioni, difficoltà e al suo modo di reagire alle situazioni vissute.
In seconda battuta, gli alunni devono trovare una canzone (o più canzoni) che, a loro parere, rappresenta la storia e la personalità di ciascun protagonista. Possono scegliere canzoni già esistenti, di qualsiasi genere musicale, oppure, se lo desiderano e hanno competenze musicali, provare a scrivere o comporre una canzone originale.
Ogni gruppo, infine, presenta alla classe le canzoni individuate, spiegando le ragioni della scelta e collegandole alle tematiche affrontate nei capitoli.

2) Oggetti che parlano di me
Questa è un’attività da svolgere individualmente. Si chiede agli alunni di descrivere un oggetto al quale sono particolarmente legati. La proposta è finalizzata a promuovere la conoscenza reciproca all’interno del gruppo classe, stimolare la riflessione sulla propria identità e sul legame con gli oggetti, sviluppare le capacità di comunicazione e di espressione personale, incoraggiare l’ascolto attivo e l’empatia verso gli altri.
Dopo un’introduzione iniziale, nella quale l’insegnante spiega che gli oggetti possono raccontare molto di noi e delle nostre esperienze, e un brainstorming sul concetto di «oggetto significativo», gli alunni vengono invitati a scegliere un oggetto a cui sono particolarmente legati e che rappresenta un momento importante della loro vita, una passione, un valore o un aspetto della loro personalità.
Su un foglio di carta, rispondono a domande guida sull’oggetto scelto: che cos’è?; qual è la sua storia?; perché è importante per me?; che cosa dice di me?; quale episodio della mia vita è legato a questo oggetto?
A turno, ogni studente presenta l’oggetto scelto e racconta la sua storia, attraverso le risposte alle domande guida. Gli altri studenti ascoltano attivamente e possono fare domande per approfondire la conoscenza del compagno.


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