Questo l'hai letto? #38
‘Amico’ di M. Ossini

‘Amico’ di M. Ossini

Questo l’hai letto? La rubrica di consigli di lettura di DEASCUOLA.
Ogni mese un suggerimento di lettura per studentesse e studenti della scuola secondaria di primo grado, corredato di materiali per le attività in classe: un utile strumento per la didattica dell’italiano e per sviluppare nelle ragazze e nei ragazzi il piacere di leggere.


Perché leggere questo libro

Amicizia, onestà, verità e amore per la natura: questi sono i temi fondamentali affrontati da Massimiliano Ossini nel suo romanzo Amico, che dona ai preadolescenti una storia costellata da passi falsi e cadute, ma soprattutto lezioni di vita, attraverso uno stile semplice e diretto, che rende la narrazione piacevole. Gabriele, protagonista e voce narrante, è inizialmente riluttante verso la “chiamata all’avventura” in un soggiorno estivo in montagna dal suo migliore amico, ma supera le sue paure. Impara a costruire relazioni autentiche senza chiudersi in sé stesso, ad assumersi la responsabilità delle proprie azioni e a pensare autonomamente.

Il libro tocca con delicatezza temi ambientali di attualità, sollecita una presa di coscienza sui problemi ecologici e invita a proteggere la natura: un filo di paglia trascinato dal vento può provocare un incendio, ma ognuno può fare la propria parte per impedire che ciò accada o per rimediare agli sbagli commessi.

«Gli altri procedono spediti, mentre io cerco l’equilibrio, come un funambolo…»

M. Ossini, Amico, Salani editore, 2023, pp. 144

La vicenda

Gabriele ha tredici anni ed è un ragazzo taciturno e scontroso. Si è appena lasciato alle spalle l’esame di terza media, ottenendo un “sette” che ha deluso le sue aspettative, ma anche quelle dei genitori, due adulti poco empatici – in procinto di separarsi –, che non sempre sono in grado di ascoltare e comprendere il figlio.
Quest’ultimo adora rifugiarsi nella musica trap e nei videogiochi, in particolare Fortnite, con l’intento di sfuggire a una realtà opprimente. Quando Valerio, il suo migliore amico, gli propone di trascorrere insieme le vacanze estive nella sua casa di montagna a Montemonaco, sui Monti Sibillini, Gabriele è esitante: l’idea di stare a stretto contatto con la natura, lontano dalle tecnologie, lo spaventa un po’, perché la montagna non gli piace e le lunghe camminate tra i boschi gli sembrano inutili e senza senso.

L’invito però viene accettato e, una volta giunto a Montemonaco, il ragazzo si trova in una situazione completamente diversa da quella immaginata. Una realtà non facile nella quale vi sono prove da superare e le proprie azioni possono avere conseguenze sugli altri, oltre che sull’ambiente circostante. Una realtà che, però, vale la pena conoscere, perché ha il sapore dell’avventura, della libertà e di incontri memorabili: con un uomo solitario che vive nei boschi insieme a una lupa e con Sofia, la ragazza che fa battere il cuore a Gabriele.

Attività
1) Sto bene quando… non sto bene quando…
Questa è un’attività da svolgere individualmente e, nella fase finale, insieme a tutta la classe. Prende le mosse dallo stato d’animo manifestato all’inizio della storia da Gabriele, a disagio e in disparte rispetto ai compagni di scuola. Lo scopo è incoraggiare alunne e alunni a riflettere e condividere le loro esperienze in classe, focalizzandosi su ciò che li fa sentire bene o male. 
Si predispongono due cartelloni colorati: nel primo sono presenti le sagome di una ragazzina e di un ragazzino sorridenti a scuola con la dicitura «Sto bene quando», mentre nel secondo vi sono la ragazzina e il ragazzino tristi con la dicitura «Non sto bene quando».
L’insegnante, dopo aver appeso i cartelloni in due aree ben visibili della classe, distribuisce a ognuno due post-it di colore diverso e li invita a esprimersi liberamente (se occorre anche in forma anonima), scrivendo su uno dei foglietti che cosa li fa stare bene a scuola e sull’altro che cosa non li fa stare bene. Dopodiché studentesse e studenti attaccano i foglietti sui cartelloni corrispondenti e, alla fine, si discutono le tematiche emerse: si può chiedere di riflettere su che cosa possano fare individualmente e come gruppo e identificare possibili azioni o cambiamenti al fine di migliorare il benessere in classe.

2) Scrivere una fanfiction
Questa è un’attività da svolgere a gruppi. È un’esercitazione finalizzata a stimolare la creatività attraverso la scrittura di storie originali. I prodotti attesi sono delle fanfiction, cioè storie ispirate ai personaggi del libro, a eventi non sviluppati nella narrazione, oppure a nuove avventure dei protagonisti.
I gruppi lavorano per progettare e redigere le loro fanfiction, immaginando sviluppi alternativi della storia e includendo sequenze descrittive, dialogiche e narrative che rendano la narrazione coinvolgente.
Nella fase finale del lavoro le storie vengono condivise e discusse con l’intera classe.

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