Questo l'hai letto? #7
‘Il castello invisibile’ di Mizuki Tsujimura

‘Il castello invisibile’ di Mizuki Tsujimura

Questo l’hai letto? La rubrica di consigli di lettura di Deascuola. Ogni mese un suggerimento di lettura per gli studenti della scuola secondaria di primo grado, corredato di materiali per le attività in classe: un utile strumento per la didattica dell’italiano e per sviluppare nei ragazzi il piacere di leggere.

Perché leggere questo libro. Il castello invisibile racconta una storia di amicizia, ma anche di sofferenza e, soprattutto, di coraggio. La scrittrice giapponese Mizuki Tsujimura narra degli hikikomori, quelle persone, in particolare adolescenti e giovani, che rifiutano i contatti con il mondo e scelgono di vivere in un totale isolamento sociale. Si tratta di un fenomeno molto diffuso in Giappone, ma che negli anni più recenti si sta diffondendo anche in altri Paesi, Italia compresa.
La narrazione è piuttosto introspettiva e il lettore viene coinvolto nei pensieri e nelle riflessioni della protagonista, Kokoro, fino a provare le sue stesse sensazioni, grazie a una scrittura abile e coinvolgente.
Nel romanzo convivono aspetti realistici, surreali e fiabeschi, in una struttura narrativa articolata, adatta a lettori già esperti.

« C’è un sogno che mi capita di fare (…) Tra tutti i compagni di classe lui si accorge proprio di me, e in volto gli compare un sorriso dolce e abbagliante come un sole.»

Mizuki Tsujimura, Il castello invisibile, DeA Planeta, 2019

La vicenda. Kokoro ha tredici anni e non va più a scuola. Ha smesso di frequentarla quando si è resa conto di non riuscire più a sopportare i dispetti di Sanada e delle sue amiche. Poco alla volta, Kokoro scompare: anche l’unica ragazza che aveva mantenuto un legame con lei, lasciandole i compiti e gli avvisi della scuola nella cassetta delle lettere, a un certo punto smette di passare da casa sua. E così, Kokoro trascorre le sue giornate chiusa in camera sua, davanti al televisore come unica compagnia. A nulla servono i tentativi che sua madre mette pazientemente in atto per convincerla a tornare a scuola. Una routine che, però, le dà sicurezza, soprattutto quando si accorge di aver paura non solo delle sue compagne di classe, ma delle persone in generale e quindi non vuole più incontrare nessuno.
Kokoro non sa che sta per accadere qualcosa di incredibile. Mentre sta trascorrendo in camera sua l’ennesimo pomeriggio da sola, il grande specchio che ne occupa una parete si illumina e la trascina attraverso di sé in un luogo del tutto sconosciuto. Kokoro non capisce che cosa le è successo, è disorientata e spaventata e lo è ancora di più quando vede davanti a sé una bambina con una strana maschera da lupo. La Bambina-Lupo spiega a lei e ad altri sei ragazzi che si trovano nello stesso luogo che sono in un castello all’interno del quale si nasconde una Stanza dei Desideri: chi riuscirà a trovarne la chiave potrà esaudire il suo più grande desiderio. Tutti sono entrati attraverso uno specchio e, soprattutto, tutti hanno abbandonato la scuola e “stanno in disparte”, rinchiusi in casa. Dopo un primo momento di reciproca diffidenza, fra i sette ragazzi comincia a nascere una bella amicizia e ciascuno aiuta gli altri a riflettere sulla propria esperienza, ad acquisire sicurezza e a guardare il mondo con meno timore. Il finale non smentisce l’atmosfera di fiaba moderna di questo romanzo, dove sogno e incubo sono le due facce di una stessa medaglia. Chi troverà la famosa chiave? …e che cosa ne farà?

Attività

1) Impressioni, connessioni, domande.
Questa è un’attività individuale di riflessione. Prendi un foglio A3 (se non ce l’hai va bene anche un A4), disegna una grande Y in modo che il foglio risulti diviso in tre parti: in alto, tra i due “bracci” della Y scrivi: impressioni (che cosa mi ha colpito di questo libro? che cosa mi ha emozionato? che cosa mi ha infastidito? che cosa mi ha fatto riflettere? che cosa ne penso?); nella sezione di sinistra scrivi: connessioni (somiglianze con altri libri, la tua vita, la realtà che ti circonda); nella sezione di destra scrivi: domande (perché? che cosa significa? come mai accade? perché lo ha scritto così? perché questo personaggio si comporta in questo modo? che cosa accadrà?).

2) Hikikomori.
Questa è un’attività individuale di ricerca e sintesi. Il libro parla del fenomeno degli hikikomori. Svolgi una breve ricerca e poi realizza un video di cinque minuti in cui, immaginando di essere un giornalista televisivo, spieghi al pubblico questo fenomeno sociale. Puoi anche immaginare di scrivere un articolo per una rivista di attualità destinata ai ragazzi della tua età.


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