Questo l'hai letto? #12
‘Faten’ di Fatima Sharaffedine

‘Faten’ di Fatima Sharaffedine

Questo l’hai letto? è la rubrica di consigli di lettura di Deascuola.
Ogni mese un suggerimento di lettura per gli studenti della scuola secondaria di primo grado, corredato di materiali per le attività in classe: un utile strumento per la didattica dell’italiano e per sviluppare nei ragazzi il piacere di leggere.

Perché leggere questo libro. La storia di Faten, nome che è anche titolo del libro, insegna una cosa molto importante: il desiderio di realizzare i propri sogni è più forte delle tradizioni, dei luoghi comuni, delle avversità. Qualcuno ha già deciso quale sarà la strada di Faten, l’ha già tracciata senza aver condiviso nulla con lei, senza interrogarsi se è quello che la ragazza vuole. E lei si sente prigioniera in una gabbia, fino a quando la sua volontà e la sua determinazione non la porteranno a scegliere la propria strada, sfidando un mondo ottuso, basato su una visione rigida che non prevede la possibilità di volare e inseguire i propri sogni.

«Faten, la forza di inseguire un sogno»

F. Sharaffedine, Faten, testo bilingue italiano e arabo con trad. it. di Barbara Teresi, Gallucci, 2020, pp. 314

La vicenda.

Il romanzo racconta una bella storia di emancipazione femminile.
Libano, 1985. Nel Paese, che si trova nel mezzo di una guerra civile, Faten – una ragazza di 15 anni – è costretta dal padre ad abbandonare la scuola per andare a lavorare come domestica presso una ricca famiglia di Beirut: c’è bisogno di guadagnare qualche soldo in più per garantire a suo fratello di proseguire gli studi e quindi tocca a lei rinunciare ai suoi sogni.
Fin da subito la vita presso la famiglia per cui lavora si presenta difficile: Faten passa le giornate in solitudine a svolgere i lavori domestici e la signora la tratta con sufficienza e spesso anche con prepotenza. In famiglia ci sono due figlie: una ha più o meno l’età di Faten, mentre l’altra è più piccola ed è l’unica persona della casa a mostrare simpatia per la protagonista, che sta volentieri con lei, quando può. Faten invidia le due ragazze, perché hanno tutto e, secondo lei, vivono una bella vita: si divertono, escono, hanno bei vestiti e, soprattutto, possono studiare, il suo grande sogno. E lei proprio non capisce perché invece Dalia, questo il nome della figlia maggiore, non vada volentieri a scuola e se ne lamenti in continuazione. A poco a poco le due ragazze si conoscono meglio, parlano fra di loro e si intuisce che si tratta di due giovani donne con di fronte destini differenti. Dalia vorrebbe fare la pittrice e mostra a Faten i suoi lavori e Faten le confida che vorrebbe diventare infermiera. Tutto, però, cambia quando a Dalia i genitori cominciano a presentare dei pretendenti, cioè dei possibili mariti. Alla fine, Dalia accetterà di sposarsi, non per amore, ma per rispetto a una tradizione in base alla quale le ragazze devono sposarsi con il marito scelto dai genitori. Faten rimane profondamente turbata da questo fatto, anche perché ha colto benissimo la tristezza di Dalia, che ha visto infrangersi i suoi sogni. Lei, però, non ha intenzione di mollare, anzi. Con l’aiuto di una sua amica, che le procura i libri di scuola sui quali passa tutto il suo tempo libero, e di Marwan, un ragazzo conosciuto a Beirut, riesce a superare i test e a essere ammessa alla scuola per infermieri. Un ultimo ostacolo le sbarra ancora la strada: l’atteggiamento di suo padre che vuole costringerla a tornare a fare la domestica, privandola della sua libertà, indipendenza e anche dignità. Ma lei sarà più forte e sfiderà apertamente una tradizione che vuole le donne succubi delle volontà altrui: Marwan e Dalia hanno ceduto, lei no. Troverà anche un lavoro e riuscirà a mantenersi, diventando quello che da sempre aveva sognato: una giovane donna autonoma e istruita.

Attività

1) La pagina che manca

Questa è un’attività da svolgere individualmente.
Scegli un personaggio secondario di cui nel libro non si dice molto (la mamma, il papà, Marwan, Rosalyn, ecc.) e scrivi una pagina su di lui/lei: che cosa pensa, che cosa fa, come giudica ciò che accade, che cosa dice.
Immagina poi di dover inserire questa pagina nel romanzo, in modo che ne diventi parte integrante, come se ci fosse sempre stata: individua il punto della vicenda dove potresti inserire la nuova pagina, poi prova a rileggere l’intera sezione del romanzo in cui l’hai aggiunta e verifica se funziona. Ovviamente, dovrai rispettare lo stile del romanzo e la coerenza con la vicenda narrata e con le informazioni già presenti nel testo relativamente al personaggio che hai scelto.

2) Anatomia del personaggio

Questa è un’attività da svolgere individualmente.
Disegna su un foglio la sagoma, abbastanza grande, di una figura umana; il volto dovrà essere completo di occhi, bocca, naso. Disegnala in modo che anche le mani risultino ben visibili. Al centro del tronco disegna un cuore.
Ora lavora in questo modo:
– accanto alla testa scrivi che cosa pensa Faten;
– accanto agli occhi scrivi come vede il mondo;
– accanto al cuore scrivi quali sono i suoi desideri, i suoi sogni;
– accanto alla mano sinistra scrivi ciò a cui ha dovuto rinunciare e ciò che la fa soffrire;
– accanto alla mano destra scrivi chi/che cosa l’ha aiutata e sostenuta nel suo cammino.


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