La conclusione dell’intero percorso di studi del ciclo di istruzione in Italia – che inizia con la scuola dell’infanzia – ha il suo clou nell’Esame di Stato con il quale, attraverso lo svolgimento delle due prove scritte e del colloquio da parte di tutta la popolazione scolastica iscritta alle classi quinte dei diversi percorsi (liceali, tecnici, professionali), viene espressa una valutazione complessiva che ha per oggetto il processo formativo e i risultati di apprendimento.
Il decreto ‘materie’ (DM 28/2020), pubblicato oggi 30 gennaio 2020, detta le disposizioni in merito alla seconda prova scritta e al colloquio: l’art. 1 individua le discipline oggetto della seconda prova scritta e le discipline affidate ai commissari esterni delle commissioni d’esame; l’art. 2 detta le modalità di svolgimento del colloquio. In particolare, le discipline della seconda prova scritte sono indicate nei quattro allegati al DM (licei, istituti tecnici, istituti professionali, scuole con insegnamento di lingua slovena).
Anche quest’anno la seconda prova scritta sarà bi-disciplinare, ad eccezione di quei percorsi di studio con una sola disciplina caratterizzante:
- Greco e Latino (liceo classico);
- Matematica e Fisica (liceo scientifico);
- Diritto/economia ed Economia/Scienze umane e sociali (liceo delle scienze umane)
- Discipline turistiche/aziendali e Inglese (tecnico per il turismo);
- Sistemi/reti e informatica (tecnico per l’informatica);
- Laboratorio di servizi enogastronomici-cucina e scienza e cultura dell’alimentazione (professionale con indirizzo enogastronomia e ospitalità alberghiera)
Le principali innovazioni relative al colloquio (art. 2):
- (c. 3) inizia dall’analisi, da parte del candidato, del materiale scelto dalla commissione (un testo, un documento, un progetto, un problema)
- (c. 4) si svolge curando, da parte della commissione, ‘l’equilibrata articolazione e durata delle fasi e il coinvolgimento delle diverse discipline, evitando una rigida distinzione tra le stesse’;
- (c. 5) la preparazione del colloquio viene curata dalla commissione d’esame in un’apposita sessione durante la quale devono essere predisposti i materiali, i criteri di assegnazione ai candidati con riguardo alla personalizzazione/individualizzazione;
- (c. 5) i materiali devono essere ‘in numero pari ai candidati maggiorato del 30% con eventuale arrotondamento all’unità superiore’;
- (c. 5) la predisposizione dei materiali deve essere coerente con i percorsi didattici svolti e con il documento di ciascun consiglio di classe (‘Documento del 15 maggio’);
- (c. 7) l’assegnazione a ciascun candidato del materiale relativo all’avvio del colloquio avviene nella medesima giornata, prima dell’inizio della seduta d’esame.
Dunque, continua la strada verso la interdisciplinarità e lo sviluppo delle competenze, intrapresa dalla scuola italiana già con l’Esame di Stato dello scorso anno.
Per approfondire tutte le novità dell’Esame di Stato 2019/2020 potete iscrivervi al nostro webinar gratuito del 12 febbraio a cura di Ettore Acerra, dirigente del Ministero dell’Istruzione e coordinatore della struttura tecnica esami di Stato: “Il quadro istituzionale e il “decreto materie”: l’Esame di Stato 2020“.