Appunti per la scuola #5
Le novità sull’Esame di Stato negli Istituti Professionali: la seconda prova scritta

Le novità sull’Esame di Stato negli Istituti Professionali: la seconda prova scritta

Chiacchierata con la Dott.ssa Flaminia Giorda – Dirigente tecnico del Ministero dell’istruzione e del merito, è attualmente Coordinatrice nazionale del Servizio Ispettivo e della Struttura tecnica Esami di Stato.

Con il decreto del 15 giugno 2022 sono stati pubblicati in Gazzetta Ufficiale i nuovi Quadri di riferimento e le griglie di valutazione per la redazione e lo svolgimento della seconda prova scritta dell’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione negli istituti professionali di nuovo ordinamento.

Cosa è cambiato rispetto al passato? Al centro del D. Lgs. 61/2017 n. 61 troviamo la valorizzazione delle competenze rispetto agli insegnamenti, l’autonomia delle istituzioni scolastiche; la flessibilità del curricolo e il legame con il contesto di appartenenza. Dall’anno scolastico 2022/23 cessano di avere effetto i quadri di riferimento e le griglie di valutazione della seconda prova previsti dall’allegato B del D.m n. 769 del 2018. 

In questi 5 anni gli Istituti professionali di nuovo ordinamento hanno utilizzato l’ampia quota di autonomia curricolare concessa per adeguare i diversi percorsi ai bisogni dei territori e alla disponibilità delle risorse. Per cogliere tutte le variabili presenti per ogni indirizzo la seconda prova sarà un’unica prova integrata dove il ministero definirà la cornice generale di riferimento mentre la parte elaborata dalla commissione, sviluppata entro questa cornice, dovrà tenere conto dei percorsi concretamente realizzati dalla scuola e delle risorse/tecnologie disponibili. 

Come ci racconta la Dott.ssa Flaminia Giorda “la riforma ha imposto un profondo ripensamento delle modalità di formulazione della seconda prova dell’esame di Stato dei nuovi Professionali. Si è reso necessario passare dalla giustapposizione delle due “parti” della prova alla loro integrazione. La parte nazionale/ministeriale della prova non sarà più concepita in relazione ad articolazioni, opzioni o curvature (che non esistono più nel nuovo ordinamento), ma dovrà riferirsi all’indirizzo e, nel contempo, prestarsi a essere declinata in relazione ai percorsi diversi. Le prove dovranno vertere sulle competenze in uscita, non più su discipline, e sui nuclei tematici fondamentali di indirizzo correlati alle competenze.”

Il ministero, quindi, non è più chiamato ad individuare le “discipline” d’esame perché nei nuovi Professionali le “discipline caratterizzanti l’indirizzo” non esistono più, la prova, infatti, non verterà più su una o più discipline ma su competenze, al cui conseguimento possono aver contribuito diversi insegnamenti.

I nuovi Quadri di riferimento predisposti dal MIM contengono l’indicazione dell’indirizzo; la descrizione delle caratteristiche strutturali della prova d’esame; i nuclei tematici fondamentali d’indirizzo correlati alle competenze caratterizzanti l’indirizzo; gli obiettivi della prova e la griglia di valutazione. 

“Nella parte che contiene la descrizione delle caratteristiche strutturali della prova d’esame sono individuate le diverse tipologie di prova per lo specifico indirizzo; la durata della prova (con indicazione di un range orario che prevede tempi più lunghi se è prevista, a livello di istituto, una prova scritta con integrazione laboratoriale) e la possibilità di far svolgere la prova in due giorni per un’eventuale integrazione di tipo laboratoriale”.

Nella parte dei Quadri di riferimento relativa gli obiettivi della prova si indicano le operazioni cognitive e le procedure operative necessarie per svolgere la prova stessa, in sostanza quello che la studentessa o lo studente dovrà dimostrare nello svolgimento della prova.

“Questa impostazione consentirà di garantire una struttura unitaria della prova a livello nazionale e allo stesso tempo di dare pieno valore alle autonome scelte operate dalle singole istituzioni scolastiche nella costruzione dei percorsi”.

Per quanto riguarda la griglia di valutazione per l’attribuzione dei punteggi questa contiene un set di indicatori legati agli obiettivi della prova con una distribuzione del punteggio per fasce tra i vari indicatori. Le diverse commissioni dovranno utilizzarla per costruire uno strumento di valutazione tarandolo sulla specifica prova d’esame, definendone i descrittori in relazione alla prova stessa.

La parte ministeriale della prova verrà inviata alle scuole due giorni prima dell’effettuazione dello scritto in modo da consentire ai docenti della commissione di elaborare tre tracce tra cui sorteggiare la prova il giorno dello svolgimento della seconda prova scritta.


DEASCUOLA FORMAZIONE propone un webinar con la dott.ssa Flaminia Giorda per approfondire il tema con spazio per rispondere alle domande dei partecipanti.
26 aprile 2023 ore 15:00-16:00
Novità dell’esame di Stato nei professionali. Dai percorsi per competenze alla seconda prova scritta dell’esame di Stato. Iscriviti subito: https://bit.ly/esame_professionali

 

Altri articoli da “Appunti per la scuola”

Appunti per la scuola #8 Docente tutor e orientatore: si parte!
Appunti per la scuola #7 Sburocratizzare e digitalizzare: il piano semplificazione della scuola
Appunti per la scuola #6 Sostegno: una possibile soluzione è la cattedra mista
Appunti per la scuola #4 Esame di Stato 2023: partito il conto alla rovescia
Appunti per la scuola #3 PNRR: è solo la prima fase
Appunti per la scuola #2 Formazione docenti: le priorità nazionali