
La rubrica Insegnare latino oggi offre spunti di riflessione e suggerimenti utili per una didattica coinvolgente e innovativa, ma soprattutto per ridare centralità a una materia così importante. Grazie al contributo di docenti e di esperti ed esperte di didattica del latino, ogni mese viene lanciata una proposta utile per la discussione e il lavoro con le classi del biennio e del triennio.
Nell’immaginario collettivo “studiare latino” significa affrontare strutture grammaticali complesse, talora astruse, che si frantumano in liste di “particolarità” ed “eccezioni” da memorizzare.
L’approccio tradizionale, che mirava alla traduzione dall’italiano o alla composizione in latino, ha infatti radicato nella didattica un approccio normativo in cui il latino viene affrontato a partire dalla lingua madre: guidati dalla domanda “come si traduce in latino?” gli studenti spesso sono chiamati a mandare a memoria regole ed eccezioni, anche se ora l’obiettivo è riconoscere le strutture dei testi per comprenderli e tradurli, e non produrre testi in lingua.
Si sente dunque urgente la necessità di rendere l’insegnamento del latino più “accessibile” ed “economico”, in particolare negli indirizzi in cui a esso sono riservate poche ore la settimana: ottimizzare il tempo e gli sforzi rendendone gratificante l’apprendimento senza rinunciare alla serietà scientifica dell’approccio.
Questo si può ottenere attraverso un sapere strutturato che ne individui e ricomponga i nodi significativi perché gli argomenti si susseguano in modo strettamente connesso e consequenziale: così l’apprendimento diventa consapevole e la memorizzazione non è più meccanica. Anche il lessico può essere acquisito attraverso l’uso: se i testi d’avvio delle singole unità e i relativi esercizi vertono su un lessico di base che afferisce alla stessa area semantica, la memorizzazione avviene in modo autentico.
Un esempio. Un nodo importante per lo studio della lingua latina è l’uso dell’infinito. Alla funzione nominale si fa seguire generalmente l’uso verbale e si conclude così la trattazione con le proposizioni infinitive.
Una proposta. Innanzitutto non chiediamoci “come si traducono le subordinate soggettiva e oggettiva in latino”, ma usiamo un approccio induttivo. Prendiamo avvio da un breve testo che presenti più volte la struttura in modo riconoscibile. È l’approccio metodologico applicato nel manuale Futura, che in questo caso avvia la spiegazione non con un testo, ma con questa illustrazione.

Gli studenti prima leggono e traducono i discorsi diretti dei tre soldati, poi ritrovano le tre frasi rette da un “verbo di dire” nella narrazione dello storico e si accorgono, anche aiutati dalla grafica, che la struttura cambia. Alcuni esercizi puntuali (“Lavora sul testo”) li aiutano poi a prendere consapevolezza della reale portata del cambiamento.
A questo punto gli studenti sono pronti per affrontare consapevolmente la spiegazione del costrutto, a partire dalla ripresa del testo d’avvio.
Per facilitare il riconoscimento dell’equivalenza a livello di significato di strutture grammaticalmente e sintatticamente diverse in lingue diverse è imprescindibile far seguire alla spiegazione attività ben strutturate, che prevedano momenti in aula e a casa: prima anche a piccoli gruppi sostenuti dal docente o dalla docente, poi individualmente per fissare i concetti appresi. Particolarmente adatti prima dell’attività di traduzione sono esercizi di riempimento, a scelta multipla e di trasformazione.
Qualche esempio, tratto dal manuale Futura.

Una volta che gli studenti hanno compreso e applicato la struttura dell’infinitiva, invece di passare ad altre strutture sintattiche come tradizionalmente accade, è più naturale proseguire con la costruzione di videor e dei verbi appellativi, elettivi, estimativi, di comando e di divieto che si costruiscono con l’infinito. Il risultato è un approccio ricorsivo che facilita il consolidamento dei concetti appresi.
A conclusione, mappe di riepilogo consentono di recuperare tutte le informazioni acquisite e stimolare il confronto tra le diverse costruzioni.


Se anche voi siete appassionati del latino, se considerate questa materia essenziale per la formazione e la crescita, se avete proposte didattiche e idee da condividere con colleghi e colleghe scriveteci a insegnare.latino.oggi@gmail.com.