A scuola con i changemakers #2
Per cambiare la scuola, bisogna ragionare in una prospettiva sistemica

Per cambiare la scuola, bisogna ragionare in una prospettiva sistemica

Nel corso del “Secolo breve”, per usare una nota espressione dello storico britannico Eric Hobsbawm, potenti paradigmi teorici funzionavano come meccanismi interpretativi dei differenti aspetti della società, dell’economia e della cultura. Spesso mossi da principi teleologici, questi modelli totalizzanti hanno progressivamente smarrito la capacità di spiegare il mondo, cercando di offrire semplificazione laddove, invece, si ritrova maggiore complessità.

Il mondo contemporaneo sfugge alle riduzioni, contraddistinto da un crescente livello di volatilità nei modelli di creazione di valore, di fluidità nelle relazioni e nelle identità, di velocità negli scambi e nelle trasformazioni. In tal senso, comprendere e interpretare la realtà è divenuto un esercizio sempre più sfidante. L’effetto combinato dell’obsolescenza della strumentazione teorica con l’esponenziale tasso di cambiamenti ha determinato uno spostamento dell’attenzione dalle soluzioni ai problemi. Così, nel tempo dello shortermismo si fatica a ragionare in termini sistemici

Le policy e gli interventi si focalizzano sugli effetti più evidenti, spesso secondari, di un problema sociale, piuttosto che comprenderne le cause. Ragionare in una prospettiva sistemica ci può consentire di interrompere questo cortocircuito e guardare con nuove lenti il problema che vogliamo fronteggiare. In oltre quarant’anni di lavoro con i più visionari innovatori sociali, abbiamo compreso che l’approccio del cambiamento sistemico è fondamentale per restituire centralità alle soluzioni. Le organizzazioni tradizionali, infatti, prive di una visione sistemica, tendono a privilegiare modelli di “servizio diretto”, ovvero si focalizzano esclusivamente sugli effetti di un determinato problema sociale. Talvolta, il modello del “servizio diretto” può scalare da un punto di vista quantitativo, ovvero raggiungere un numero più ampio di beneficiari, tuttavia, seguirà nel tempo una dinamica di crescita costante. L’approccio sistemico, il cui obiettivo è determinare un cambiamento radicale in un determinato ambito, possiede invece una dinamica esponenziale: nel momento in cui la soluzione sistemica inizia a funzionare, si produce una trasformazione repentina e non più reversibile

Pensiamo, ad esempio, a Wikipedia, il cui fondatore, Jimmy Wales, è un Ashoka Fellows. Prima di Wikipedia, il sistema presentava barriere tali da limitare o impedire l’accesso al sapere per milioni di persone. Attraverso la piattaforma, non solo vi è stata una poderosa rottura di quelle barriere, ma, al medesimo tempo, è cambiata la modalità stessa attraverso cui avveniva la produzione di sapere: da processo prettamente unidirezionale a un modello diffuso collaborativo. Ciò che Wikipedia ha prodotto è stato un profondo cambiamento sistemico, la cui radicalità, a sua volta, ha determinato un ulteriore “salto”, tale da interessare e modificare il senso comune. 

In questi anni, si è lungamente dibattuto sulla necessità e sull’urgenza di ri-pensare il modello educativo. Semplificando, gran parte di questi propositi hanno avuto una difficoltosa implementazione e, in una certa misura, hanno seguito il modello del “servizio diretto”. Se pensassimo alla scuola in termini sistemici, quali sono i principali problemi sui quali intervenire? L’uscita precoce dalla formazione secondaria è da considerare un problema o piuttosto un effetto? Quali le soluzioni che possiamo co-creare affinché il sistema scuola sia davvero rilevante? Da tempo, siamo persuasi della centralità della scuola nei processi di trasformazione, pertanto crediamo che solo attraverso una visione autenticamente sistemica potremmo proporre dei cambiamenti in grado di fare la differenza. Una scuola che sappia sviluppare la curiosità, l’intelligenza emotiva, la capacità di lavorare insieme, l’intraprendenza. Una scuola che riconosca e valorizzi la qualità docente. Una scuola per pensare, per agire e per essere attori di cambiamento. 


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VERSO UNA NUOVA SCUOLA: Storie, visioni e strumenti per attivare e gestire il cambiamento a scuola
Secondo appuntamento l’11 novembre 2021 alle ore 15:00
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Foto in apertura by Philipp Deus on Unsplash

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