Oltre il libro di testo. Come il podcast può influenzare i processi di apprendimento

Oltre il libro di testo. Come il podcast può influenzare i processi di apprendimento

Il podcast in classe: una moda passeggera o una nuova frontiera dell’apprendimento?

Noi insegnanti lo sappiamo bene: il mondo della scuola è il banco di prova su cui si misura la validità formativa di metodologie e strumenti che, di anno in anno, riscuotono il favore dei pedagogisti e conquistano l’avallo del Ministero. Spesso, purtroppo, si tratta soltanto di mode passeggere (in qualche caso tardivamente recepite dal mondo dell’istruzione angloamericano), che ci affanniamo a inseguire almeno fino a quando non vengono sostituite dall’ultima tendenza che promette miracoli educativi.

Recentemente, a scuola e in rete, si parla molto delle potenzialità del podcast come strumento didattico. Negli ultimi anni i podcast si sono rapidamente affermati come una delle novità più rilevanti nel mondo della comunicazione e della divulgazione: gli ascoltatori e le ascoltatrici sono in continua crescita e nel 2023 hanno sfiorato i 17 milioni. Questo significa che un italiano su quattro, nonostante il ritmo frenetico degli impegni quotidiani e le miriadi di fonti di intrattenimento alternative, riesce a ritagliarsi il tempo per ascoltare i suoi programmi preferiti. Proprio come una serie tv, puntata dopo puntata, i podcast coinvolgono e catturano ascoltatrici e ascoltatori, diventando parte di una piacevole routine di aggiornamento e informazione.

Tra gli appassionati di audio-entertainment non mancano certo i più giovani, che spesso hanno scarsa familiarità con la radio (questa sconosciuta!) ma bazzicano abitualmente le piattaforme di streaming. E così, com’era prevedibile, anche la scuola sta cominciando a esplorare questo nuovo canale di comunicazione, nella speranza di catturare studentesse e studenti nella rete della conoscenza. 

Ma il podcast a scuola funzionerà davvero?

Il podcast a scuola: la conoscenza a portata d’orecchio

Se i podcast hanno un asso nella manica (o forse dovremmo dire nell’auricolare?), si tratta senza dubbio della loro versatilità. Infatti, studentesse e studenti possono ascoltarli in ogni luogo (ad esempio sull’autobus, lungo il tragitto per raggiungere la scuola) e in qualsiasi momento (in una pausa tra una lezione e l’altra, la sera prima di andare a dormire o al mattino mentre si preparano a uscire di casa), per studiare un argomento nuovo o per ripassarlo prima di una verifica o di un esame. L’ascolto dei podcast favorisce così un apprendimento più efficace e duraturo, facilitando la memorizzazione dei più importanti snodi curricolari. Inoltre, attraverso i tag o “marcatori”, ciascun episodio viene associato ad altri podcast che affrontano argomenti simili, il cui ascolto viene automaticamente suggerito a studentesse e studenti che, di conseguenza, saranno incoraggiati ad approfondire quei temi anche attraverso altri contenuti complementari.

Non solo: anche l’insegnante, a sua volta, può scegliere di usare un episodio per arricchire e variare le sue lezioni in classe, oppure proporne l’ascolto in orario extrascolastico, sfruttarlo come risorsa per organizzare una classe capovolta o come fonte per un debate, o ancora suggerirne l’ascolto come attività di recupero o di potenziamento. Insomma: il podcast è uno strumento didattico estremamente flessibile, che lascia carta bianca alla nostra creatività e consente di realizzare una didattica autenticamente personalizzata.

Un’altra ragione del successo del podcast a scuola? Il suo potenziale inclusivo. Secondo il modello psico-pedagogico dello Universal Design for Learning, per offrire a tutte e a tutti le stesse opportunità di apprendimento è necessario differenziare i canali di comunicazione e presentare le informazioni ricorrendo a un’ampia gamma di supporti, codici e modalità diverse. Per questo, il podcast può essere considerato un’alternativa preziosa al libro di testo (o comunque un’integrazione proficua) per studentesse e studenti con disturbi specifici dell’apprendimento legati alle competenze di letto-scrittura (ma non solo).

La proposta di Deascuola

Nello specifico, l’offerta podcast di Deascuola soddisfa pienamente due diversi tipi di esigenze: non solo quelle didattico-disciplinari, mettendo a disposizione dell’insegnante un podcast per ciascuna delle principali materie d’insegnamento, ma anche quelle di aggiornamento permanente del corpo docente, grazie a Profcast, un podcast nel quale intervengono esperte ed esperti del mondo della scuola per discutere delle avanguardie educative e delle metodologie didattiche più efficaci, condividendo la loro esperienza e il loro punto di vista.

Se insegni latino e vuoi approfondire l’argomento, leggi qui.

Leggi anche

A caccia di onde anomale
Il lessico latino: le radici delle lingue romanze
Una torta da dividere con un chat bot
GeoNight 2024: due notti per scoprire il fascino della Geografia
L'Intelligenza Artificiale e la didattica della Geografia
La Geografia attorno: esplorare il territorio per interpretarlo in autonomia