
Fra le novità che contraddistinguono questo anno scolastico appena iniziato abbiamo il nuovo esame di maturità. Fino ad oggi abbiamo sentito e letto solo annunci, ma ora, con il Decreto-legge 9 settembre 2025, n. 127, abbiamo una norma di riferimento. Da qui dobbiamo partire per un’analisi puntuale e scevra da preconcetti. Il nuovo esame di maturità è definito nell’articolo 1, comma 1, del Decreto-legge, che però non è del tutto intelligibile in quanto interviene, con modifiche, sul Decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 62 a cui, dunque, dobbiamo riferirci. Proviamo a riprendere le modifiche più significative.
La denominazione
Il comma 1, alla lettera a), intervenendo sull’articolo 12, comma 1 del decreto legislativo n. 62/2017, modifica la denominazione dell’esame di Stato, reintroducendo la dicitura di “Esame di maturità”. Il termine “maturità” raffigura e sintetizza la filosofia sottesa a tutta la riforma. L’obiettivo, più volte dichiarato, sta nel promuovere una valutazione che non si limiti alla misurazione delle conoscenze, ma sappia riconoscere e valorizzare il grado di maturazione del candidato, inteso come sviluppo integrale e armonico della persona.
La composizione delle commissioni
La lettera b) interviene sull’articolo 16, comma 4 del decreto legislativo n. 62/2017, al fine di rivedere la composizione delle commissioni. La disposizione prevede che ciascuna commissione, oltre al presidente esterno, sia composta da due commissari esterni e, per ciascuna delle due classi abbinate, due commissari interni. I commissari sono afferenti alle aree disciplinari, caratterizzanti i diversi percorsi di studi, individuate con Decreto del Ministro da adottare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della nuova disposizione normativa.
Il colloquio
La lettera c) interviene sull’articolo 17 del decreto legislativo n. 62/2017, chiarendo che l’esame si intende validamente sostenuto esclusivamente qualora il candidato abbia partecipato regolarmente a tutte le prove previste, ovvero alle due (tre per specifici indirizzi di studio) prove scritte a carattere nazionale e al colloquio. Il colloquio si concentrerà su quattro discipline, da definire con decreto del Ministro entro il mese di gennaio di ogni anno. Bisogna ricordare che il colloquio non si chiude e conclude nelle quattro discipline ma è finalizzato a valutare anche il grado di maturazione attraverso l’impegno dimostrato dallo studente nell’ambito scolastico ed in attività coerenti con il percorso formativo (cfr. Curriculum dello studente).
L’esito delle prove scritte e il punteggio
La lettera d) interviene sull’articolo 18 del decreto legislativo n. 62/2017, riducendo ad un massimo di tre punti l’integrazione che la commissione d’esame ha facoltà di apportare al punteggio finale, ove il candidato abbia raggiunto un punteggio complessivo di almeno novantasette punti nelle prove d’esame.
Il Curriculum dello studente e le prove INVALSI
La lettera e) interviene sull’articolo 21 del decreto legislativo n. 62/2017 e specifica che i livelli di apprendimento conseguiti nelle prove nazionali (INVALSI) siano resi disponibili unicamente all’esito dell’Esame di maturità, nell’ambito di una sezione dedicata del Curriculum. A tale proposito abbiamo anche la modifica dell’articolo 17 del decreto legislativo 31 dicembre 2009, n. 213, al fine di autorizzare l’INVALSI a inserire i livelli di apprendimento individuali nel Curriculum. In quest’ottica il Curriculum diviene lo strumento generale di riferimento per la documentazione e la personalizzazione. Tant’è che la Commissione d’esame, nel colloquio, tiene conto anche delle informazioni contenute nel Curriculum dello studente.
La formazione dei docenti
Non da ultimo, ai commi 7 ed 8, troviamo il passaggio più significativo dell’effettiva volontà di cambiamento. Infatti, si dispone l’incremento di dieci milioni annui per la formazione dei docenti e si stabilisce che la partecipazione alla formazione costituisce titolo preferenziale per la nomina a componente delle commissioni degli esami di maturità. Ovvero, le riforme passano innanzitutto attraverso i docenti e la loro formazione.
Di questi temi dialogheremo con Damiano Previtali e Flaminia Giorda, dirigente tecnico del Ministero dell’istruzione e del merito, Coordinatrice nazionale del Servizio Ispettivo e della Struttura tecnica Esami di Stato durante il webinar gratuito:
Il nuovo esame di maturità – 30 settembre 2025 ore 17
Ulteriori iniziative saranno organizzate a seguito dei relativi decreti applicativi e ordinanze.