Il 26 settembre 2023 rappresenta una data storica per lo sport e la società italiana. In questo giorno è stata promulgata e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale la legge costituzionale n. 1. Con un impegno congiunto, infatti, il Parlamento italiano ha rinnovato un capitolo fondamentale della Costituzione: l’articolo 33, introducendo il nuovo comma che recita:
«La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme»1.
Questa importante aggiunta mette in evidenza come lo sport non sia meramente inteso come una pratica fisica ma come un prezioso alleato nell’educazione, nell’inclusione sociale e nel miglioramento del benessere complessivo di ogni cittadina e cittadino. Fino ad ora, la nostra Costituzione non aveva riservato un grande spazio allo sport, diversamente da quanto accaduto in altri Paesi, dove lo sport ha una posizione di rilievo e viene considerato per legge un diritto inalienabile di ogni persona.
Il nuovo comma della Costituzione è perfettamente in linea con le linee guida che definiscono il concetto e le funzioni dello sport da parte della Commissione Europea. Quest’ultima intende lo sport a partire da un concetto ampio, approcciandolo non solo nella sua forma di competizione o di gioco sportivo, ma come un insieme di attività fisiche di tipo olistico che hanno una funzione ricreativa e salutistica2.
La modifica dell’articolo 33 della Costituzione italiana apre la strada al riconoscimento anche nel nostro Paese dello sport quale diritto umano e bene comune3 che esprime valori fondamentali della vita legati: allo stare insieme; al piacere derivante dal gioco, dalla festa e dalla ricreazione; alla fruizione del benessere e della pienezza della vita.
Questi valori sono legati a specifici diritti. Come la formazione e l’educazione, infatti, lo sport è di per sé un diritto umano che deve essere promosso, sviluppato e acquisito attraverso la formazione e l’educazione stessa. Secondo la Carta Olimpica, le dichiarazioni e i documenti delle Nazioni Unite e dell’Unione Europea, lo sport è un diritto umano, che possiamo definire di “quarta generazione” legato al concetto di riposo, svago e tempo libero. Di fatto, lo sport è espressione di una serie di diritti quali4:
- Diritto all’identità: lo sport rafforza l’identità individuale e collettiva, promuovendo la fiducia in sé stessi e nel proprio corpo, obiettivo centrale, ad esempio, dell’attività fisica in ambito scolastico.
- Diritto alla partecipazione e al benessere: lo sport offre la chance di partecipare e di beneficiare dei suoi vantaggi intrinseci, migliorando il benessere fisico e sociale e combattendo problematiche come l’obesità.
- Diritto a un tempo libero attivo: lo sport previene la depressione promuovendo un lifestyle attivo, offrendo spazi di espressione individuale che diventano veri momenti di vita e libertà.
- Diritto all’uguaglianza e non discriminazione: lo sport deve garantire accesso e uguaglianza a tutte e a tutti, indipendentemente da genere, etnia, retroterra socioeconomico o abilità.
Anche se ora lo sport occupa un posto d’onore nella Costituzione, è essenziale ricordare che non è ancora stato proclamato “diritto” nella legislazione del nostro Paese. Tuttavia, questo cambiamento costituisce un enorme passo avanti, allineandosi all’obiettivo di rendere lo sport alla portata di tutti, a prescindere dalle condizioni economiche, gruppo etnico di appartenenza o condizioni familiari. Rimangono certamente sfide da superare, come assicurare che tutte le persone possano effettivamente godere dei valori intrinseci ed estrinseci dello sport, ma stiamo indubbiamente muovendoci nella giusta direzione.
In collaborazione con:
Fonti:
1 https://www.sport.governo.it/it/attivita-nazionale/sport-in-costituzione/pubblicata-la-legge-costituzionale-26-settembre-2023-n-1/
2 https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=celex%3A52007DC0391
3 E. Isidori, C. Maulini, M. Migliorati (2017). Lo sport come bene comune: tra politica ed educazione. Metis, 7, 2, 48-72. https://www.metisjournal.it/index.php/metis/article/view/13/56
4 E. Isidori (2017). Pedagogia e sport. La dimensione epistemologica ed etico-sociale. Milano, FrancoAngeli, pp. 113-117.