Questo l’hai letto? La rubrica di consigli di lettura di Deascuola.
Ogni mese un suggerimento di lettura per gli studenti della scuola secondaria di primo grado, corredato di materiali per le attività in classe: un utile strumento per la didattica dell’italiano e per sviluppare nei ragazzi il piacere di leggere.
Perché leggere questo libro
I delitti di Whitechapel è un giallo, raccontato con maestria da Guido Sgardoli e Massimo Polidoro, capace di tenere il lettore incollato dalla prima all’ultima pagina. Questo, tuttavia, non è l’unico motivo per cui leggerlo. L’ambientazione del romanzo, infatti, presenta una curata e straordinaria ricostruzione storica di Londra alla fine dell’Ottocento. In particolare, si trova una realistica descrizione di quella parte della città più malfamata, popolata da mendicanti, orfani, ladri, ubriachi: un’umanità che ha in comune la miseria, materiale e umana, ma anche una umanità le cui storie sono poco conosciute e le cui vite contano davvero pochissimo. Sono uomini e donne vittime del pregiudizio che li condanna senza dare loro possibilità di appello. Questo è il tema del libro, che ricostruisce la terribile vicenda degli omicidi attribuiti a Jack lo Squartatore, le cui vittime vennero stigmatizzate come prostitute e presto dimenticate.
«E fa paura la scarsa o nulla considerazione di cui noi donne godiamo in questa maledetta società. Ecco di cosa dovremmo aver paura.»
G. Sgardoli – M. Polidoro, I delitti di Whitechapel. Il mistero di Jack lo Squartatore, De Agostini, p. 304
La vicenda
Sybil Conway, la protagonista del romanzo, è una ragazza che vive con la zia in un paese vicino a Londra nel 1888. Ha studiato, segue le buone maniere che si confanno a una giovane donna come lei ed è lontanissima dallo stile di vita degli abitanti di Whitechapel, uno dei quartieri londinesi più malfamati. Tuttavia, Sybil ha un legame con questi abitanti: infatti, sua madre – che l’ha abbandonata quando era piccola – è proprio una di loro.
Sybil non immaginava che quel giorno di pioggia, quando la donna venne a bussare a casa della zia (che si rifiutò di aprirle), sarebbe stato l’ultimo giorno di vita di sua madre: muore la notte stessa, vittima di Jack lo Squartatore. Un telegramma di Scotland Yard le comunica la tragica notizia e la costringe a partire per Londra. Qui viene a sapere la triste verità sulla misera vita condotta da sua madre e scopre anche che le donne come lei sono vittime del pregiudizio della cosiddetta “società per bene”. Si rende presto conto che l’idea, mai esplicitata chiaramente ma diffusa e condivisa, è che queste donne, vittime di un feroce assassino, siano tutte prostitute e che, in un certo senso, agli occhi di tutti “meritino” ciò che hanno avuto in sorte. Lo pensa anche la zia Elisabeth, una donna fredda e poco sensibile, che fatica a comprendere perché sua nipote si ostini a rimanere a Londra per far luce sull’omicidio di sua madre. Ma è proprio durante la sua ricerca della verità che Sybil avrà modo di conoscere la storia di sua madre e di molte donne infelici come lei, sole e costrette a vivere per strada e per questo considerate delle prostitute da una società che non ha alcuna considerazione per le donne. La ricerca dell’assassino la porterà a vivere avventure decisamente poco piacevoli nei bassifondi della città, la condurrà anche a scoprire chi fosse davvero sua madre e le farà cambiare la propria opinione su di lei.
I delitti di Whitechapel è un romanzo pieno di mistero, a volte a tinte decisamente oscure, che porta il lettore nella Londra di fine Ottocento, offrendo una lettura inedita e originale delle donne vittime di Jack lo Squartatore: vittime di un assassino e, al tempo stesso, di un pregiudizio.
ATTIVITÀ
1) Investigatori a Whitechapel
Questa è un’attività di comprensione del testo e di scrittura da svolgere individualmente.
Si chiede ai ragazzi di immaginare di aiutare la protagonista nella sua indagine. Dopo aver fotocopiato la mappa del quartiere di Whitechapel che si trova sui risguardi di copertina, si chiede loro di seguire i movimenti della protagonista e raccogliere, come fa lei, tutti gli indizi/le prove in un taccuino (va benissimo un foglio di quaderno). Dovranno raccogliere questi indizi che gli Autori hanno seminato nel libro e che possono aiutare a individuare il colpevole. Dovranno poi scrivere una relazione su quanto hanno scoperto, spiegando e giustificando le loro ipotesi.
2) La protagonista prima e dopo…
Questa è un’attività di comprensione del testo da svolgere individualmente.
Si tratta di seguire e analizzare il cambiamento della protagonista rispetto alla sua opinione circa la propria madre, ma non solo. Si divide un foglio a metà: su una colonna si scrive PRIMA; sull’altra colonna si scrive DOPO. Si individuano i passaggi più importanti del romanzo, quelli in cui la protagonista modifica qualcosa del suo modo di pensare e si compila lo schema, indicando com’era prima di quel fatto/episodio (un incontro, un dialogo, una riflessione…) e come cambia dopo. Alla fine, si trasforma il contenuto della tabella in un breve testo espositivo in cui si parla dell’evoluzione della protagonista.