Questo l'hai letto? #19
‘Il sole fra le dita’ di Gabriele Clima

‘Il sole fra le dita’ di Gabriele Clima

Questo l’hai letto? La rubrica di consigli di lettura di Deascuola.
Ogni mese un suggerimento di lettura per gli studenti della scuola secondaria di primo grado, corredato di materiali per le attività in classe: un utile strumento per la didattica dell’italiano e per sviluppare nei ragazzi il piacere di leggere.


Perché leggere questo libro
Con il bellissimo romanzo Il sole fra le dita del genere realistic fiction Gabriele Clima ci regala una storia potente e commovente che fa riflettere i lettori e le lettrici su come stereotipi e pregiudizi impediscano molto spesso di vedere la «realtà vera».

È un romanzo profondo, che tratta con ironia e leggerezza un tema delicato come quello della disabilità: ma si cadrebbe nell’errore se si pensasse a una storia di “buonismo”, perché sarebbe un altro stereotipo, una sorta di storia edificante, da leggere magari sotto l’albero di Natale. Il sole fra le dita non è un romanzo per sentirsi buoni e a posto con la coscienza, non è nemmeno – come ho già detto – la storia di un ragazzo disabile: è piuttosto la storia di due persone vere e autentiche, che per motivi diversi hanno fatto l’esperienza dell’esclusione, dell’emarginazione e della finta comprensione e che si ritrovano a vivere una straordinaria avventura che sarà la redenzione di entrambi. Davvero un romanzo bellissimo!

«Al diavolo la sedia, Andy. Senti anche un po’ di mondo vero. Senti la terra, il suo profumo, senti l’erba fra le dita aperte, e il suo tocco pieno, e caldo, e giallo, come il sole.»

Gabriele Clima, Il sole fra le dita, Edizioni San Paolo, p. 180

La vicenda

Dario sedici anni, Dario la “mela marcia”, Dario quello che combina solo guai, Dario solo e ostinato contro un mondo di adulti che lo guarda ma non lo vede, a cominciare da suo padre, che se n’è andato lasciandolo solo (con la convinzione che sia stato per colpa sua, perché non era stato all’altezza di impersonare Dario il Grande).
E poi c’è Andy, un ragazzo disabile che ha più o meno la sua età, costretto su una sedia a rotelle, inconsapevole (apparentemente) di quello che gli accade intorno: anche nel suo caso, proprio come per Dario, il mondo lo guarda, ma non lo vede, perché vede solo la sua sedia a rotelle.
L’incontro fra i due sarà la svolta nella vita di entrambi: quando Dario si ritrova per l’ennesima volta nell’ufficio del preside per ascoltare la “sentenza” dopo la sua nuova trasgressione, non crede alle sue orecchie: dovrà occuparsi di un suo compagno «meno fortunato di lui».

Se all’inizio questa prospettiva lo infastidisce, a poco a poco Dario scopre che si tratta dell’esperienza più autentica e più bella della sua vita e quando, per un bizzarro caso del destino, i due si trovano ad affrontare un viaggio decisamente imprevisto, Dario e Andy impareranno che possono e devono vivere entrambi la loro vita vera, fatta di fatica ma anche di conquiste e di gioia pura. E, soprattutto, di libertà. Tutto è destinato a cambiare e il cambiamento non potrà essere fermato nemmeno dall’ottusità di molti adulti che circondano i due amici. 

ATTIVITÀ 
1) Anatomia del personaggio
Questa è un’attività di scrittura creativa da svolgere individualmente. 
Disegna su un foglio la sagoma, abbastanza grande, di una figura umana; il volto dovrà essere completo di occhi, bocca, naso. Disegnala in modo che anche le mani risultino ben visibili. Al centro del tronco disegna un cuore. 
Ora lavora in questo modo: accanto alla testa scrivi che cosa pensa Dario; accanto agli occhi scrivi come vede il mondo; accanto al cuore quali sono i suoi desideri, i suoi sogni; accanto alla mano sinistra ciò a cui ha dovuto rinunciare e ciò che lo fa soffrire; accanto alla mano destra scrivi chi/che cosa l’ha aiutato e sostenuto nel suo cammino.

2) Analisi del conflitto interiore di un personaggio
Questa è un’attività da svolgere in gruppo. 
Dario è quello che viene definito tecnicamente un personaggio ferito, un ragazzo che porta dentro di sé i segni di una sofferenza profonda che non sa gestire. 

Si chiede ai ragazzi, suddivisi in piccoli gruppi, di rileggere con attenzione i passaggi del romanzo in cui emerge più chiaramente il conflitto del protagonista e anche quelli in cui è possibile dedurre che il personaggio soffre per qualcosa che gli è accaduto (riflessioni, dialoghi, flashback). Si chiede poi loro di rispondere a queste domande:
– Qual è il conflitto che Dario sta vivendo?
– Che cosa lo ha fatto sorgere?
– In che modo questo conflitto ha condizionato le sue scelte?
– Quali scelte, in particolare, sono state precisamente dettate da questo conflitto?
– Quale visione del mondo deriva dalla situazione che Dario vive?
– Quale esperienza e quale consapevolezza porteranno Dario a risolvere finalmente il suo conflitto?

Si possono scrivere le risposte su fogli colorati da incollare su un cartellone e poi ogni gruppo confronta il proprio lavoro con quello degli altri.

Attenzione: in tutte le fasi del lavoro è importante che i ragazzi facciano sempre ricorso al libro e sappiano indicare precisamente i passaggi testuali che hanno permesso loro di formulare le ipotesi e trovare le risposte.

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