Il Caviardage® per orientare le emozioni

Il Caviardage® per orientare le emozioni

Il Caviardage® è un metodo di scrittura poetica autobiografica che aiuta a comporre poesie e pensieri partendo da testi già scritti. Per ragazzi e ragazze in fase di crescita e di formazione può essere un’efficace pratica di indagine e di riflessione sul proprio mondo interiore attraverso percorsi didattici che coinvolgono le competenze socio-emotive.
L’attività di cui si parla di seguito mostra come, attraverso strumenti mirati, sia possibile approfondire quesiti necessari per confrontarsi con se stessi/e e orientarsi nel percorso di vita. Si parte dalla canzone di Martina Attili, Cherofobia, che affronta con delicatezza il tema della felicità: la cherofobia è un fenomeno complesso e si manifesta con l’allontanamento intenzionale da situazioni gioiose o esperienze positive, spesso per paura delle conseguenze negative che potrebbero seguire.

È possibile avere paura di essere felici? È interessante aprire il percorso con una canzone per indagare possibili risposte: la musica è un attivatore di emozioni, ma anche specchio delle visioni collettive di una generazione. Il testo esprime il senso di vulnerabilità profonda, rappresentando una richiesta d’aiuto nel rapporto complesso che gli/le adolescenti stabiliscono con la felicità, percepita come uno stato fragile e temporaneo. In alcuni casi si teme che, una volta raggiunto il benessere emotivo, possa seguire una caduta inevitabile a cui spesso si risponde creando un meccanismo di difesa dal dolore.

Povera testolina carica di pensieri / va’ a riposarti / libera fluttua / in sogni meravigliosi. Caviardage di Giovanna Palumbo

In una società che enfatizza il successo, la perfezione e la competizione, chi è in fase di costruzione del proprio sé può sentirsi sopraffatto dalle aspettative. La felicità può sembrare un obiettivo irraggiungibile, non meritato, specialmente quando ci si sente insicuri e insoddisfatti della propria identità. Il Caviardage, attraverso il potere simbolico e trasformativo della parola, può aiutare a rassicurare chi teme di affrontare la vita. Questa metodologia permette di esplorare, accettare e rielaborare il caos e l’imprevisto, mostrando come ciò che inizialmente sembra fuori controllo può essere modellato secondo la nostra sensibilità.
La pagina da cui si parte è una metafora della vita: non possiamo scegliere tutto ciò che ci accade, ma possiamo scegliere come interagire con esso. Ogni parola presente, anche quella che inizialmente può sembrare inutile, diventa parte di un nuovo piano di senso da valorizzare. Spostare lo sguardo dal dettaglio alla totalità permette di comprendere che ogni momento della vita, positivo o negativo che sia, è parte di un quadro più grande. Prendere fiducia nella pagina significa accettare che l’esistenza contiene segni, tracce, possibilità: sta a noi interagire con essi. La singola parola è sostanza nella rete di relazioni con le altre che “saltano agli occhi”, diventando lo strumento per una nuova creazione. Questo esercizio invita ragazzi e ragazze a sviluppare, anche nelle situazioni difficili, una forma di attenzione selettiva verso ciò che è significativo e positivo.

Quando si selezionano e si compongono poesie autobiografiche con il Caviardage, si esercita un potere creativo su un testo già esistente: allo stesso modo possiamo trasformare gli eventi che ci accadono in significati personali, riducendo la percezione di impotenza. Il processo creativo del Caviardage non punta alla perfezione, ma alla scoperta: anche una frase apparentemente disarticolata può racchiudere poesia. Ciò aiuta ragazzi e ragazze a comprendere che la felicità non deve essere continua o completa per essere autentica: è sufficiente coglierne i frammenti e saperli apprezzare.
La poesia, attraverso il Caviardage, offre uno spazio sicuro in cui esprimere emozioni, paure e desideri. È un mezzo che permette di accedere al mondo interiore e di rielaborarlo in modo simbolico. Per affrontare la paura della felicità non dobbiamo evitare l’alternanza di momenti felici e difficili, ma è possibile accogliere entrambi come parte della propria narrazione personale. Non si tratta di evitare la sofferenza o inseguire l’utopia di una felicità permanente, ma di imparare a dare senso a ciò che accade, trovando un nostro posto nel flusso della vita.
Le antologie Petrini promuovono il Caviardage di Tina Festa® (Tina Festa, Trovare la poesia nascosta. Educare alla bellezza con il Metodo Caviardage®, edizioni la meridiana, 2019): questa attività, insieme a tante altre, è presente all’interno de La città dei libri e delle emozioni, il primo testo antologico realizzato in collaborazione con le formatrici certificate del Metodo Caviardage®.

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