Eutop.IA: L’apprendimento felice nell’Antologia #6
Educare a pensare nell’ora di italiano

Educare a pensare nell’ora di italiano

Eutop.IA immagina la scuola come il luogo dello sviluppo del pensiero. Sappiamo ormai con certezza che il cervello è plastico, addirittura modellabile, e lo è – in parte – per tutta la vita. Gli anni della scuola e quindi la frequentazione di un ambiente di apprendimento contribuiscono in modo essenziale alla costruzione di nuove sinapsi e al loro funzionamento. Ed è proprio sul pensiero che si focalizza il quinto punto del manifesto del metodo Eutop.IA, centrale nell’antologia La città dei libri e delle emozioni:

EDUCARE A PENSARE
Imparare a fare le domande giuste, costruire e sostenere punti di vista diversi, confrontarsi con altri modi di pensare, affrontare dibattiti, promuovere il pensiero critico, attraverso la lettura di testi classici e moderni, sono strategie volte a indurre la riflessione autonoma e la capacità di applicare le conoscenze nei contesti attuali in maniera efficace.

Ma come si può insegnare a pensare senza insegnare pensieri?

Innanzitutto trasmettendo l’amore per la lettura, accendendone il desiderio, creando una comunità di lettori e lettrici: questo è il primo passo. Leggere è condizione necessaria per pensare e attiva diversi aspetti dell’intelligenza: nell’ampio raggio delle intelligenze multiple, la lettura non stimola solo l’intelligenza linguistica o logica ma anche le componenti intrapersonali, interpersonali ed esistenziali. D’altronde il termine “intelligenza” indica la capacità sia di scoprire relazioni e interconnessioni tra i vari aspetti della realtà sia di “leggere dentro”, nel senso “dentro se stessi, dentro le altre persone, dentro la realtà”. In entrambi i sensi, l’atto di leggere è dunque associato a crescita interiore, all’esercizio del pensiero critico, allo sviluppo delle capacità introspettive e relazionali.

Alimentiamo dunque la lettura di brani classici e moderni significativi per cogliere il contenuto di un messaggio, l’attualità di un tema, e poi confrontarli e riflettere insieme, in classe, sulla molteplicità delle interpretazioni e dei punti di vista. Curiamo con particolare attenzione la scelta dei testi e la loro qualità, proponendo brani sia attuali, attinti al panorama oggi molto vasto di letteratura per l’adolescenza, che classici, ma sempre attrattivi e vicini al loro mondo. Presentiamo, quando è possibile, racconti integrali oppure testi in relazione fra di loro affinché sia possibile analizzare, riflettere, cogliere connessioni, similitudini, differenze.

Un’altra strada da poter percorrere è proporre alla classe attività volte a sollecitare il confronto, che motivano alla discussione, che stimolano la condivisione, che aprono scenari di riflessione da parte di ogni alunno e alunna e in cui ciascuno/a possa dare il proprio contributo attingendo dal bagaglio di risorse personali, risorse che in itinere saranno soggette a sviluppo e a trasformazioni, contribuendo così alla crescita e all’acquisizione della capacità di pensare. Attività di questo genere sono inserite capillarmente nell’antologia La città dei libri e delle emozioni: i lavori a coppie, le riflessioni e le interpretazioni personali nelle attività indicate con l’etichetta “filo rosso”, i debate, i cooperative learning, tutti motivano alla discussione e al confronto dei propri punti di vista stimolando il pensiero divergente. Le sezioni dedicate alla metodologia Philosophy for children (P4C) favoriscono l’incontro e lo scambio di riflessioni e ipotesi in una comunità di ricerca e di pensiero. L’invito alla produzione di testi argomentativi e le proposte di TED talk consentono di esercitare la costruzione di tesi, l’argomentazione e la confutazione pertinente, stimolando nell’alunno/a la costruzione di processi logici. Il tutto si costituisce come un bagaglio, una cassetta degli attrezzi a cui attingere per districarsi nella complessità del reale con consapevolezza, anche di fronte alla grande quantità di input e suggestioni che provengono dalle innovazioni tecnologiche.

Puoi scaricare qui un’idea da proporre alla tua classe per lavorare sui TED talk.

Infine, ci sembra opportuno sottolineare la necessità di insistere sul ripensamento della figura dell’insegnante: il/la docente è fondamentale per facilitare e guidare il processo educativo con la scelta di metodi didattici appropriati alla formazione di un pensiero critico, e per accompagnare l’intera classe nel riconoscimento di ciò che è importante sapere, tra i tanti stimoli che arrivano dal mondo circostante. Sempre ricordandoci che l’insegnante è inoltre un modello di relazione, di empatia, di condivisione, figura di riferimento alla quale riferirsi e con cui confrontarsi anche in modalità dialettica.

Trovi qui una proposta per metterti in gioco come facilitatore/facilitatrice in una sessione di Philosophy for children.

ATTIVITÀ DA FARE IN CLASSE
Nell’antologia La città dei libri e delle emozioni troverai moltissime proposte di attività, individuali, a coppie o gruppi, volte proprio a promuovere e stimolare il pensiero critico. Qui ti proponiamo la lettura di un articolo dal titolo Elogio della bruttezza, per discutere in classe su che cos’è il brutto, insieme a Otto Dix e Sylvia von Harden, riflettere sul tema del body shaming e affrontare un debate sull’aspetto fisico.

E tu, che cosa ne pensi? Se condividi questo approccio e se educare a pensare è al centro della tua pratica didattica; se “personalizzi” le varie metodologie adattandole alle tue esigenze; se hai voglia di confrontarti con colleghi e colleghe per rendere la scuola, nonostante le difficoltà, sempre più un luogo di apprendimento felice, scrivici a eutop.ia.apprendimentofelice@gmail.com.
Nel prossimo articolo approfondiremo i punti 6 e 7 del manifesto di Eutop.IA: Apprendimento attivo e Fisicità. Non perderlo!

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