Agli Stati Generali dell’alternanza a Roma il 16 dicembre, la ministra Valeria Fedeli ha finalmente presentato le novità riguardanti l’Alternanza scuola lavoro sottolineando come questa debba intendersi come una “modalità didattica innovativa“ e non come una “sostituzione di lavoro”.
Le novità riguardano:
– l’introduzione di 1000 tutor, messi a disposizione dall’ANPAL (Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro) che non sostituiranno né i tutor aziendali né quelli scolastici ma che saranno dei facilitatori territoriali per introdurre dei percorsi di qualità in contesti più svantaggiati;
– il rafforzamento della formazione dei docenti per migliorare l’offerta di percorsi che siano in coerenza con gli indirizzi di studio degli studenti;
– la clausola d’integrità, da sottoscrivere nelle convenzioni, in cui le strutture ospitanti dichiarano il rispetto delle normative fiscali e anti corruzione;
– l’istituzione di un Osservatorio Nazionale di alternanza presso il Miur per monitorare la qualità dei percorsi e il funzionamento degli strumenti per il miglioramento del processo. A giugno 2018 è previsto il primo rapporto semestrale;
– il lancio della nuova piattaforma, uno strumento per facilitare la gestione dei percorsi;
– la pubblicazione della carta dei diritti e dei doveri degli studenti in alternanza;
– l’uscita a breve del Modulo di formazione riguardante i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici.
La piattaforma
La piattaforma è accessibile a:
– scuole (Ufficio Scolastico Regionale, Dirigente scolastico, DSGA o Assistente amministrativo, Referente dell’Alternanza, Tutor scolastico);
– studentesse e studenti;
– strutture ospitanti (Legale rappresentante o suo delegato, Tutor della struttura ospitante).
Sono stati predisposti dei video tutorial per spiegare a tutte le figure coinvolte nel processo, l’utilizzo delle varie funzioni della piattaforma.
Nella “scrivania”, il punto di accesso, troviamo le varie icone esemplificative delle operazioni possibili.
La piattaforma collegherà i sistemi informativi del Ministero con il Registro Nazionale dell’Alternanza scuola-lavoro facendo dialogare le scuole con le strutture ospitanti e consentendo il flusso delle informazioni delle banche dati per la stipula delle convenzioni e degli adempimenti burocratici. Sarà inoltre possibile salvare modelli di convenzione e di progetti per semplificare futuri iter. Tutto questo permetterà al Ministero un monitoraggio continuo e in itinere che sostituirà quello di fine anno.
L’altra importante novità, grazie a un protocollo d’intesa con l’INAIL, è l’erogazione gratuita in modalità e-learning del corso sulla sicurezza generale, composto da 7 moduli, che al superamento del test finale darà diritto alla certificazione .
L’icona valutazione, che non è ancora attiva, permetterà alle strutture ospitanti e agli studenti di valutare le competenze acquisite nei percorsi.
Infine, per la segnalazione di abusi o di non coerenza dei percorsi all’Ufficio Scolastico Regionale e al Ministero, gli studenti avranno a disposizione il famoso “Bottone rosso”. A tal fine è stata anche istituita una Task Force nazionale composta di 100 docenti presso gli Uffici Scolastici regionali e 10 presso il Ministero.
La carta dei diritti e dei doveri
I primi articoli, dei sette che compongono il regolamento, riguardano le “Finalità” (art. 1], i “Destinatari” (art. 2) e la “Modalità di svolgimento” (art. 3) al cui comma 5, per contrastare eventuali abusi , viene stabilito che “la durata delle attività giornaliere svolte non può superare l’orario indicato nella convenzione stipulata tra l’istituzione scolastica e la struttura ospitante, da definirsi nel rispetto della normativa vigente.”
L’articolo 4 riguarda poi nello specifico i “Diritti e i doveri “ degli studenti che devono essere debitamente informati insieme alle loro famiglie sui percorsi che devono essere in linea con l’indirizzo di studio. La presenza del tutor scolastico e di quello aziendale dovrà garantire la qualità e la coerenza dei percorsi. Al termine di ogni percorso gli studenti hanno pieno diritto al riconoscimento delle competenze sviluppate che devono essere certificate dalle scuole.
Per gli studenti disabili (comma 5) viene ribadito il ruolo dell’alternanza in termini di promozione dell‘autonomia nell’inserimento nel mondo del lavoro.
Tra i doveri degli studenti ricordiamo l’obbligo di frequenza dei 3/4 delle ore previste e il rispetto delle norme di sicurezza e di privacy.
L’articolo 5 “Salute e Sicurezza” sottolinea la necessità della formazione sulla sicurezza prevedendo un numero massimo di studenti ammissibili in una struttura ospitante (comma 4):
– 5 studentesse e/o studenti per ogni tutor interno, per attività ad alto rischio
– 8 studentesse e/o studenti per ogni tutor per attività a medio rischio
– 12 studentesse e/o studenti per ogni tutor per attività a basso rischio
L’articolo 6 prevede l’istituzione di apposite Commissioni presso gli Uffici Scolastici regionali per vigilare su eventuali abusi mentre l’articolo 7, che conclude il documento, riguarda le “Disposizioni transitorie “.
> La carta dei diritti e dei doveri è consultabile qui.
In conclusione ci auguriamo, con la ministra Fedeli, che grazie anche all’alternanza si possa parlare sempre più di una “scuola qualificata, aperta inclusiva e di qualità per tutti”.
> Per una guida passo passo all’organizzazione di progetti di alternanza vedi:
Vanessa Kamkhagi, L’alternanza scuola-lavoro in pratica, collana Formazione Docenti, UTET Università