Safer Internet Day. Chi sono le vittime e quali sono i rischi?

Safer Internet Day. Chi sono le vittime e quali sono i rischi?

Il 65% degli utenti di internet è vittima di almeno uno tra i principali rischi della rete, il 30% dei ragazzi ha perso fiducia nelle persone reali e il 50% dichiara di essere estremamente preoccupato per la sicurezza online.

Sono questi alcuni dei risultati presentati all’evento “Educazione civica 4.0: vivere bene con gli altri anche in Rete”: un incontro con studenti e docenti promosso da Fondazione Mondo Digitale, Roma Capitale, Microsoft Italia e Deascuola.

I risultati del nuovo studio Microsoft Digital Civility Index, che analizza le attitudini e le percezioni degli adolescenti (13-17) e degli adulti (18-74) in 14 Paesi, rispetto all’educazione civica digitale e alla sicurezza online, parlano chiaro.

Il 65% degli intervistati dichiara di essere stato vittima di almeno uno dei principali rischi online come contatti indesiderati, cyberbullismo, trolling, sexts (messaggi e immagini a sfondo sessuale) e molestie online. Dal rischio virtuale a quello reale il passo è breve: il 51% ha incontrato di persona l’autore della minaccia (la percentuale sale al 58% tra i più giovani) e il 30% dichiara di avere perso fiducia nelle persone nella vita reale; il 18% ha perso un amico. Il 62% dichiara di non sapere dove trovare aiuto quando si imbatte in un rischio online.

VITTIME E RISCHI(1)
Circa 2 ragazzi su 3 dichiarano di aver avuto esperienza diretta o indiretta di fenomeni di cyberbullismo secondo i dati raccolti a seguito degli incontri tenuti con milioni di studenti in tutta Italia. Nel nostro lavoro riscontriamo purtroppo un aumento consistente delle denunce di minori nei confronti di coetanei per episodi di bullismo e cyberbullismo”. – ha commentato Nunzia Ciardi, Direttore del servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni. – Le denunce per minacce, ingiurie e diffamazione online rappresentano circa il 59% del totale, quelle relative al furto d’identità digitale quasi il 30%, molto preoccupante anche l’aspetto che riguarda la diffusione di materiale pedopornografico, che rappresenta l’11,5% dei casi trattati (…)”.

Ma come si può rendere il web un luogo sicuro, in cui l’educazione civica, il rispetto e l’empatia siano sempre i protagonisti delle nostre azioni? Sono stati chiamati a rispondere a queste domande esperti, operatori e genitori che si sono confrontati con docenti e studenti in Campidoglio nel corso dell’evento “Educazione civica 4.0: vivere bene con gli altri anche in Rete”, in occasione del Safer Internet Day.
Sono intervenuti: Flavia Marzano, assessora Roma Semplice, Mirta Michilli, direttore generale della Fondazione Mondo Digitale, Carlo Rinaldi, Digital & Social Marketing Leader di Microsoft Italia, Massimo Bruno, vice questore aggiunto della Polizia di Stato del Dipartimento Polizia Postale Lazio, Alberto Pellai, autore per De Agostini del libro “Tutto troppo presto”.

 

 

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