C’è chi sostiene che i quiz a risposta multipla siano una forma “povera” di verifica degli apprendimenti e questo è senz’altro vero nel caso in cui rappresentino l’unica o la prevalente modalità per il loro accertamento.
In una progettazione didattica completa, infatti, gli strumenti di verifica devono essere molteplici e soprattutto devono essere utilizzati coerentemente con la loro funzione: un quiz in effetti difficilmente, a meno che non sia strutturato con particolare sapienza, può far emergere delle competenze, mentre si presta particolarmente bene alla verifica di conoscenze e abilità, che sono gli elementi costitutivi della competenza.
Per la verifica delle competenze useremo dunque prove di comprensione profonda e compiti autentici, ma solo dopo aver allenato i nostri studenti ed aver costruito una solida base fondata sulla padronanza di conoscenze e abilità. Accertarci che queste siano possedute è nostro compito quanto quello di verificare il possesso di competenze.
Dunque, la migliore collocazione del testing a risposta multipla è o nella fase di verifica delle conoscenze o nella fase della valutazione formativa, quando abbiamo bisogno di accertare se gli studenti abbiano compreso correttamente dei concetti fondativi o se sia necessario riformulare la spiegazione, utilizzando se possibile altri strumenti o altri esempi. La velocità dello strumento è funzionale alla tempestività dell’intervento di ristrutturazione della proposta didattica.
L’uso del testing è molto importante anche per variare il ritmo della lezione e per tenere viva l’attenzione degli studenti; quando entra nella routine didattica essi sanno che è necessario seguire con concentrazione perché saranno chiamati a rispondere ad una rapida verifica. Questo è spesso indispensabile durante la videolezione digitale, quando le probabilità che gli studenti si distraggano sono più elevate ed ottenere un riscontro sulla loro attenzione può essere determinante per gli step successivi.
Il testing rapido oggi è possibile con una pluralità di strumenti digitali (Kahoot, Socrative, Mentimeter,…), che, pur distinguendosi per completezza delle funzionalità e interfaccia grafica, offrono tutti due vantaggi importanti: non hanno bisogno di alcuna infrastruttura eccetto la connessione di rete – perché gli stessi smartphone degli studenti fungono da risponditori – e offrono immediatamente il risultato che può essere mostrato a tutta la classe. L’esito del test, che in caso di valutazione formativa potrà anche essere somministrato in forma anonima, può essere oggetto di riflessione e occasione preziosa per praticare la didattica dell’errore, un approccio in cui l’analisi dell’errore diviene occasione di apprendimento e opportunità per eliminare misconoscenze o conoscenze ingenue sbagliate. L’analisi delle risposte e la spiegazione degli errori e della risposta corretta rappresentano il feed-back del docente, che offre una guida preziosa al percorso di ciascuno studente.
Nulla vieta che, oltre all’uso in modalità di verifica formativa, il testing a risposta multipla possa essere previsto, con un adeguato grado di sfida, anche per la verifica sommativa.
Il testing rapido può essere anche un perfetto punto di partenza per un’attività di peer-teaching.
Dopo aver posto alla classe una domanda sfidante e aver raccolto le diverse risposte, si possono formare gruppi eterogenei di studenti in cui siano presenti persone che hanno fornito tutte risposte diverse (in questo caso la somministrazione non dovrà essere anonima).
Nell’ambito del gruppo ciascun membro sarà chiamato ad argomentare la propria risposta e a discutere criticamente le risposte fornite da altri. In questa fase generalmente accade che il membro del gruppo che ha fornito la risposta esatta riesce a convincere gli altri membri, con la forza delle proprie argomentazioni, della correttezza della soluzione, proprio come farebbe un docente. Lo si potrà osservare con una successiva somministrazione dello stesso test, notando un sicuro aumento del numero di risposte corrette a seguito della discussione nei gruppi.
Utilizzando tools adeguati possiamo anche inserire test per gli studenti durante l’esplorazione asincrona di un sito web (Insert Learning) o durante la visione di un video didattico o di una nostra videolezione registrata (Playposit).
In questo modo l’esperienza di fruizione dei materiali sarà interattiva e si eviterà che lo studente possa sentirsi solo durante l’esplorazione: la “voce” del docente, attraverso il quiz, sarà sempre presente e lo aiuterà a concentrarsi sugli aspetti salienti della lezione asincrona.
Nei corsi Deascuola lo strumento del testing rapido è già disponibile. Si possono trovare proposte di quiz e test sviluppati con lo strumento Kahoot, a disposizione del docente per coinvolgere in modo attivo gli studenti e per una veloce verifica della comprensione.