L’Italia è la prima nazione al mondo a introdurre la sostenibilità nei programmi scolastici.
Fantastico. E ora?
Ci sono molti modi in cui possiamo porci di fronte a questa novità. Si potrebbe essere spaesati, preoccupati dal non essere sufficientemente preparati, addirittura infastiditi per l’imposizione della nuova materia che andrà necessariamente a occupare le ore di qualche altra preziosa risorsa didattica.
Oppure possiamo vedere il bicchiere mezzo pieno e sfruttare questa occasione per ottimizzare il tempo concesso per sensibilizzare le nuove generazioni a uno stile di vita rispettoso delle persone, dell’economia e soprattutto dell’ambiente. In una parola: sostenibile.
Trattare le tematiche ambientali in classe è diventato una necessità. Oggi più che mai conosciamo il doppio legame che ci connette agli ecosistemi: ogni azione che compiamo ha un effetto sull’ambiente e ogni variabile ambientale ha effetto su di noi. Abbiamo le prove scientifiche e la maturità necessaria a comprendere che siamo parte di un grande meccanismo, che in questi ultimi decenni si sta alterando profondamente.
Ora ci sono due generazioni che si trovano davanti a una sfida:
- Gli attuali alunni, che saranno coloro che dimostreranno di essere o meno in grado di gestire scenari semi-apocalittici, fatti di emergenze climatiche, inquinamento, consumo di suolo e perdita di Biodiversità.
- Gli attuali docenti ed educatori che sono coloro che formeranno la futura generazione che hanno il dovere di dare il “buon esempio” e di avviare il processo di cambiamento.
Per quanto possa sembrare paradossale, è sul secondo gruppo che ricade pesantemente la responsabilità di successo futuro. Perché i cittadini di domani non saranno in grado di gestire problematiche di tale portata se non saranno predisposti a farlo. Non solo nelle competenze tecnico-scientifiche, ma nel loro profondo, nell’educazione che hanno ricevuto. Sono gli adulti di oggi a dover creare la motivazione in quelli di domani affinché essi non debbano salvaguardare l’ambiente, ma vogliano farlo.
Affinché non eseguano pedissequamente delle azioni sostenibili, ma comprendano a fondo i meccanismi economici e ambientali che permeano la nostra società, così da poter astrarre un’etica “giusta” in ogni situazione.
Perché siano coloro che abbiano fiducia nel futuro e non cadano nello sconforto.
Dobbiamo generare nei ragazzi la speranza di potercela fare, di arrivare a vivere un futuro migliore. Non ci resta che iniziare questo anno di opportunità.
Deascuola anche quest’anno al Festival Ad/ventura di Vasto con un seminario per i docenti sulla sostenibilità.
Mercoledì 22 gennaio dalle 15:30 alle 18:00 presso l’auditorium del Liceo Mattioli di Vasto, due giovani divulgatori scientifici e autori di testi scolastici Graziano Ciocca e Alessandra Della Ceca, terranno un seminario per i docenti: “SCUOLA 2030: la sostenibilità tra i banchi“.