Eutop.IA immagina la scuola come il luogo del benessere di ogni alunna, alunno e docente, un posto buono per apprendere. Questo è l’approccio su cui si basa l’antologia Deascuola La città dei libri.
Qui di seguito, il primo dei dieci punti del nostro manifesto Eutop.IA, per un apprendimento felice:
MOTIVAZIONE
Significa spingere all’azione: cercare incessantemente di motivare gli alunni e le alunne è la prima condizione necessaria affinché un contesto didattico-educativo si possa definire tale. Motivare, quindi, è appassionare: non c’è metodo valido che non abbia a che vedere con la passione. L’insegnante appassionato/a sa emozionare perché in primis si emoziona lui o lei; sa indurre, sollecitare, alimentare quel fuoco che risveglia l’energia vitale dei/delle giovani e che spinge a crescere.
Il primo punto del manifesto di Eutop.IA fa riferimento a un bisogno e a un obiettivo: migliorare la motivazione a scuola. La motivazione in classe è una corrispondenza biunivoca e va dal docente ad alunni e alunne tanto quanto da alunni e alunne al docente.
In particolare, concentriamo l’attenzione sulla lettura che mai come ora necessita di venire coltivata e stimolata, perché “leggere salva la vita” e permette di “vivere in tempi incerti”. Se non c’è motivazione, dunque desiderio e piacere, leggere diventa qualcosa di spaventoso, lontano, inarrivabile. E se la lettura la si subisce, se è altro da sé, se è incomprensibile e non attiva interessi e risorse in prima persona, diventa solo noia.
Come è possibile allora migliorare la motivazione nei confronti della lettura? Come è possibile far sì che leggere sia nello stesso tempo un desiderio e un piacere? Vi è una condizione necessaria: proporre spunti che attivino la curiosità nei confronti della lettura. Sappiamo infatti che la motivazione può venire dall’interno oppure può essere sollecitata dall’esterno attraverso una metodologia didattica che coinvolga studenti e studentesse e che li/le renda responsabili del loro processo di apprendimento.
Per soddisfare questo bisogno è importante proporre stimoli che precedano la lettura di un brano e che costituiscano una sorta di immersione, di riscaldamento, ma soprattutto che funzionino come “attivatori” della curiosità verso il testo da leggere a vari livelli: emotivo, cognitivo, sensoriale e relazionale. Attività di questo tipo mettono i ragazzi e le ragazze nella nuova condizione di sentirsi protagonisti, di entrare nel brano che si sta leggendo, sentendosi chiamati e chiamate in causa in modo creativo e ludico, collaborando con uno o più compagni e compagne, partecipando alla creazione di un clima di inclusione e gratificazione.
Per questo ogni motivazionale – o attività di prelettura – ha a che fare con l’inclusività e deve essere attrattivo e piacevole per stimolare le abilità linguistiche e intuitive. Di fronte alle difficoltà di alcuni/e, i motivazionali sono risolutivi sia perché attingono alle differenti risorse di ciascuno/a, sfruttando l’impatto visivo di immagini evocative o favorendo l’integrazione di aspetti ludici, sia perché facilitano momenti di condivisione fra pari, nell’alternarsi di fasi individuali e fasi di gruppo. In questo modo l’intera classe arriva preparata emotivamente alla lettura del brano, pronta a entrare nel testo e a scoprirne i significati.
Puoi scaricare qui in formato pdf un esempio di attività motivazionali proposte nell’antologia La città dei libri, che potresti sperimentare in classe prima della lettura del mito di Teseo e Arianna.
Come si vede, nel concreto, favorire la motivazione si traduce con il coinvolgimento della classe in una didattica laboratoriale e collettiva attraverso attività ludiche, giochi di enigmistica (come avviene nell’attività motivazionale qui proposta, prima della lettura del mito di Apollo e Dafne), classici brainstorming che partono da un’immagine legata all’ambito delle arti visive. Le sessioni di brainstorming, ad esempio, implicano la possibilità di esercitare la massima creatività intorno a uno stimolo che non è ancora la lettura del testo, ma ha a che fare con l’universo di significati del brano che ci si appresta a leggere. Per questo non esistono affatto risposte giuste o sbagliate e ogni partecipante diventa fondamentale per generare idee a catena. Da questo processo di attivazione si passerà poi alla lettura vera e propria, e gli alunni e le alunne scopriranno in che modo, nel brano, saranno stati “tessuti” i contenuti, la trama e i significati con i quali, nella fase motivazionale, avevano avuto un primo contatto. Anche il Roundtable (o “tavola rotonda”) risulta efficace come metodo innovativo per appassionare alla lettura: si chiede a ciascun gruppo di alunni e alunne di immaginare la storia di un personaggio del brano e di inventarne le azioni, le emozioni, una possibile vicenda.
La posizione dell’insegnante sarà sempre quella di coordinare i tempi e offrire input: immagini, domande aperte e suggerimenti. Ricordati, inoltre, che per creare una dimensione di benessere emotivo, in cui ogni persona si senta accolta, è importante in tutte le fasi di produzione collettiva rispettare le riflessioni di ciascun alunno e alunna, senza sostituirsi a loro: anche l’interpretazione più bizzarra deve essere accolta e favorita.
Se condividi questo approccio e usi attività motivazionali – o di prelettura – nella pratica didattica; se sperimenti in classe e “personalizzi” le varie metodologie adattandole alle tue esigenze; se hai voglia di confrontarti con colleghi e colleghe per rendere la scuola, nonostante le difficoltà, sempre più un luogo di apprendimento felice, scrivici a eutop.ia.apprendimentofelice@gmail.com.
Nel prossimo articolo approfondiremo il punto 2 del manifesto di Eutop.IA, dedicato all’inclusione. Non perderlo!