Quali sono le novità del DPR 384/2017 in materia di Esame di Stato conclusivo del secondo ciclo? Lo abbiamo chiesto a Mario Castoldi, docente di Didattica Generale e Pedagogia Speciale all’Università di Torino e responsabile scientifico di Deascuola Formazione.
Moltissime le novità per l’Esame di Stato conclusivo del secondo ciclo, che esce radicalmente riformato dal decreto legislativo 384/2017, applicativo della L. 107/15. Aldilà degli aspetti procedurali e operativi, ampiamente ripresi dai commenti sul provvedimento normativo apparsi sui media (ridefinizione del credito formativo, annullamento della terza prova scritta, revisione delle prime due prove e del colloquio orale) ci interessa qui evidenziare una chiave di lettura complessiva del provvedimento.
Si assiste ad un ridimensionamento del ruolo e del significato dell’Esame di Stato, che accentua il suo carattere di valutazione interna conclusiva di un percorso di studi, in favore del ruolo delle prove nazionali che diverranno in prospettiva futura l’esito socialmente più rilevante, a partire dalla stessa ammissione all’istruzione universitaria. Sono molti gli indizi che confermano tale lettura:
- L’incremento dell’incidenza del credito scolastico nel voto complessivo dell’esame di Stato (da 25 a 40 punti)
- L’alleggerimento dell’esame attraverso l’eliminazione della terza prova scritta;
- La partecipazione alle prove nazionali come condizione necessaria per l’ammissione all’Esame di Stato;
- La pubblicazione dei risultati ottenuti nelle tre prove nazionali (Italiano, Matematica, Inglese) nel curriculum della studentessa e dello studente, allegato al diploma.
Non si capisce perché non prevedere, a questo punto, una composizione della Commissione d’esame esclusivamente interna: sarebbe risultata coerente alla ratio del provvedimento e avrebbe comportato anche un notevole risparmio di risorse economiche e di oneri organizzativi per l’amministrazione scolastica, già sufficientemente stressata.
Di fatto si assiste ad una doppia certificazione sociale dei risultati formativi conseguiti nel percorso scolastico: quella interna, affidata alla Commissione d’esame, che si sostanzia nel voto dell’Esame di Stato; quella esterna, affidata ai risultati delle prove nazionali, che si sostanzia nel posizionamento ottenuto in rapporto a ciascuna delle tre prove: italiano, matematica e inglese. Quale delle due certificazioni avrà maggior rilievo sociale non è difficile prevederlo…