#Libertà

Cura, Libertà, Responsabilità, Uguaglianza, Vulnerabilità… parole importanti, che negli ultimi mesi sono diventate improvvisamente necessarie. Deascuola propone una parola “necessaria” al mese: partendo dal linguaggio, l’analisi si allarga al mito, alla storia, alla sociologia, alla filosofia e si completa con diverse proposte di attività didattiche. Uno strumento in più per aiutare i ragazzi a sviluppare il senso civico e a riconoscere la scuola come luogo di crescita della persona.


LIBERTÀ

La parola libertà ha una storia lunga. Deriva dal latino libertas, che indicava nell’antica Roma la condizione di chi era legalmente libero, cioè non era servus, schiavo.
Risalgono al Medioevo le prime attestazioni del vocabolo nella lingua italiana, dove però stava a indicare soprattutto una dimensione spirituale e morale. Per trovare l’uso della parola nell’attuale significato civile e politico, bisogna andare alla seconda metà del Settecento, quando nasce la dottrina dei diritti di cittadinanza, insieme all’idea moderna di democrazia.

Due idee di libertà

In ambito politico, la libertà può essere definita sia come la capacità di un soggetto di agire o di non agire senza essere ostacolato o costretto da altri soggetti esterni, in particolare da quelli che detengono il potere, sia come la possibilità di scegliere autonomamente i propri fini e i mezzi per conseguirli, cioè di obbedire solamente a se stessi.
Questi due significati corrispondono a due idee di libertà che chiamiamo “negativa” (perché fa riferimento a una “mancanza”) e “positiva”.
La libertà negativa è l’assenza di impedimenti o costrizioni, cioè la possibilità di fare o non fare senza che qualcuno ci ostacoli o ci obblighi. Per esempio, è libero chi può esprimere le proprie opinioni senza incorrere in una censura, o praticare una religione senza essere punito, ma anche chi può sottrarsi all’obbligo militare esercitando l’obiezione di coscienza.
La libertà positiva, invece, indica non l’assenza ma la presenza di qualcosa: è la possibilità di prendere delle decisioni, di perseguire uno scopo, senza dipendere dal volere altrui. Per questo è chiamata anche “autodeterminazione” o “autonomia”.

Liberalismo e democrazia

Le due idee di libertà stanno a fondamento delle due tradizioni di pensiero che si combinano nelle moderne democrazie liberali.
La libertà negativa è caratteristica del liberalismo politico. Per i liberali, la libertà è essenzialmente una condizione di indipendenza individuale dei cittadini, di assenza di vincoli o interferenze da parte dei detentori di autorità nell’esercizio dei loro diritti. Le libertà civili includono il diritto a un equo processo, ad associarsi, a professare la propria fede, a esprimere il proprio pensiero.
Il concetto di libertà positiva si lega invece al concetto di democrazia, cioè all’idea del popolo che governa se stesso. Per i fautori della democrazia, la libertà è partecipazione collettiva al potere: non si misura nell’ampiezza degli spazi di non interferenza, ma nella possibilità per i cittadini di essere autori delle decisioni politiche. La storia delle democrazie liberali ha visto procedere insieme la lotta per l’allargamento delle libertà civili (negative) e della libertà politica (positiva).

La libertà nella pandemia

Durante la pandemia di Covid-19 tutti i governi hanno limitato le libertà individuali per prevenire il contagio e tutelare la salute dei cittadini.
In queste circostanze, secondo la filosofa Nadia Urbinati, si sono delineate due visioni opposte. Da una parte c’è chi ha giustificato il potere dispotico dello Stato come mezzo per dare protezione totale alla collettività. Dall’altra, i difensori di un’idea individualistica di libertà hanno contestato le misure anti-contagio, rivendicando il diritto di poter fare ognuno ciò che vuole.
Esiste però un’alternativa all’uno e all’altro estremo, ed è il paradigma della libertà con gli altri. Questo implica che le regole che limitano la libertà personale siano rispettate non in quanto imposizione dispotica, ma in quanto sono il frutto di norme e procedure democratiche, condivise, che vincolano cittadini e cittadine al rispetto reciproco.

Attività

Per approfondire:

• Norberto Bobbio, Libertà in Enciclopedia del Novecento, Treccani

• Nadia Urbinati e Piero Ignazi, Contagio e libertà, Laterza 2020
Intervista agli autori.

Per discutere:

• John Stuart Mill (1806-1873), uno dei padri del liberalismo, ha scritto «Il solo aspetto della propria condotta di cui ciascuno deve rendere conto alla società è quello riguardante gli altri: per l’aspetto che riguarda soltanto lui, la sua indipendenza è, di diritto, assoluta. Su se stesso, sulla sua mente e sul suo corpo, l’individuo è sovrano».
Testo integrale del Saggio sulla libertà.

• Una strofa della canzone La libertà di Giorgio Gaber (1939-2003)
«La libertà non è star sopra un albero
Non è neanche il volo di un moscone
La libertà non è uno spazio libero
Libertà è partecipazione»

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