Fin dai primi giorni di sospensione delle attività didattiche (DPCM 4 marzo 2020, art. 1, comma 1, lett. d), l’attenzione delle scuole e degli studenti che dovranno sostenere l’esame di Stato conclusivo del II ciclo di istruzione, si è – comprensibilmente – concentrata su modalità e tempistica, dato che la evidente gravità della situazione epidemiologica non potrà condurre entro breve alla ripresa tradizionale delle attività scolastiche.
Al momento, è possibile indicare i punti fermi resi noti direttamente dalla Ministra Azzolina durante la seduta di informativa al Senato del 26 marzo 2020:
- la validità dell’anno scolastico 2019-2020 è confermata (Decreto-Legge n. 9 del 2 marzo 2020, art. 32), anche nel caso in cui le attività didattiche in presen- za non potessero riprendere;
- sulla base di tale conferma, gli esami di Stato dovranno svolgersi entro e non oltre il termine dell’attuale anno scolastico, tranne che per eventuali sessioni straordinarie
- sono in fase di predisposizione tutte le misure necessarie per intervenire, anche in deroga alle vigenti disposizioni normative, in materia di requisiti di accesso e struttura degli esami di Stato per entrambi i cicli d’istruzione;
- è stata espressa la volontà di “predisporre le modalità che garantiscano un esame serio e che tenga conto dello sviluppo reale degli apprendimenti”;
- è stata espressa la volontà di valorizzare i percorsi di ogni studente attraverso “lo strumento più idoneo per tutti”;
- è stata resa nota la volontà di intervenire sulla composizione delle commissioni d’esame per la scuola secondaria di secondo grado, optando per una commis- sione formata da soli membri interni e con presidenti esterni;
- è stato annunciato che nelle settimane a seguire saranno emanati i relativi provvedimenti (normativi e organizzativi) contenenti le decisioni in merito alla tempistica, alla organizzazione e alle modalità.
Da aprile a giugno: cosa c’è da fare
Dunque, siamo in dirittura d’arrivo, sebbene al momento ancora manchino alcuni tasselli fondamentali. Tuttavia, pur continuando nella ‘navigazione a vista’ e in attesa degli ormai imminenti decreti, è possibile iniziare a pensare all’esame di Stato in termini concreti, tenendo ben presente il richiamo alla serietà e alla rigorosità, non formale, ma sostanziale della prova in sé, a prescindere da come sarà rivista e “confezionata”.
Mai come in questo momento, è assolutamente necessario che gli Organi Collegiali, tenendo conto dei provvedimenti normativi via via emanati e ciascuno per le proprie specifiche competenze, abbiano ben chiaro l’intero set degli adempimenti connessi all’esame di Stato, facendo particolare attenzione ai seguenti punti:
Collegio dei docenti:
- revisione dei criteri generali per la valutazione di “profitto”, per l’attribuzione
del voto di comportamento, per l’assegnazione del credito scolastico - revisione dei criteri generali per lo svolgimento degli scrutini, con particolare riferimento all’ammissione alla frequenza della classe successiva e agli esami
- eventuali adattamenti organizzativi rispetto a quanto previsto dal PTOF
- monitoraggio periodico degli esiti degli interventi di DaD
Consigli di classe:
- revisione e rimodulazione della progettazione didattica tenendo conto degli
strumenti e delle attività da effettuare con la DaD - elaborazione di moduli di DaD per completare il percorso formativo (compresa eventuale integrazione a distanza dei PCTO)
- attuazione di attività di monitoraggio e valutazione della DaD
- stesura (con probabile slittamento del tradizionale termine del 15 maggio) del
DCC (Documento del Consiglio di Classe) - esami preliminari dei candidati esterni (il cui calendario va adattato tenendo conto delle indicazioni ministeriali)
- valutazioni finali e scrutini per l’ammissione alle classi successive e agli esami
- predisposizione completa degli atti relativi all’esame, in coerenza con le indi-
cazioni ministeriali e con la eventuale modifica della struttura degli stessi - programmazione di interventi di recupero/sostegno/accompagnamento.
Gli impegni sono numerosi e pressanti, anche perché occorre che gli studenti e i loro genitori siano informati al più presto dei cambiamenti relativi ai “nuovi” criteri (valutazione, comportamento e at- tribuzione del credito scolastico) scaturiti dalla revisione resa necessaria dall’improvviso e radicale mutamento nell’erogazione del servizio scolastico.
Si tratta di interventi che richiedono soprattutto il recupero di una cultura della valutazione, intesa come sintesi e valorizzazione del percorso formativo.
Sono “operazioni” non solo formali il cui espletamento ha sempre richiesto la massima attenzione, per garantire lo svolgimento armonioso dell’esame in tutte le sue fasi, ma quest’anno, a maggior ragione, è opportuno che i docenti e i Consigli di classe procedano con estrema accuratezza per far risaltare sia il percorso “storico” di ciascuno studente sia le “risposte” fornite, nel II quadrimestre, di fronte alla condizione di crisi.
Deascuola è pronta a supportare il lavoro dei docenti e delle scuole in vista di questa versione “particolare” dell’Esame di Stato, i cui sviluppi ufficiali sono imminenti. Dal momento della pubblicazione delle disposizioni ministeriali, vi faremo sapere tutte le iniziative messe a vostra disposizione per accompagnarvi e supportarvi in questa fase così delicata.