Un mese di scuola: luci e ombre della ripartenza. Come organizzare la DDI?

Un mese di scuola: luci e ombre della ripartenza. Come organizzare la DDI?

1- Definizione di DDI

Con l’espressione Didattica Digitale Integrata si intende un approccio in cui l’ambiente fisico e l’ambiente digitale di apprendimento si integrano fra loro, generando un’interazione virtuosa di attività, ciascuna delle quali trova le migliori possibilità di realizzazione nei due diversi ambienti. Tale approccio assume il digitale come ambiente normalmente utilizzato nella didattica, sia a scuola che a casa e implica l’implementazione e l’organizzazione di un apposito spazio-sistema digitale di apprendimento unico per l’Istituto, in cui siano presenti alcune funzionalità minime (aula virtuale, repository di risorse di apprendimento, possibilità di somministrare verifiche, strumento di videoconferenza, bacheca, sistemi di comunicazione testuale sincroni e asincroni). 

In caso di temporanea impossibilità di realizzare l’attività didattica in presenza, il sistema di Istituto della DDI potrà agevolmente garantire l’apprendimento in modalità e-learning. 

2- Progettazione curricolare per la Didattica Digitale Integrata

La dimensione della DDI poggia su una concezione costruttivista dell’apprendimento, in cui trovano spazio momenti trasmissivi ma anche attività di lavoro collaborativo per la costruzione della conoscenza e dovrebbe adottare modalità di strutturazione della “lezione”, atte a stimolare l’apprendimento attivo degli studenti.

Andrebbero privilegiati approcci in direzione della comprensione piuttosto che della memorizzazione e che valorizzino la dimensione della profondità e della qualità rispetto a quella della quantità di nozioni (TEAL, Flipped Classroom, Debate)

E’ pertanto necessaria una revisione curricolare sulla base di alcuni principi guida: rilevanza dei nuclei epistemologici in relazione ai bisogni della società del XXI secolo, leggerezza, prospettiva globale e dimensione etica.

L’attenzione dovrà essere riservata anche all’aspetto della trasversalità dei nuclei epistemologici, privilegiando letture “oltre” le discipline tradizionali e aperte a saperi di confine che si situano in nuove aree disciplinari, con l’accortezza di rendere il più possibile esplicite le connessioni dei saperi con la realtà.

3 – Attività didattiche per l’ambiente digitale

L’integrazione tra ambiente fisico ed ambiente digitale può realizzarsi efficacemente solo mediante un’attenta riflessione sulle potenzialità dei diversi spazi, con l’obiettivo di ottimizzarne le caratteristiche individuando quanto può trovare in entrambi massima espressione. Dovrà essere accuratamente evitato il tentativo di riprodurre nello spazio digitale l’esperienza dell’aula fisica, mentre gli strumenti digitali andranno normalmente utilizzati anche nello spazio fisico, in base alle loro funzionalità. 

La lezione trasmissiva, ad esempio, che è parte anche dell’esperienza di apprendimento attivo, in ambiente digitale sarà scarsamente utile se realizzata in modalità di collegamento sincrono, mentre sarebbe ottimizzata se resa disponibile in videolezioni registrate e frazionate in episodi di circa 15 minuti, fruibili agli studenti in base ai propri ritmi di apprendimento. Il videocollegamento si rivela invece molto efficace per realizzare dibattiti, brainstorming, attività di confronto come circle time ed altre interazioni di gruppo.

L’ambiente digitale non è asettico, ma caratterizzato dall’abbondanza e dall’accessibilità di informazioni e dati: le attività strutturate in questo ambiente, piuttosto che puntare ad un’impossibile inibizione delle fonti, dovrebbero piuttosto educare ad un loro uso critico, consapevole e alla loro rielaborazione. Le competenze di cittadinanza digitale, comprese nell’ambito dell’educazione civica, sono apprendimenti elettivi nella didattica digitale integrata.

4- Sincrono e asincrono

Si definiscono sincrone le attività che si svolgono con la presenza del docente.

Tale presenza non è garantita unicamente dalla modalità “lezione in videoconferenza” con tutta la classe in collegamento, ma anche da altre attività in cui essa è resa possibile dall’interattività del mezzo (social reading, scrittura collaborativa, blogging, simulazioni di esperimenti virtuali, attività alla lavagna condivisa, come Jamboard, Keep o Padlet o altre). In questa modalità gli studenti lavorano, individualmente o in gruppo, con la supervisione del docente, che assicura il suo ruolo osservando i processi, correggendo gli errori, dando feed-back, suggerimenti, commenti ecc.

Una “lezione” tipo potrebbe cominciare con un collegamento con il docente in videoconferenza, proseguire in un altro ambiente e tornare in videocollegamento per la conclusione.

L’E-Learning prevede anche lo svolgimento di attività asincrone, che sono quelle in cui lo studente, opportunamente indirizzato, lavora autonomamente in gruppo o individualmente.

Le attività asincrone sono diverse da compiti assegnati da svolgere (leggi da pag a pag, svolgi gli esercizi…) e andrebbero invece strutturate come dei percorsi di apprendimento, in cui gli studenti ascolteranno videolezioni registrate, esploreranno materiali, svolgeranno test e attività, costruiranno prodotti. Sono insomma la parte autonoma del lavoro che normalmente si svolge in classe.

Le attività asincrone dovrebbero prevedere delle consegne da restituire entro tempi stabiliti al docente, che riceveranno il feed-back o una valutazione in un secondo momento.

4- Valutazione in ambiente digitale

Possono essere valutate tutte le competenze e le abilità disciplinari coerenti con le peculiarità dell’ambiente, così come tutte le competenze trasversali di cittadinanza digitale. Le verifiche dovrebbero possedere caratteristiche adeguate al mezzo: qualunque compito di riproduzione dell’appreso o che presupponga un controllo rigoroso dell’operato dello studente, si rivela inadeguato, mentre i tratti distintivi dell’ambiente digitale si rivelano particolarmente adatti a tutte le attività creative, di rielaborazione critica e di collaborazione (social reading, blogging, commento, ipertestualità, arte digitale, coding, ecc). 

Qualora l’ambiente digitale dovesse temporaneamente essere l’unico mezzo per garantire la didattica, sarà fondamentale tenere viva la motivazione degli studenti, monitorandola frequentemente e organizzando esperienze didattiche sfidanti, suscitando domande e curiosità e proponendo compiti di realtà.

5 – Rendere visibile l’apprendimento

Un ampio margine di autonomia di lavoro e l’impossibilità oggettiva di controllo dello studente in ambiente digitale, rendono fondamentale nella Didattica Digitale Integrata il ricorso a forme di autovalutazione e di valutazione formativa, che hanno anche il vantaggio di responsabilizzare i discenti sul proprio percorso di apprendimento, di potenziare la motivazione e di attivare importanti meccanismi metacognitivi. Fondamentale è il ruolo del feed-back sul lavoro svolto, non solo dal docente verso lo studente, ma anche dallo studente al docente, attraverso autobiografie cognitive, riflessioni guidate, portfolio e blogfolio. L’ambiente digitale, con i suoi molteplici strumenti, rende particolarmente agevole la valutazione formativa nelle sue diverse forme 

Tutti questi temi sono relativamente nuovi per la scuola italiana, necessitano di approfondimento ed è auspicabile che diventino oggetto di formazione per i docenti. Deascuola Formazione ha previsto un percorso di formazione dedicato proprio alla Didattica Digitale Integrata con nuove proposte di corsi online: http://bit.ly/DDI_offerta .

Insieme ai docenti della mia scuola abbiamo organizzato un corso, Didattica Digitale Integrata per un apprendimento attivo in cui molti di questi aspetti vengono sviscerati e in cui vengono fornite utili indicazioni di come utilizzare al meglio il digital per fare un brainstorming, un debate, la condivisione di risorse, un blog di classe….. Altro tema di cui mi sono occupata direttamente è quello della “Valutazione in ambiente digitale”. Trovo anche molto utile la formazione su “Strumenti di G-Suite for Edu” , la piattaforma più utilizzata dalle scuole,  proprio per il tema che i docenti dovranno padroneggiare al meglio l’ambiente digitale predisposto dalla scuola per l’apprendimento e l’insegnamento . 

In questa fase sicuramente molto utile l’approccio Flipped Classroom e tutto il tema della Didattica per competenze.

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