Eutop.IA: L’apprendimento felice nell’Antologia #4
Emozioni (ed entusiasmo!) nell’ora di antologia

Emozioni (ed entusiasmo!) nell’ora di antologia

Eutop.IA immagina la scuola come il luogo del benessere di alunne, alunni e docenti, un posto buono per apprendere. È l’approccio su cui si basa l’antologia Deascuola La città dei libri e delle emozioni.
Qui di seguito, il terzo dei dieci punti del nostro manifesto Eutop.IA, per un apprendimento felice:

EMOZIONI
Le neuroscienze indicano che emozioni e apprendimento hanno un’innegabile connessione. Provando emozioni si costruiscono sinapsi e collegamenti che rimangono radicati nella memoria emotiva di ciascuno di noi. Come ha evidenziato Howard Gardner, se si vuole che certe conoscenze siano interiorizzate e successivamente utilizzate, bisogna immetterle in un contesto capace di suscitare emozioni.

Apriamo questo articolo con una citazione della dottoressa Daniela Lucangeli, professionista di riferimento nell’ambito dell’educazione e delle emozioni.

«Nell’educarci e nell’educare chi amiamo, coltivare l’entusiasmo è una chiave non solo di salute ma di vita, che è pienezza e piacere e ricompensa e completezza».

Non troviamo parole migliori per definire quanto la voglia, il desiderio, il piacere, l’entusiasmo, appunto, costituiscano il nostro sistema di riferimento nel progettare e realizzare percorsi di lettura e di scrittura. Relazionarsi con alunni e alunne attraverso il “grande regolatore emotivo” dell’entusiasmo è certamente un obiettivo di grande portata, una sfida quotidiana.
Il difficile lavoro di educazione alle emozioni nella scuola si compie quotidianamente e in buona parte leggendo e scrivendo. Soltanto così i percorsi didattici possono assumere senso e significato: quando le emozioni sono al centro del processo di apprendimento, si crea un clima positivo, una situazione di benessere collettivo che accoglie tutti e tutte, dove anche gli errori vengono accettati come momento dal quale ripartire per migliorare.

Promuovere l’educazione emotiva di alunne e alunni non si realizza con la bacchetta magica, ma è un lavoro lungo e complesso che non si attua con percorsi di breve durata né può finire fra i banchi di scuola. È piuttosto un processo che li accompagnerà nell’arco di tutta la vita, se le basi sono costruite al momento giusto da tutti gli agenti educatori.

Un approccio metodologico innovativo tiene conto del riconoscimento, durante il lavoro didattico, di ciò che si prova stando insieme, mentre si condividono esperienze e si collabora gomito a gomito attraverso attività ludiche, motivanti e attraenti. Vi proponiamo qui uno spunto di attività che potete somministrare in classe, un piccolo esempio delle tante contenute nell’antologia La città dei libri e delle emozioni.


Partiamo da un’immagine:

ruota delle emozioni

Questa è la ruota delle emozioni ideata dallo psicologo Robert Plutchik. Mostratela ai ragazzi e alle ragazze e fateli lavorare in molti modi diversi: potete chiedere loro di evidenziare le emozioni che provano più spesso; potete proporre un lavoro di gruppo chiedendo loro di realizzare la ruota delle emozioni che si provano più frequentemente in classe; di dare un volto e un nome a ciascuna emozione qui raffigurata o di “drammatizzarla”.

Un altro modo per attivare emozioni in classe è proporre buone letture: infatti, se la lettura di brani o di racconti è mirata e scelta per suscitare stupore, meraviglia e interesse, negli alunni e nelle alunne genererà una serie di emozioni positive e di sicuro coinvolgimento. La lettura fornisce competenze che consentono di esercitare l’empatia e di decifrare il proprio universo emozionale, di riconoscere e dare un nome a emozioni e sentimenti, di imparare a gestirli e di costruire quindi la propria identità in modo equilibrato. La lettura permette di avere una posizione da osservatore privilegiato in quanto consente di entrare e di uscire da una storia assumendo punti di vista diversi e adottando un atteggiamento critico.

Leggere storie significative ed efficaci, come quelle presenti nell’antologia La città dei libri e delle emozioni, adatte ad aprire il pensiero, stimola a immaginare le situazioni, a interrogarsi sul comportamento dei personaggi, a integrare il proprio vissuto con la narrazione. La lettura di questi brani innesca un processo di osservazione e conoscenza di sé che poi si traduce in una fase espressiva e creativa attraverso la stesura di testi in prosa e in poesia, in cui le alunne e gli alunni danno voce ai loro stati d’animo, alle loro sensazioni, alle loro percezioni emotive.

Attività da fare in classe

La lettura profonda dei brani inseriti nell’antologia non ha solo come obiettivo di indagare un’emozione piuttosto che un’altra, non pretende di insegnare valori ma di promuovere il pensarli, stimola a vivere le emozioni piuttosto che a parlarne.

1) Proponi in classe la lettura dei brani Il senso dell’altro di Amélie Nothomb e Domani all’alba di Hermann Hesse che puoi scaricare qui in PDF, e poi somministra le attività (in particolare segnaliamo le consegne 13 e 14 di pagina 333 e le consegne 12, 13 e 16 di pagina 339).

2) Oltre la classificazione delle emozioni più conosciute, esistono da sempre emozioni che noi non riusciamo ancora a identificare nella nostra cultura europea, ma che in altre parti del mondo sono menzionate e identificate. Conoscerle e riconoscerle anche in noi può arricchire il ventaglio di ciò che sentiamo, di ciò che proviamo. Se ti interessa questa attività, scarica qui la scheda Le emozioni nelle altre culture.

Se condividi questo approccio e lavori sulle emozioni nella tua pratica didattica; se sperimenti in classe e “personalizzi” le varie metodologie adattandole alle tue esigenze; se hai voglia di confrontarti con colleghi e colleghe per rendere la scuola, nonostante le difficoltà, sempre più un luogo di apprendimento felice, scrivici a eutop.ia.apprendimentofelice@gmail.com.

Nel prossimo articolo approfondiremo il quarto punto del manifesto di Eutop.IA, dedicato all’Intelligenza Artificiale e al suo possibile impiego nell’ora di antologia. Non perderlo!

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