Turismo per una crescita inclusiva: la Giornata mondiale 2021

Turismo per una crescita inclusiva: la Giornata mondiale 2021

Ogni anno, il 27 settembre, le Nazioni Unite promuovono la Giornata mondiale del turismo. È un appuntamento internazionale per riflettere sul valore sociale, culturale, politico ed economico del turismo, e per promuovere numerose iniziative di sensibilizzazione. Quest’anno l’accento è posto sull’inclusività delle proposte turistiche, in una prospettiva globale di crescita sostenibile, nel segno del rispetto dell’ambiente, della salvaguardia culturale e della promozione sociale.

Un’occasione di sviluppo sostenibile

Oggi assistiamo ancora agli effetti della pandemia di COVID-19 in molti contesti della nostra vita. Il turismo è stato un settore particolarmente penalizzato da questa emergenza sanitaria: il distanziamento sociale, la chiusura delle frontiere, le restrizioni per l’accesso alle strutture ricettive sono fattori critici per gli operatori del settore.

L’impatto sociale ed economico è stato enorme e la speranza è che adesso la ripresa e la crescita globale stimolino anche la ripartenza del turismo.

Questo settore è per molti versi strategico nel quadro globale, infatti coinvolge aspetti legati all’economia, alla società, all’ambiente. Per questo, se organizzato nella maniera opportuna, può dare un grande contributo al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile. Sul sito tourism4sdgs.org è possibile esplorare le varie implicazione del turismo con ognuno dei 17 obiettivi dell’Agenda 2030.

L’edizione 2021 all’insegna dell’inclusione

Partendo da questi presupposti, la Giornata mondiale del 27 settembre 2021 – che avrà sede in Costa d’Avorio – ha significativamente proposto il tema “Turismo per una crescita inclusiva“. Si vuole infatti riflettere sul carattere di inclusività che dovrà contraddistinguere le attività turistiche e che auspicabilmente interesserà la ripresa economica globale.

Le fasce più fragili della società hanno subito i danni più pesanti ed è quindi fondamentale che i futuri benefici – economici e sociali – della ripresa siano distribuiti equamente fra tutti i soggetti della filiera turistica.

Il turismo inoltre, in quanto fa appello al desiderio di scoperta ed esplorazione tipico dell’essere umano, deve essere un’opportunità aperta a tutti. È per questo che le occasioni di viaggio – da un punto di vista economico, logistico, di trasporto… – devono essere alla portata di tutti.

Dietro le statistiche turistiche ci sono persone reali, le cui vite sono coivolte e condizionate dall’andamento e dalla gestione di questo settore. Il turismo insomma può farsi ambasciatore della crescita inclusiva, garantendo che nessuno venga lasciato indietro.

E in concreto? Le iniziative dell’UNWTO

Sul sito dell’ente organizzatore, l’UNWTO (Organizzazione del Turismo Internazionale delle Nazioni Unite), è possibile scoprire gli eventi e le iniziative che celebreranno la Giornata in tutti i continenti. La piattaforma è anche un’importante fonte per conoscere e approfondire i temi della sostenibilità legati al turismo e ai suoi investimenti.

Tutti gli eventi fanno riferimento a valori fondamentali per lo sviluppo sostenibile globale, come la promozione delle culture locali, la salvaguardia dei siti archeologici e delle opere d’arte, la lotta al cambiamento climatico, lo sviluppo del dialogo tra popoli e la diffusione di una cultura della pace.

Che cosa succede in Italia

In occasione della Giornata mondiale, anche il nostro Paese ospiterà alcuni eventi legati alla manifestazione mondiale.

Tra questi, la marcia “Via Francigena. Road to Rome 2021” vedrà i partecipanti percorrere i 3.200 chilometri dell’antico percorso della Via. Sarà una staffetta in cui gli spostamenti si faranno a piedi e in bicicletta attraverso Inghilterra, Francia e Svizzera, prima di giungere in Italia, meta finale del cammino.

Questa marcia vuole rilanciare la visione del viaggio sostenibile come risposta all’isolamento del dopo-pandemia e come segnale di rigenerazione delle economie locali. Di fronte alle esperienze proposte dal turismo di massa – che prevedono poche e inflazionate macro destinazioni – questa iniziativa sostiene una forma di “turismo lento” e rurale alla scoperta di micro sistemi socio-economici.

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