Atlarte, percorsi di Geografia e Arte: sulle tracce di Leonardo in Umbria

Atlarte, percorsi di Geografia e Arte: sulle tracce di Leonardo in Umbria

Quest’anno ricorre il 500° anniversario della morte di Leonardo da Vinci: è l’occasione di ripercorrere il cammino dell’artista che ha dedicato la sua vita allo studio e alla rappresentazione della natura e del paesaggio. La prima tappa è la Valnerina ternana, in Umbria, disegnata nel suo diario di viaggio.

 

Leonardo da Vinci (Anchiano, 1452 – Amboise, 1519) è un autentico uomo del Rinascimento, dal grande ingegno e aperto agli interessi più disparati: è pittore, scultore, architetto, matematico, ingegnere, astronomo, fisico, naturalista, geologo, chimico e musicista. Tra le discipline in cui raggiunge i traguardi più importanti spicca la pittura, che considera una vera e propria scienza, poiché è legata all’osservazione, all’esperienza e alla sperimentazione.

Una delle forme di rappresentazione che predilige è il disegno, che considera uno “strumento di conoscenza per indagare la natura e per mettere a fuoco le proprie invenzioni, grazie alla precisione analitica consentita dalla linea”. Ne apprende la tecnica fin da ragazzo, nella bottega del Verrocchio.

Nelle sue opere il paesaggio ha un ruolo fondamentale e inedito: non è più soltanto frutto dell’immaginazione dell’artista e sfondo del soggetto principale, ma è realistico e ha una propria autonomia. Leonardo, infatti, studia e riproduce la natura e i suoi fenomeni dal vero, nel modo più fedele possibile.

Per l’ambientazione sceglie paesaggi a lui noti, in particolare della Toscana, dell’Umbria e della Lombardia. Di questi territori studia la conformazione geologica, esplorando le montagne o analizzando le forme delle valli e l’andamento dei fiumi.

Scopriamo una delle tappe delle esplorazioni di Leonardo in Umbria, confrontando un suo disegno con le fotografie attuali del territorio.

 

Paesaggio con fiume (1473)

La Valnerina ternana, in Umbria, costituisce la parte bassa della valle del fiume Nera. I suoi rilievi ospitano borghi medievali, molti dei quali in via di spopolamento. La valle corrisponde all’area naturale protetta del Parco fluviale del Nera, la cui attrazione principale è la cascata delle Marmore, a 6 kilometri da Terni: le sue acque compiono tre salti, per un dislivello complessivo di ben 165 metri.

Fino a pochi anni fa si pensava che il disegno di Leonardo ritraesse il Valdarno, in Toscana, oggetto di molte sue opere. In seguito, lo storico dell’arte Luca Tomio ha appurato che è ambientato in Umbria, dove l’artista si era diretto per cercare paesaggi inediti. Il risultato è una sorta di diario di viaggio: questo schizzo a penna e bistro è uno dei disegni che contiene, tra i primi esempi di paesaggio puro nell’arte occidentale. L’elemento principale del disegno è l’acqua, che affascina molto Leonardo: nel Codice Leicester (1504-1508) parla di “acqua vetturale della natura”, che svolge da sempre la funzione di motore dell’evoluzione del pianeta.

 

  • Il disegno raffigura in primo piano le rocce scoscese di una gola, in parte vegetate: dalla parete di destra scende la cascata delle Marmore, che si tuffa nella gola. Dietro le rocce si apre la valle di Terni, occupata dal fiume Nera, che forma dei meandri. Sulla valle si affaccia il borgo medievale di Papigno – di cui si distinguono il castello e le mura – arroccato su un rilievo, visibile sulla sinistra. La valle è caratterizzata dalla presenza di vegetazione arbustiva e campi coltivati, interrotti da rilievi come le colline di San Giovanni e i monti Martani, che si perdono in lontananza. Leonardo rappresenta la realtà  attraverso una successione di piani che si allontanano gradualmente.
  • La fotografia in alto offre una panoramica della Valnerina ternana. I rilievi fanno da sfondo alla valle: su un’altura in lontananza si distingue un borgo medievale, mentre nel fondovalle si trovano gli edifici moderni e le vie di comunicazione di Collestatte Piano, frazione di Terni. Il territorio, un tempo votato all’agricoltura e alla pastorizia, tra l’Ottocento e il Novecento è stato oggetto di una forte industrializzazione, favorita dalle sue importanti risorse idriche. I versanti sono ricoperti perlopiù da fitti boschi, mentre l’arcobaleno sulla destra lascia intuire la presenza della cascata delle Marmore.
    Nella fotografia in basso a sinistra è ben visibile la cascata, che si getta in una gola come nel disegno di Leonardo. Oggi è a flusso controllato ed è utilizzata per la produzione di energia idroelettrica.
    La fotografia in basso a destra mostra Papigno, in cui si individuano ancora gli edifici storici. Sullo sfondo si intravedono Terni e i rilievi, mentre dietro l’abitato il versante è in parte coltivato.

 

ATTIVITÀ

  • Segui il percorso del fiume Nera su Google Maps: quali regioni attraversa? Dove nasce e in quale fiume confluisce?
  • Fai una ricerca su Internet: che posizione occupa nella classifica delle cascate più alte in Europa quella delle Marmore?
  • Leonardo utilizza il disegno in vari ambiti, artistici e scientifici: dopo esserti documentato su Internet, elenca quali sono.

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