La “rosa di Gerico”, araba fenice vegetale, e le sue compagne

La “rosa di Gerico”, araba fenice vegetale, e le sue compagne

La rosa di Gerico, vera araba fenice in grado di resuscitare dalle proprie ceneri con la prima goccia d’acqua, quest’anno è stata tra i protagonisti della “Falling Walls”, la conferenza che dal 2009 si tiene ogni anno a Berlino il 9 novembre (anniversario della “caduta del muro”) sui “muri della conoscenza” che potranno cadere fra breve (notizia tratta da “Le Scienze” di gennaio 2013).
E’ stata Jill Farrant, biologa dell’Università di Cape Town (Sudafrica), a presentare la ricerca, volta a far cadere il muro della carestia, che studia le caratteristiche genetiche di queste piante, dette “resurrection plant” perché in grado di ritornare a vivere, se vengono nuovamente bagnate, anche dopo anni di disidratazione.

La falsa rosa di Gerico si reidrata e rinverdisce in breve tempo.

La falsa rosa di Gerico si reidrata e rinverdisce in breve tempo.

Il fine è riuscire a trasferire questa capacità a specie utilizzate per l’alimentazione umana in modo che le colture possano superare indenni i periodi di grave siccità tipici delle regioni tropicali.
E’ incredibile osservare che cosa accade quando la palla di sterpi secchi (forma disidratata della rosa di Gerico) fatta rotolare sulle dune sabbiose dai venti del Sahara raggiunge una pozza d’acqua (video da Youtube).

Le piante della risurrezione
Sono circa 350 le piante in grado di arrestare la fase vegetativa in caso di siccità, entrando in una fase di quiescenza simile alla morte. Si distinguono dalle comuni xerofile (piante in grado di vivere nelle zone aride e desertiche, ma non capaci di reidratarsi se seccano) perché possono perdere anche il 95% dell’acqua presente nelle loro cellule ed essere ancora in grado di riprendersi rapidamente.
Appartengono a famiglie molto diverse ed hanno acquisito la resistenza allo “stress idrico” per sopravvivere alle condizioni climatiche del loro habitat. Oltre alla rosa di Gerico (Anastatica hierochuntica, della stessa famiglia di cavoli, rucola e ravanelli), sono piante della risurrezione anche la falsa rosa di Gerico (Selaginella lepidophylla, una Crittogama come felci e muschi, originaria del deserto di Chihuahua, tra Messico e USA), la Myrothamnus Flabellifolia presente nelle regioni aride dell’Africa australe, unica pianta legnosa con questa capacità, e l’Eragrostis nindensis, una graminacea dello stesso genere del teff (Eragrostis tef), utilizzato in Etiopia ed Eritrea.

eragrostis_nindensis_indexSelaginella_lepidophylla_gruenMyrothamnus_flabellifolius_Myrothamanaceaerosa_Gerico

Queste piante possiedono geni in grado, se necessario, di disattivare la fotosintesi, processo che porterebbe alla morte la pianta in caso di mancanza d’acqua, e di produrre sostanze antiossidanti resistenti al calore. Le foglie secche vengono “congelate” e con la pioggia ritornano turgide e verdi, perché la fotosintesi riprende rapifdamente. Su Youtube alcuni video realizzati dalla biologa: video1, video2video3.

Fare Geo
● Osserva le immagini delle quattro piante indicate nel testo e assegna a ciascuna il nome utilizzando le informazioni riportate.
● Sistema le piante sul planisfero e cerca le caratteristiche del clima dei territori in cui vivono.
● Fai una ricerca sulle carestie più recenti. I territori in cui crescono queste piante sono stati soggetti a emergenze dovute a gravi siccità?

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