Questo l'hai letto? #21
‘La ballata del naso rotto’ di A. Svingen

‘La ballata del naso rotto’ di A. Svingen

Questo l’hai letto? è la rubrica di consigli di lettura di Deascuola.
Ogni mese un suggerimento di lettura per gli studenti della scuola secondaria di primo grado, corredato di materiali per le attività in classe: un utile strumento per la didattica dell’italiano e per sviluppare nei ragazzi il piacere di leggere.

Perché leggere questo libro.
La ballata del naso rotto, dello scrittore norvegese Arne Svingen, è una storia raccontata in modo fresco e spontaneo da Bart, il protagonista. Oltre all’amore per il canto e alla necessità di assecondare le proprie inclinazioni, il romanzo affronta temi d’attualità, come la povertà, le situazioni di degrado sociale e la ricerca di una figura paterna.
È interessante notare come l’autore delinei i personaggi adulti, spesso sofferenti a causa di problemi ardui, ma non li banalizza e non li riduce al grottesco: quel che emerge è la loro capacità di offrire un valido supporto al protagonista, ciascuno a modo proprio.

La nonna di Bart, per esempio, è una figura particolarmente importante: aiuta il nipote e la figlia disoccupata senza mortificarli, riesce ad amarli senza mai sconfinare, rispettando la loro dignità. E, anche quando non fanno parte della famiglia o non rientrano negli standard sociali, gli adulti possono comunque essere punti di riferimento significativi, grazie alla loro tenace umanità.

«È questo il test. Se sei in grado di aprire una qualsiasi finestra in qualsiasi posto ti trovi e metterti a cantare, allora puoi farlo anche su un palcoscenico.»

A. Svingen, La ballata del naso rotto, La Nuova Frontiera Junior, pp. 189

La vicenda.
Un ragazzo con i guantoni sulle spalle e la musica nelle orecchie, sullo sfondo – incorniciato dal cielo azzurro – un caseggiato popolare in cui si intravedono sagome di uomini e donne alle finestre: nella copertina di La ballata del naso rotto sono evocati gli elementi essenziali del libro.

Il protagonista si chiama Bart (in onore del monello de I Simpson) ed è un inguaribile ottimista, malgrado i problemi che quotidianamente deve affrontare: dal rapporto con la madre – gravemente obesa, alcolista e disoccupata – all’ostinata ricerca di un padre, che non ha mai conosciuto (sa solo che si chiama John Jones ed è americano, ma si tratta di due informazioni molto incerte…).
Frequenta un corso di pugilato, ma non ha mai sferrato un pugno, con buona pace del coach e del compagno di allenamenti Christian, protettivo nei suoi confronti. Non ricorda i nomi dei ragazzi della sua classe, però si rivela un trascinatore entusiasta quando raduna i residenti del palazzo in cui vive per ripulirlo dalla spazzatura. Soprattutto, ama segretamente la musica lirica: il canto, in cui è molto dotato, costituisce per lui una via di fuga dalla realtà… eppure è troppo timido per esibirsi in pubblico. Convinto che la sua voce non sia fatta perché la ascoltino altre persone, riesce a intonare con maestria melodrammi e opere liriche soltanto quando è chiuso a chiave in bagno.

Un giorno Ada, una compagna di classe simpatica e terribilmente loquace, si accorge del suo talento e lo spinge a uscire dalla zona di comfort affinché canti in occasione di un evento scolastico.
Mentre le certezze di Bart vacillano, con il ricovero in ospedale della madre e un’inaspettata amicizia con Geir (vicino di casa tossicomane), la musica diventa uno strumento di riscatto: vale sempre la pena mettersi in gioco.

Attività

1) La mia copertina
Questa è un’attività da svolgere individualmente. Realizza una copertina alternativa del libro, con lo scopo di trasmettere, in forma grafica (con strumenti tradizionali o digitali), le percezioni e gli stati d’animo che la lettura ha suscitato in te; dopodiché scrivi un breve testo in cui rifletti sul processo di ideazione e realizzazione (difficoltà incontrate, motivazioni per cui hai compiuto determinate scelte, tecniche usate).

2) Incontro con l’autore
Questa attività è un compito autentico. Si svolge in due fasi: una individuale e una a coppie.
Fase 1
: ogni ragazzo elabora una scaletta dell’incontro e prepara una serie di domande che sottoporrebbe all’autore del romanzo.
Fase 2: i ragazzi formano le coppie e si dividono i ruoli: uno sarà l’intervistatore, l’altro fingerà di essere l’autore.
A questo punto si dispone l’aula con due sedie isolate davanti alle altre disposte come se si dovesse ospitare un pubblico di spettatori.
La scaletta dell’incontro deve prevedere una chiara scansione dei tempi e descrivere anche il canovaccio dell’incontro:
– arrivo e accoglienza dell’ospite;
– saluto e ringraziamenti;
– introduzione all’intervista con brevi cenni al libro e al suo contenuto;
– domande da sottoporre all’autore;
– richiesta di intervento del pubblico (a questo punto, l’intervistatore diventa moderatore del dibattito).

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